Il commercio locale soffriva. Lo faceva in un’epoca “normale” dove l’avvento di numerose grandi superfici commerciali, gli acquisti on-line e all’estero lo avevano messo in difficoltà in maniera sempre più importante. I centri storici si sono svuotati di persone, contenuti e negozi tipici artigianali e alimentari locali. Eppure questi stessi commerci sono coloro che ci garantiscono che quanto spendiamo rimanga a sostegno dell’economia locale. Denaro che rimane dunque in circolazione sul territorio e nutre le famiglie che vi vivono.

La crisi sanitaria con cui siamo tutt’ora confrontati ha ulteriormente messo in difficoltà il settore con importanti perdite economiche, solo in minima parte compensate dall’intervento tempestivo di Confederazione, Cantone e Comune. A ciò si aggiunge l’evidente ulteriore boom del commercio on-line che durante le fasi di confinamento a casa ha vissuto un ulteriore balzo in avanti.

Se in passato una mozione analoga è stata bocciata per ragioni diverse, ora è davvero necessario che tutti facciano la loro parte a cominciare da chi, come Municipali e consiglieri comunali dovrebbero fungere da esempio nei loro comportamenti. Non si tratta di una limitazione della libertà personale, ma di un atto di responsabilità, la tanto decantata responsabilità individuale.

Il concetto della mozione è estremamente semplice e lascia volutamente spazio al Municipio di regolamentare come considerare i commerci locali che potrebbero ad esempio iscriversi per far parte di questa iniziativa creando un piccolo registro dei commerci locali. Il comune dispone già delle risorse necessarie attraverso l’ufficio promozione economica.

Un percentuale dell’onorario ai Municipali e delle indennità per consiglieri comunali (gettoni di presenza), supplenti municipali e delegati alle commissioni verrebbero pagate anziché in moneta in buoni acquisto realizzabili presso commerci con sede giuridica nel comprensorio comunale. In questo modo si inizierebbe a mostrare la volontà della politica di sostenere il commercio locale.

Per questo motivo si propone concretamente perciò che:

  1. La Mozione è accolta

  2. L’art. 91 del regolamento comunale viene aggiornato come segue:cpv. 6 (nuovo) Il 20% degli onorari dei Membri del Municipio vengono versati sottoforma di buoni acquisto nei commerci locali. Il Municipio disciplina i criteri per la selezione dei commerci locali

  3. L’art. 92 del regolamento comunale viene aggiornato come segue:cpv. 6 (nuovo) Il 50% delle diarie versate a consiglieri comunali, Supplenti municipali e ai membri delle commissioni municipali e del consiglio comunale come pure delle delegazioni municipali vengono versati sottoforma di buoni acquisto nei commerci locali. Il Municipio disciplina i criteri per la selezione dei commerci locali. Fanno eccezione le indennità per i membri dei commissione consultive di esperti.

Cordialmente.

Per i Verdi

Ronnie David                            Marco Noi