La Città di Bellinzona ha dimostrato nel corso degli anni un certo impegno nel rendere i luoghi di interesse storico e culturale più accessibili anche a persone con abilità diverse. Recentemente il Municipio ha stanziato un credito di quasi 2,5 milioni a favore di persone con difficoltà motorie affinché possano accedere a edifici pubblici sul suolo comunale come previsto dall’art. 30 della Legge edilizia cantonale. Oltre a ciò, tra le varie iniziative degne di nota, vi è l’adesione all’applicazione SmARTravel, permettendo l’accesso auditivo a una ventina di luoghi che permettono di vedere e ascoltare la Città.
Tuttavia ad esempio i Castelli di Bellinzona risultano tutt’ora inadeguati e premettono unicamente un accesso parziale ai visitatori con disabilità motorie.
A cospetto quindi dei lodevoli tentativi di adeguare la Città a un luogo di inclusione in svariati nodi socio-culturali, crediamo possa essere fatto di più.
Crediamo ad esempio nella necessità di aggiungere ai maggiori luoghi di interesse dei pannelli fissi recanti la descrizione del sito in scritta Braille. Riteniamo inoltre che la Città, così come i Musei locali, come quello della Villa dei Cedri, debbano essere costantemente muniti di una guida capace di interloquire nella lingua dei segni. Inoltre, pensiamo che l’applicazione SmARTtavel vada adeguata a persone nello specifico a persone non-udenti. Insomma, laddove possibile pensiamo che la Città di Bellinzona debba essere al servizio di tutte e tutti, riuscendo a rendere i maggiori luoghi di interesse di facile accesso e comprensione anche a persone disabili.

Per questo motivo, i sottoscritti consiglieri comunali propongono che il lodevole Consiglio comunale risolva:

1. La mozione è accolta
2. Il Municipio elabora un messaggio che preveda un piano e il relativo finanziamento volto a promuovere un accesso incondizionato alla cultura e ai luoghi di interesse della Città, affinché tutte e tutti ne possano usufruire.
3. Il Municipio si incarica di conformare i luoghi socio-culturali della città a persone diversamente abili. Ad esempio con pannelli esplicativi in Braille, con l’assunzione di guide turistiche o artistiche capaci di comunicare nella lingua dei segni (perlomeno italiana), adeguando l’applicazione SmARTravel a persone non vedenti, rendendo accessibili a persone disabili tutti i maggiori luoghi di interesse della Città, ovviamente quando la conformazione del luogo lo permette.

Cordialmente.

Ronald David Marco Noi