Quanta agitazione intorno allo studio di una variante della circonvallazione di Agno e di Bioggio! Se poi un giorno quest’opera sarà realizzata, per la mobilità nel Malcantone non cambierà assolutamente niente: il collo di bottiglia che è la dogana di Ponte Tresa rimane, quindi le colonne verrebbero solo spostate dalla strada esistente alla circonvallazione!

Per chi vuole spostarsi facilmente e non rimanere incolonnato l’unica soluzione per il futuro è quella di investire e migliorare i trasporti publici, ma non secondo le proposte del PAL3 per la rete tram, che non sono ottimali neanche in questo ambito.

Delle soluzioni migliori rispetto al PAL3 potrebbero essere le seguenti:

1. Mantenimento della tratta esistente del tram Molinazzo – Lugano-Stazione, e con i 174 mililoni risparmiati con la non costruzione della galleria Bioggio – Lugano-Centro prolungare la FLP per esempio fino a Cornaredo.

2. Rinunciare alla nuova asta del tram da Bioggio-Molinazzo a Manno-Suglio e utilizzare la linea delle FFS già esistente tra Taverne-Torricella e Lugano-Vedeggio, che corre 150m accanto alla nuova tratta prevista dal PAL3. Prolungandola di circa 1,5 km fino a Bioggio-Molinazzo si crea il collegamento con la linea FFS del Monte Ceneri e quindi si potrebbe viaggiare da Bioggio-Molinazzo fino a Rivera o proseguire addirittura fino a Bellinzona.

3.Se si dovesse poi anche completare il famoso H fino a Grancia, l’utente avrebbe una vasta possibiltà di spostarsi liberamente sul territorio del luganese con i mezzi pubblici.

I vantaggi di queste proposte sono anche finaziari, perché si utilizzerebbero in gran parte infrastrutture esistenti, che verrebbero collegate tra di loro ed estese. Inoltre dovrebbe essere chiaro a tutti, anche senza entrare nei dettagli, che un migliore rapporto costo/benefici potrebbe fare arrivare più contributi dalla Confederazione (per approfondimenti vedi www.railvalley.org). Solo così ci sarebbe una vera possibilità di potersi spostare nel luganese senza rimanere incolonnati!