Qui di seguito il programma unitario Verdi, ForumAlternativo e indipendenti per Municipio e Consiglio comunale per la prossima legislatura:

Programma di legislatura 2020-2024

Il Comune di Bellinzona deve distinguersi per una politica sociale, ecologica ed economica innovativa che persegue gli obiettivi della sostenibilità così come tracciato dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Anche se i tre dominii della sostenibilità non sono chiaramente separabili e spesso si sovrappongono e si intersecano, per semplicità di lettura abbiamo suddiviso le tematiche nelle sue tre dimensioni: ecologica, sociale e economica.

I Verdi di Bellinzona desiderano che Bellinzona possa contribuire in maniera significativa e innovativa alla transizione verso la sostenibilità delle nostre società.

Dimensione ecologica

1. Lotta al cambiamento climatico e ai suoi effetti

Vogliamo che Bellinzona sia in prima fila per attenzione e impegno nel combattere le emissioni di gas ad effetto serra. Il settore pubblico deve essere innovativo e proattivo nello sperimentare soluzioni che siano d’esempio per portare entro il 2030 ad una Città a zero emissioni nette.
Al contempo Bellinzona deve pianificare tutte le misure necessarie affinché gli effetti nefasti dell’innalzamento delle temperature vengano contrastati attraverso una pianificazione territoriale e urbanistica specifica che tenga conto delle ondate di calore e che protegga i propri abitanti da fenomeni naturali sempre più violenti.

In particolare vanno salvaguardate le alberature e spazi verdi naturali esistenti in ambito urbano e messi a dimora nuovi alberi e biotopi nel fondovalle urbanizzato. L’edificato va pianificato e risanato integrando materiali e tecnologie ecologiche (fonti energetiche ecologiche, tetti verdi, giardini pensili, salvaguardando le funzioni di drenaggio del terreno, …).

2. Lotta alle emissioni immateriali

Bellinzona deve prestare maggiore attenzione alla salute dei cittadini non esponendoli ad un aumento dei rischi. In particolare in relazione al rumore molesto, all’inquinamento luminoso e alle onde non ionizzanti:

·         per quanto riguarda la lotta al rumore: riduzione drastico del traffico motorizzato privato (compensato con il trasporto pubblico), riduzione della velocità in certe zone in certi periodi (zone 30 e zone pedonali in prossimità di parchi giochi, scuole e case anziani) e riduzione rumori molesti di utensili motorizzati (in particolare soffiatori).

·         per quanto riguarda l’inquinamento luminoso: sistemi di illuminazione maggiormente intelligenti e sensibili alla presenza effettiva di necessità di illuminazione.

·         per le radiazioni non ionizzanti: attenzione alle ordinanze federali e interramento delle linee di alta tensione. Infine garanzia del principio di precauzionalità per quanto riguarda i nuovi standard di telecomunicazioni (esempio 5G).

3. Aree verdi

Creazione di maggiori spazi verdi in ambito urbano. In particolare a favore di una maggiore interazione tra gli abitanti, per rafforzare le zone di socializzazione informale e per la pratica sportiva amatoriale a promozione della salute. La creazione di dogpark di dimensione accettabile. La creazione di parchi giochi per tre generazioni che favoriscono il contatto con la natura.
Gestione più ecologica degli spazi verdi, con il bando totale dei prodotti chimici e con più spazio per piante e animali indigeni. Ripianificare gli spazi verdi scolastici (prati, orti) per permettere agli allievi il contatto con la natura.
Creazione di un vero parco urbano cittadino (così come chiesto dal popolo) con una fruibilità lungo tutto il corso dell’anno.

4. Biodiversità

Valutare dove si potrebbe togliere il cemento e sostituirlo con una cotica erbosa, ghiaia o altro a seconda della necessità (ad es. parcheggi o strade d’accesso). Valutare la creazione di orti comunali in tali spazi. Creazione di tetti verdi su edifici pubblici.

Attuare le richieste del piano di azione della strategia e biodiversità svizzera (https://www.bafu.admin.ch/bafu/it/home/temi/biodiversita/info-specialisti/misure-per-conservare-e-promuovere-la-biodiversita/strategia-e-piano-dazione-biodiversita.html).

Certificare e gestire gli spazi pubblici di Bellinzona secondo il label Cittàverde – Svizzera (https://www.gruenstadt-schweiz.ch/de/) o della fondazione natura ed economia.

Offrire consulenze e esempi per la creazione e gestione di giardini naturali a privati e condomini.

 5. Trasporto pubblico e condiviso

Creazione di park and ride a sud e a nord della Città con tariffe vantaggiose. Sostegno alla creazione della fermata Tilo in Piazza Indipendenza, a San Paolo, ai Saleggi, Arbedo e a Camorino in modo da creare una vera metropolitana a cielo aperto con fermate ravvicinate. Possibilità di maggiore fruizione intermodale dei mezzi pubblici e creazione di una rete di tram senza rotaie che permetta di ripensare al concetto stesso di mobilità.

Sviluppo dell’offerta (frequenza e ramificazione) di mezzi pubblici per i quartieri “periferici” e in Val Morobbia (anche attraverso soluzioni innovative come bus su chiamata). “Richiesta di rivedere e anticipare il progetto di circonvallazione ferroviaria, in modo da agevolare la realizzazione del metro a cielo aperto e togliere i treni merci e le sostanze pericolose dalla zona urbanizzata, e ridurre l’impatto fonico. Introduzione di una zona arcobaleno unica per tutto il comprensorio del comune in modo da favorire i quartieri periferici. Il comune si impegna a coprire eventuali perdite finanziarie dovute alla zona unica. Aumento dei sussidi co
mu
nali per chi acquista un abbonamento arcobaleno annuale, sviluppo della mobilità condivisa tramite (carsharing, carpooling, mobility).

 

6. Energia

Impegno per il risparmio energetico, attraverso campagne informative e il conteggio individuale dei consumi. L’AMB deve mantenere il suo statuto di azienda innovativa pubblica multiservizio. Deve però al contempo stimolare cambiamenti d’abitudine e risparmi energetici. AMB deve promuovere l’autosufficienza energetica dei singoli cittadini con lo sviluppo di micro centrali produttive legate all’edilizia privata e la condivisione dell’energia prodotta tramite una rete di distribuzione intelligente. La città si impegna a risanare energeticamente i propri edifici e a inserire norme d’attuazione di piano regolatore più coraggiose a copertura del fabbisogno energetico. Favorire lo sviluppo dei pannelli solari e di boiler alimentati da energie rinnovabili.

 

7. Gestione rifiuti

È necessaria una gestione sostenibile dei rifiuti degli eventi pubblici con l’uso di stoviglie riutilizzabili così come in uso in altre realtà svizzere. La nuova Bellinzona sarà in futuro in prima linea per una politica sui rifiuti sensibile all’ambiente senza scaricare tutti gli oneri sui cittadini
Una parte delle tasse è oggi impiegata per distruggere risorse che dovremmo invece condividere con il futuro. Incenerire non aiuta neppure l’occupazione. Ci impegniamo ad evitare la produzione dei rifiuti attraverso campagne informative e con il sostegno di iniziative come un negozio leggero o un servizio di riparazione di elettrodomestici, la creazione di una zona per il recupero agevolato dei rifiuti (scambio dell’usato), la collaborazione con gli esercizi commerciali per ridurre la quantità di imballaggi impiegati. Raccolta a domicilio di tutti i tipi di rifiuti riciclabili e dell’umido domestico, con la concretizzazione a breve dell’impianto di biogas dal quale produrre energia elettrica e composto per l’agricoltura (creazione di una zona compost collettiva da cui trarre concime pregiato da impiegare per la gestione delle zone verdi comunali). Riciclaggio delle plastiche che attualmente finiscono nell’inceneritore.

Dimensione economica

1. Stop alla speculazione immobiliare

Vogliamo una crescita urbanistica qualitativa e non quantitativa. Negli ultimi anni Bellinzona ha cavalcato l’onda dello sviluppo edilizio sacrificando la qualità di vita dei residenti: nuove costruzioni a ridosso di arterie urbane già congestionate, sviluppo di quartieri senza una pianificazione delle vie di accesso, consumo di spazi verdi in presenza di aree edificabili inutilizzate, concessioni edificatorie in zone collinari geologicamente fragili. La nuova pianificazione territoriale derivante dal masterplan dovrà ridurre le superfici edificabili (ora nettamente sovradimensionate) e garantire da subito uno sviluppo sostenibile, armonioso e che lasci alla popolazione lo spazio per aggregarsi e godere del territorio. Bisogna privilegiare il risanamento ecologico del vetusto parco immobiliare rispetto alle nuove edificazioni su terreni vergini. È auspicabile lo sviluppo di un centro di competenza in materia di edilizia ecologica.

2. Ospedale cantonale

Possiamo immaginare se necessario l’insediamento di un ospedale cantonale nel Bellinzonese. Lo stesso non dovrà tuttavia andare ad occupare superfici verdi vergini, ma dovrà essere insediato recuperando terreni già edificati, possibilmente a ridosso degli svincoli autostradali e nelle vicinanze di una stazione ferroviaria.

3. Economia

La città di Bellinzona deve puntare sulla creazione di posti di lavoro accessibili a tutte le fasce sociali della popolazione. Il valore aggiunto dell’economia non deve essere solo finanziario, bensì anche sociale ed ecologico. Per questo motivo è necessario differenziare le proposte che contemplino tutti i settori economici (primario, secondario, terziario e terziario avanzato) che contribuiscono alla transizione vesto la sostenibilità.
L’obiettivo finale dei Verdi rimane uno sviluppo qualitativo rispetto alla crescita basata sul PIL. In questo senso vanno applicati i concetti di bilancio ambientale e sociale così come proposto dai Verdi nel corso dell’ultima legislatura affinché vi siano i necessari indicatori sulla qualità di vita, sull’utilizzo delle risorse, la soddisfazione dei cittadini e la cura del “capitale” sociale.

4. Commercio

Nell’ottica di un commercio sostenibile è necessario sviluppare un’economia a km zero che metta in relazione diretta produttori e consumatori del comune. In questo senso la creazione di una moneta locale potrebbe essere uno stimolo in questa direzione.
Sostegno ai commerci di prossimità con prodotti tipici e di artigianato locale. È necessario fare in modo che nei centri vi sia una forte impronta caratteristica e locale dei commerci, a scapito di banali negozi dozzinali. Sostegno a politiche che favoriscano i piccoli commerci a scapito delle grosse e anonime superfici commerciali. Necessario battersi inoltre per contenere gli affitti degli spazi commerciali all’interno dei nuclei principiali della Città.

Favorire il commercio alternativo come ad esempio: negozi di seconda mano, attività per evitare lo spreco alimentare (negozio leggero), o negozi di riparazioni (https://www.altemarkthalle.ch/angebot/rep-statt/) o che mettono materiale o competenza a disposizione per riparare oggetti (verdi ad es. iniziativa acsi).

Favorire spazi d’aggregazione intergenerazionali anche all’interno in centro città (https://www.miniland.ch/ausflugstipps/schweiz/basel-stadt/basel/essen-trinken/pulpo/)

5. Servizio pubblico

Il servizio pubblico è un importante indicatore della qualità di vita dei cittadini e del loro rapporto con le istituzioni. È importante che rimanga il rapporto di prossimità e che i servizi comunali possano essere mantenuti in tutti i quartieri della nuova Città.

Al contempo ci vuole tenacia per difendere i posti di lavoro e i servizi delle ex-regie federali in particolare de La Posta e Autopostale, come pure per le FFS e Swisscom.

6. Amministrazione

Basta con la lottizzazione politica dell’amministrazione pubblica. Creazi
one di
un servizio del personale indipendente che possa impiegare e valorizzare le capacità delle persone aldilà dell’appartenenza politica. Ripensare un’amministrazione dinamica ed innovativa che ampli e semplifichi i servizi a cittadini, commerci ed imprese.
I funzionari pubblici devono godere di condizioni di impiego che fungano da esempio anche per il settore privato in termini di conciliabilità famiglia-lavoro, parità salariale, possibilità di carriera e condizioni di pensionamento e pre-pensionamento.

7. Officine FFS

Sostegno convinto alle lavoratrici e lavoratori delle officine affinché le promesse delle FFS sul nuovo stabilimento vengano effettivamente rispettate e importanti posti di lavoro artigianali vengano mantenuti.
Al contempo la pianificazione del nuovo comparto nel centro cittadino dovrà essere da esempio per sostenibilità e per interazione sociale. In quel comparto non ci dovrà essere spazio per la speculazione immobiliare, ma prevedere strategicamente nella parte pubblica del sedime scuole, spazi culturali e contenuti di interesse pubblico.

8. Lavoro

 

Favorire l’insediamento di aziende e istituti virtuosi ad alto valore aggiunto, che non praticano il dumping salariale, assumendo, dove possibile, manodopera locale, incrementando l’offerta di posti di lavoro dignitosi e rispettosi dell’ambiente. Creazione di spazi di lavoro condiviso (co-working) a prezzi interessanti per lo sviluppo di società giovani e dinamiche.

 

Sociale

1. Alloggio

Sostegno alla creazione di cooperative abitative che favoriscano l’insediamento di più forme di alloggio ecologiche e sociali alla portata dei residenti con minori disponibilità finanziarie. Sostenere il risanamento ecologico e sociale degli immobili esistenti, piuttosto che la costruzione ex-novo, prevedendo se necessario dei piani di quartiere per un approccio intergenerazionale e condiviso (cohousing). Al di fuori di determinate aree specifiche prevedere uno stop alle nuove costruzioni a carattere speculativo. Bellinzona deve in particolare orientare in questo senso anche gli investimenti degli istituzionali che al momento prediligono la costruzione ex-novo.

  2. Mobilità dolce

Pedoni e biciclette devono avere un ruolo centrale nella mobilità di Bellinzona. Ancora oggi sono troppi gli ostacoli e i pericoli che devono essere evitati. Sono necessarie delle scelte decise affinché chi opta per una mobilità rispettosa dell’ambiente, della propria salute e sociale sia tutelato e favorito. Creazione di veri e propri percorsi ciclo-pedonali delimitati e prioritari interni alla Città e che colleghino i quartieri per spostamenti quotidiani e creazione di posteggi per biciclette protetti dai furti e gratuiti. Rete di bici pubbliche dotate di seggiolini per bambini.Priorità semaforica per i pedoni. Abolizione dei semafori che prevedono contemporaneamente il passaggio di veicoli motorizzati e pedoni.

In particolare ripensare la zona nei dintorni delle scuole (come ad es. elementari Nord) per renderla più sicura per la mobilità dolce. Ridurre i posteggi e posteggi abusivi. Introdurre elementi che costringono le macchine a rallentare. Favorire iniziative scuole a piedi come Pedibus. Creazione di semafori che prevedano anche figure femminili.

3. Scuola

Programmi scolastici che prevedono maggiori attività all’aria aperta, a contatto con la natura e orientati alla sostenibilità. La terra ha ancora molto da insegnarci! Risanamento energetico delle sedi scolastiche poco efficienti e degli spazi pausa e di ristoro. Maggiore sostegno alle attività extra-scolastiche e delle mense con prodotti locali di stagione, bio e maggiormente vegetariani per ogni livello scolastico. Maggior sostengo per gli asili nido che permettano una migliore conciliabilità famiglia e lavoro. Diminuzione dei pasti con carne nella scuola dell’infanzia e precedenza a prodotti locali di stagione.

4. Politiche giovanili

È necessario cambiare marcia perché nelle politiche giovanili Bellinzona non è certo all’altezza della propria fama. Bellinzona deve offrire di più ai nostri giovani concittadini. Spazi di aggregazione, uno o più centri giovanile, spazio per la cultura giovanile sostegno di prossimità in caso di difficoltà. Una Bellinzona che matura assieme ai suoi giovani, che ascolta e considera le loro necessità e non una Città che li considera un problema o un qualche cosa di trascurabile.

5. Cultura

Sostegno a una politica culturale maggiormente aperta e partecipativa. Insediamento della casa della cultura a Ravecchia nell’ex-ospedale. La cultura non deve essere riservata ad una élite ma deve contemplare anche forme di espressione alternative e giovanili. Sostegno a manifestazioni culturali innovative che valorizzano il nostro territorio e l’iniziativa dal basso. Modernizzare e aumentare l’offerta della biblioteca comunale a Bellinzona-Centro (introdurre catalogo e prestito elettronico). Aumentare l’offerta dei libri e favorire molto più attivamente la lettura/letteratura presso i bambini.

Offrire spazio (ad es. in uno dei vecchi stabili amministrativi dei comuni aggregati o parrocchie) per studiare o lavorare per iniziative giovanili, al difuori degli orari d’apertura della biblioteca cantonale (uno spazio come ad es. la filanda a Mendrisio).

6. Patrimonio storico e artistico

Bellinzona deve concretizzare la protezione delle sue ville storiche in ogni quartiere e   valorizzare il patrimonio artistico-culturale storico come ad esempio gli antichi insediamenti di Prada. Va inoltre rafforzata l’offerta turistica sostenibile a contatto con la natura ed il primario (agriturismo) su entrambe le sponde. All’arte creata da autrici femminili deve essere concesso spazio analogo che agli uomini.

7.Socialità e integrazione

Bellinzona ha molte persone che vivono grazie alle prestazioni sociali e che sono fuori dal mercato del lavoro. Una città moderna deve sperimentare politiche sociali e progetti che possano favorire il reinserimento nel mondo del lavoro. Sostegno alla creazione di aree protette per persone temporaneamente in difficoltà.
Dritto di voto per stranieri a livello comunale per garantire una miglior integrazione. Sostegno ai progetti di aiuto e di integrazione per richiedenti d’asilo.
Creazione di una casa della donna a sostegno di chi ha dovuto abbandonare il proprio domicilio e di una struttura a favore di chi è temporaneamente in difficoltà.

8. Anziani

I figli del baby boom stanno arrivando all’età della pensione e alla “terza” e “quarta” età. Noi immaginiamo una Città che li supporti nel poter garantire un’ottima qualità di vita anche da anziani, con spostamenti agevoli, commerci e servizi di prossimità e la possibilità di rimanere a domicilio il più a lungo possibile. Sostenere lo sviluppo di più centri e attività intergenerazionali e di un servizio di aiuto domiciliare di prossimità (tipo buurtzorg vedi https://www.nursetimes.org/buurtzorg-infermiere-olandese-progetta-sistema-assistenza-sanitario-piu-efficiente-al-mondo/35343 ).

9. Sicurezza

Al fine di garantire l’assenza di disordine, inciviltà e criminalità diffusa, l’inciviltà e il disordine urbano, le politiche di sicurezza devono comprendere i motivi che ne stanno alla base e prevenirli. Tutti gli interventi che mirano a migliorare lo spazio pubblico, a ridefinirlo come luogo di incontro e di vita, rendendolo meno vulnerabile al vandalismo e agli atti di inciviltà, sono da sostenere e integrare in un concetto globale di territorio. Fanno parte di questi interventi ogni iniziativa che migliori la qualità fisica degli spazi pubblici, che ne animi strade e piazze, che impedisca lo sviluppo di quartieri dormitorio, che riduca gli effetti di una crescente marginalità sociale. Creazione di campagne di sensibilizzazione sui mezzi pubblici in relazione al tema delle molestie/violenze di genere o di orientamento sessuale. Creazione di un ufficio competente per le denuncie e il sostegno alle vittime di molestie.