Di cosa si tratta

Domenica 12 marzo presso la Saceba a Morbio Inferiore incontriamoci per un evento-conferenza legato al tema della moda sostenibile. Con una rappresentante di FashionRevolution parleremo delle gravi conseguente che il settore del fast fashion ha sull’ambiente e sulla società. Sarà anche l’occasione di scoprire alcune realtà ticinesi che ci offrono un’opzione valida a questa industria. La nostra candidata Nara Valsangiacomo ci parlerà di Swap Party (a proposito, portate due bei capi che però non volete più tenere a casa), Vanina Yankova, co-fondatrice di Bazaar al Lago, ci spiegherà questo interessantissimo progetto di mercatino di prodotti di seconda mano, artigianato locale o riutilizzo con focus sulla sostenibilità e l’economia circolare. Un rappresentante di DaCapo ci racconterà del loro progetto di Portineria di Quartiere legato al riutilizzo degli abiti e dei laboratori che vengono proposti (per partecipare a un laboratorio durante l’evento iscriversi contattando: segretariato@verditicino.ch). In fine, Michela Quadri co-fondatrice di PUNTO301, ci spiegherà come la loro azienda, producendo capi su misura, va in direzione opposta rispetto all’industria del fast fashion. Durante la conferenza conosceremo meglio anche le nostre candidate sulla lista del Gran Consiglio e il Consiglio di Stato.

Insomma, un momento di consapevolezza e condivisione per capire che anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare la nostra parte. Al link il flyer.

Programma

  • 11:00 – Inizio mercatino sostenibile e apertura bar la soleggiata
  • 13:30 – Conferenza sul Fast Fashion
  • 13:30 – Laboratorio tessile
  • 16:00 – Swap Party
  • 16:15 – DJ set
  • 18:00 – Fine

I nostri e le nostre ospiti:

Jelena Sucic, co-coordinatrice di Fashion Revolution Ticino, ci parlerà dei processi di produzione legati all’industria del fast fashion e il conseguente impatto ambientale e sociale. 

Nara Valsangiacomo, candidata verde al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio, ci parlerà della sua attività legata agli Swap Party e ce ne proporrà uno alle 16:00.

Carmine Miceli, di Pro Senectute Ticino e Moesano,  spiegherà la funzione dell’atelier e Portineria di quartiere daCapo, come luogo di incontro e di ricostruzione sartoriale attivo nel territorio. 

Vanina Yankova, co-fondatrice di Bazaar al Lago, ci parlerà del progetto del mercatino sostenibile che si svolge periodicamente in diverse località in Ticino che incoraggia l’acquisto di pezzi unici vintage e usati e promuove piccole realtà e produttori indipendenti locali con focus sulla sostenibilità è il l’economia circolare.

Michela Quadri, co-fondatrice di PUNTO301, azienda nata nel 2020 dall’idea di tre donne, con base a Mendrisio. Essa parte propone, oltre alla produzione di abbigliamento per terzi, una collezione atemporale completamente personalizzabile dal cliente con lo scopo di limitare la produzione, e di conseguenza gli sprechi, concentrandosi sui modelli richiesti e studiati con l’acquirente.

Perché parleremo di Fast Fashion?

I marchi di fast fashion e ultra-fast fashion, proponendo continuamente nuovi capi di vestiario a basso costo, hanno creato un uso e consumo sproporzionato. In Svizzera si stima che ogni cittadino e cittadina acquisti 60 nuovi capi ogni anno, il che corrisponde a 20kg di tessuto. Tuttavia, nello stesso periodo di tempo, gettiamo nei cassonetti 65.000 tonnellate tra abiti e scarpe usati. Tutto questo ha un costo che va ben oltre al basso prezzo degli indumenti che acquistiamo. Infatti, l’industria della moda è uno dei settori più inquinanti al mondo ed è secondo soltanto a quello del petrolio. Esso è responsabile del 10% delle emissioni di Co2 che corrisponde alle emissioni causate da tutti i voli internazionali e i trasporti cargo messi assieme. Oltre a ciò, la produzione di abiti è responsabile dello sfruttamento idrico, dell’inquinamento ambientale, nonché degli operai che spesso si trovano a lavorare in condizioni precarie o addirittura illegali. Anche il riciclaggio non è la soluzione migliore poiché non sempre questi vestiti possono essere tessili è un problema, non tutti i tessuti si possono riciclare. Spesso chi acquista non è a conoscenza dell’impatto che tali acquisti possono causare. Ma cosa può fare il singolo consumatore? Come è possibile acquistare in maniera più consapevole? Insieme a Fashion Revolution Ticino scopriamo l’impatto che fast fashion e ultra-fast fashion hanno e cosa possiamo fare come consumatori.