Ora più che mai!
“Serve un cambiamento, un cambiamento che possiamo realizzare insieme.
Serve con urgenza la svolta climatica, e serve ora, finché può portare tante opportunità anche dal profilo economico: nuove formazioni, nuove professioni e più posti di lavoro nell’economia verde, quella ad alto valore aggiunto ma a basso impatto ambientale.
Servono misure per la parità e la conciliabilità tra lavoro e famiglia, contro le discriminazioni e le violenze di ogni genere, compresa quella digitale.
Serve più trasparenza nel sistema politico: a Berna troppo spesso gli interessi privati delle lobby, ad esempio quelli delle casse malattia e dell’industria farmaceutica, prevalgono sugli interessi della collettività.
È su tutti questi aspetti che vorrei continuare a dare il mio contributo a Berna: più sostenibilità, solidarietà e trasparenza!”

Perché candidarsi anche agli Stati?

Perché nel nostro sistema federale, molto spesso è proprio il Consiglio degli Stati a bocciare le riforme, le proposte, le iniziative di cui avremmo un immenso bisogno. Ancora oggi il Consiglio degli Stati è composto prevalentemente da politici borghesi con almeno 15 anni più di me, anche se spesso hanno meno esperienza politica. Abbiamo bisogno di farci rappresentare da persone più vicine ai problemi quotidiani delle famiglie, da persone come me che devono ingegnarsi ogni giorno per la conciliabilità famiglia e lavoro. E da persone più vicine alle condizioni di lavoro della maggioranza della popolazione. E in quanto presidente sindacale e già rappresentante regionale, sono problemi e bisogni che conosco bene.

Greta? Gysin!
Faccio politica da 20 anni, 8 in consiglio comunale a Rovio, 8 in Gran Consiglio in Ticino e ora 4 a Berna in Consiglio nazionale. Continuo ad impegnarmi ogni giorno con la stessa determinazione e la stessa energia della Greta ventenne che ha cominciato, ma con 20 anni di esperienza e di lavoro in più.

Oltre alla politica?
Ho lavorato come capo progetto energie rinnovabili nel settore privato. E poi in ambito sindacale. Ho cominciato come segretaria regionale, ma presto mi hanno nominata in direzione e ora sono Presidente del sindacato Transfair. Gestisco la responsabilità per 30 dipendenti, con cui difendiamo i diritti, i salari e le condizioni di lavoro di tante persone e famiglie in tutta la Svizzera.

Nel 2022 ho anche fondato una mia ditta, che si occupa di consulenza ad enti e aziende in ambito di comunicazione e parità di genere. È un progetto ancora da sviluppare, ma credo molto nell’importanza di realizzare piccoli progetti locali ad alto impatto.
C’è così tanto da fare, e come in politica… ogni contributo conta!

Politica, lavoro, famiglia e impegni associativi, tutto questo rinforza la mia motivazione:
Ora più che mai, è necessaria una svolta.
Clima, socialità, parità. Insieme possiamo farcela

 

 

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