Il lavoro agile o smart working rappresenta un’evoluzione e un’integrazione delle diverse pratiche di lavoro flessibile, ma molte amministrazioni comunali non sembrano essere del tutto chiaro in cosa effettivamente consista questo approccio innovativo all’organizzazione del lavoro. Il concetto alla base è che i lavoratori dovrebbero lavorare in maniera più efficiente ed efficace quando possono esercitare un controllo personale, emotivo e pratico, sul loro operato.

Il lavoro agile si basa sulle innovazioni tecnologiche attuali legate alle nuove trasformazioni professionali, per promuovere modalità di lavoro al contempo più flessibili in termini di modalità di lavoro (es. orario flessibile, settimane di lavoro compresse, job sharing) e, nello stesso tempo, più variegate dal punto di vista dell’utilizzo dello spazio (es. homeworking, telelavoro, hub, ecc.).

Secondo i ricercatori dell’Università Bocconi di Milano Il lavoro agile si focalizza sul performance non sul mero presenzialismo, per creare relazioni basate sulla fiducia e no gerarchiche, al fine di ricercare l’innovazione al posto della burocrazia e di valutare le persone più che la proprietà.

Il lavoro agile è quindi una modalità di lavoro in cui l’organizzazione consente ai dipendenti di lavorare dove, quando e come vogliono al fine di ottimizzare la loro performance. L’uso delle tecnologie informative fa sì che i lavoratori possano impegnarsi secondo modalità lavorative che incontrano meglio i loro bisogni ed esigenze, senza i tradizionali limiti del dove e del quando i vari compiti devono essere realizzati.

Il lavoro è quindi, concepito come un’attività da svolgere invece che come un posto fisico da raggiungere.

Secondo l’ente inglese “The Agile Organisation” Quello che lavoro agile propone è un differente ambiente lavorativo: si tratta di dimenticare sia le postazioni di lavoro in uffici chiusi sia le workstation negli open space. Al loro posto si parla di soluzioni di desk sharing, di aree per i lavori in gruppo o di specifiche zone per gli incontri informali. Uffici remoti, cosi come il lavoro da casa, dal caffè, dal parco, entrano a fare parte del nuovo ambiente lavorativo. La diffusione della fiducia e il focus sulla responsabilità personale sono la chiave del successo.

Nel 2015 l’esperienza del progetto Lavoro Agile promosso dal Comune di Milano ha permesso di sperimentare l’impatto ambientale di questo approccio in termini di traffico e inquinamento atmosferico. Il minor utilizzo dell’auto privata e migliaia di chilometri di percorrenze evitate hanno permesso di diminuire le emissioni atmosferiche ed un minor consumo di carburante.

L’introduzione del lavoro Agile deve essere accompagnata da un cambiamento culturale e organizzativo in seno alle amministrazioni comunali. Questo implica una rivoluzione nello stile di gestione ed il modello organizzativo di riferimento. E che deve superare le misure artificiali della performance, quali il tempo e la presenza per focalizzarsi invece sui risultati ottenuti e il raggiungimento degli obiettivi.

Mirza Usman Baig

Candidato al Municipio ed al Consiglio Comunale, PS + I Verdi Massagno