Meno prestazioni in alcuni quartieri, più tasse per i cittadini e scarsa visione a favore dell’ambiente. La montagna ha partorito un topolino che si morde la coda.

I Verdi in Consiglio Comunale a Bellinzona esprimono rammarico e delusione per le decisioni del Consiglio Comunale inerenti al regolamento rifiuti della Città. Un regolamento atteso da quasi due anni e che non ha saputo dare delle risposte soddisfacenti ai cittadini. Gli abitanti dei quartieri maggiormente popolosi si vedranno aumentare la tassa base sui rifiuti e ridurre i servizi come ad esempio la raccolta a domicilio della carta e la raccolta di carta e cartoni per le aziende e i commerci dei nuclei storici. Le aziende attive in settori immateriali (e che producono quindi pochi rifiuti) saranno chiamate alla cassa nello stesso modo di quelle che invece ne producono molti. Ma soprattutto i cittadini saranno chiamati alla cassa anche per le scelte della grande distribuzione che scaricano i costi degli imballaggi sui cittadini che saranno chiamati a smaltirli da soli.
Scarso coraggio è stato inoltre mostrato a favore dell’utilizzo di stoviglie lavabili nelle manifestazioni pubbliche. Nel resto della Svizzera è già una realtà consolidata con piena soddisfazione sia degli organizzatori che dei partecipanti. La nuova Bellinzona invece non osa lanciarsi nel terzo millennio con una reale sostenibilità ambientale e la volontà di superare il modello usa e getta e il relativo impatto.
Pur accogliendo con tiepido favore l’istituzione di un gruppo di lavoro sui rifiuti (purtroppo senza potere decisionale), I Verdi temono che da parte degli altri gruppi questo strumento sia stato utilizzato come foglia di fico per non affrontare i discorsi di fondo più spinosi inerenti alla diminuzione dei rifiuti, il riciclo degli stessi e di una politica capace di una virtuosa circolarità.