La guerra in Ucraina ha messo in evidenza che la dipendenza dalle energie fossili oltre che ad essere dannosa per il clima è deleteria per la nostra economia e la nostra indipendenza. Ora, dopo due anni di pandemia, le conseguenze del caro energia e il rallentamento dell’economia si fanno sentire nel quotidiano di ciascuno di noi sommando l’emergenza sociale a quella climatica. 

In Ticino, ma non solo, a queste due sfide si aggiunge la deriva polulista, che da una parte fa promesse da marinaio millantando un facile pareggio di bilancio senza effettuare tagli dolorosi, e dall’altra si impegna a suon di iniziative a diminuire le entrate aumentando ulteriormente il disavanzo. Insomma, invece di investire nella ripresa e nel futuro, sostenendo popolazione e transizione energetica, si chiede al ceto medio e alle persone fragili di tirare la cinghia mentre si preparano gli sgravi per chi guadagna oltre 350’000 franchi.

È questa la deriva che i Verdi sono determinati a contrastare impegnandosi a costruire una lista di area per il Consiglio di Stato alle prossime cantonali, capace di cambiare gli equilibri del governo. Il Gruppo operativo degli ecologisti ha chiesto e ottenuto a larga maggioranza dalla base riunita in assemblea, l’incarico di esplorare il progetto di lista comune con il PS, ponendo le seguenti condizioni di partenza: essere considerati alla pari offrendo a tutte e tutti i candidati della lista le stesse opportunità di riuscita, le candidate e i candidati al governo dovranno condividere valori e programma, e per finire, i futuri nominativi, una volta identificati, saranno avallati dai diversi gremi.

Per riuscire a cambiare le forze di governo sarà necessario non solo confermare un seggio progressista ma puntare al raddoppio. Per questa ragione si chiede che le forze politiche coinvolte nell’area mettano in campo le migliori energie per affrontare il futuro e per mobilitare le rispettive basi elettorali.

L’assemblea dei verdi, salutata dalla municipale di Cadenazzo Natascia Caccia,  oltre che ad approvare i conti 2021, è stata anche l’occasione per confermare la nomina del gran consigliere Marco Noi come co-coordinatore insieme a Samantha Bourgoin e in sostituzione di Nicola Schoenenberger, che come già annunciato a suo tempo, ha lasciato le sue cariche politiche in quanto nominato direttore del prestigioso giardino botanico di Ginevra.

Hanno presentato le attività dei rispettivi gremi Claudia Crivelli Barella, Capogruppo in Gran consiglio, Greta Gysin Consigliera nazionale, Fabiano Cavadini, presidente del Comitato Cantonale, Noemi Buzzi e Nara Valsangiacomo co-coordinatrici delle giovani verdi, attive a livello cantonale, nazionale e internazionale.

L’incontro degli ecologisti, svoltosi in presenza a Cadenazzo, dopo due anni di riunioni remote, ospite di Usman Baig che ha fatto gli onori di casa insieme a Cristina Fusi a nome dei Verdi locali, si è infine terminato con una visita all’antico Mulino del Precassino recentemente restaurato.