Tagli sul sociale e sgravi ai ricchi? Noi non ci stiamo!
In vista del voto del Gran Consiglio sul preventivo 2024, il comitato “STOP ai tagli” invita la popolazione alla manifestazione di sabato 20 gennaio contro i tagli ai sussidi di cassa malati, al personale pubblico e al settore sociosanitario. Il comitato si sta inoltre preparando a lanciare il referendum contro l’ingiusta riforma fiscale che privilegia chi guadagna oltre 30’000 franchi al mese.
Dopo l’importante successo di settimana scorsa con oltre 5’000 persone in piazza, il comitato “STOP ai tagli”, composto da sindacati e partiti progressisti, convoca una nuova manifestazione. La manifestazione si terrà sabato 20 gennaio alle ore 14.00 a Bellinzona e vuole mantenere alta la pressione pubblica in vista del voto del Gran Consiglio sul preventivo 2024, che dovrebbe tenersi il lunedì successivo. Il preventivo 2024 propone infatti un’inaccettabile manovra di risparmi per 130 milioni di franchi, tagli che diminuiscono le riduzioni per i premi di cassa malati, riducono il salario reale dei dipendenti pubblici e compromettono la qualità delle prestazioni alla cittadinanza delegate agli enti sussidiati, togliendo per esempio 11 milioni di contributi al solo settore delle persone con disabilità. Anche case anziani, centri per giovani in difficoltà e associazioni che si occupano di bambini bisognosi di educazione speciale sono colpiti dai tagli.
Allo stesso tempo, nella sua sessione di dicembre, il Gran Consiglio discuterà della riforma fiscale, che prevede la riduzione dell’aliquota massima ai fini dell’imposta sul reddito al 12% per chi ha redditi molto alti, con un’imponibile di almeno 300’000 franchi. Questo corrisponde a un salario un salario netto mensile di almeno 30’000 franchi. Se questo sgravio dovesse venire approvato, il comitato “STOP ai tagli” è pronto a lanciare referendum.
Il preventivo 2024 e la riforma fiscale sono due dossier politicamente collegati tra loro che ben mostrano le priorità sbagliate del Governo. È ora fondamentale un’ampia mobilitazione popolare per lanciare un chiaro segnale al Gran Consiglio: tagliare sul sociale e sgravare i più ricchi? Non ci stiamo!