L’attivismo delle lobby getta un’ombra sulla campagna.  I Verdi prendono atto dell’attivismo frenetico delle lobby in questo finale di campagna elettorale. Dopo il caso dell’AIL, tocca ora ad AITI pubblicare la lista dei lobbisti che l’Associazione industriali ticinesi amerebbe vedere eletti in parlamento.


Dopo anni passati a discutere di conflitti di interesse e indipendenza dei deputati, la “lista della spesa” di AITI (e liste simili presentate da altri attori economici) la dicono lunga sulle prospettive che ci attendono.

I Verdi ritengono del tutto irrispettoso della dignità della carica che candidati si facciano raccomandare da associazioni il cui unico scopo è lucrare. Non solo: viene completamente a mancare il principio di responsabilità. A chi risponderanno questi deputati una volta eletti?

Misure legislative necessarie
I Verdi si riservano di presentare quanto prima una proposta legislativa che renda impossibile in futuro il ripetersi di simili avvilenti spettacoli e chiedono ai deputati che si sono fatti così pesantemente sponsorizzare di dichiarare fin d’ora la loro ricusa nei futuri dibattimenti commissionali e parlamentari in ogni dibattito che abbia la benché minima attinenza con gli interessi delle lobby che li hanno così robustamente raccomandati.