Expo2015? Andiamoci gratis!
Piaccia o non piaccia, il Canton Ticino sarà solo in parte rappresentato all’Expo di Milano che dovrebbe aprire i battenti nel corso del prossimo mese di maggio.
Piaccia o non piaccia, il Canton Ticino sarà solo in parte rappresentato all’Expo di Milano che dovrebbe aprire i battenti nel corso del prossimo mese di maggio.
A tal proposito, è notizia di questi giorni che anche il tanto auspicato boom delle prenotazioni dei pernottamenti nel periodo dell’esposizione universale non si è ancora verificato, né nel Sottoceneri né nel vicino Comasco. Tuttavia ciò non significa che il nostro cantone debba per forza rinunciare a farsi conoscere, sfruttando al contempo un palcoscenico così importante. Potremmo, per esempio, andarci gratis.
Questa settimana, infatti, il Politecnico di Milano e Timerepublik, la Banca del Tempo globale, hanno presentato il concorso PoliCulturaExpoMilano2015 (www.progettoscuola.expo2015.org/en/competitions/policultura-expo), una competizione che mira a coinvolgere le scuole di tutto il mondo creando una piattaforma di scambio e di condivisione di narrazioni multimediali ispirate alle tematiche protagoniste nel capoluogo lombardo durante la manifestazione. Il tema di Expo 2015, lo ricordiamo, è “Nutrire il pianeta, Energia per la vita” e si articola in varie categorie che spaziano dalla nutrizione alla fame nel mondo, dalla biodiversità alla sostenibilità, dalle identità alimentari alle tradizioni e, infine, dalle specialità locali alla globalizzazione. Nel comunicato stampa congiunto si legge inoltre che il PoliCulturaExpoMilano2015 “faciliterà il contatto e la cooperazione tra docenti collegati alla rete da ogni angolo del pianeta, incentivando la creazione di una piazza virtuale per la condivisione di risorse, conoscenze e competenze”. Il tutto secondo i principi della sharing economy, l’economia collaborativa. Sarà, insomma, una luccicante (e gratuita) vetrina, ammirabile da ogni angolo del pianeta.
In Ticino abbiamo tutto quello che ci serve per approfittare di una simile occasione: identità culinaria, tradizione enogastronomica, presidi Slowfood, marchi DOP, luoghi incantevoli iscritti nel catalogo dell’UNESCO, nonché festività e ricorrenze che aspirano ad entrare nella lista delle tradizioni immateriali a livello planetario. Oltre all’abbondanza di materia prima, il nostro cantone può contare su una Facoltà di Scienze della Comunicazione e sulla Scuola Superiore Alberghiera e del Turismo di Bellinzona. Sarebbe a mio avviso auspicabile che la direzione dell’USI – magari in collaborazione con Ticino Turismo – partecipasse a questa competizione con dei filmati promozionali totalmente “made in Ticino”. Così facendo, si potrebbero addirittura creare nell’immediato dei posti di lavoro qualificati, destinati soprattutto ai giovani adulti, residenti o domiciliati, e a tutti coloro che sono alla ricerca di un primo impiego nel mondo del lavoro. L’USI, che spesse volte è stata accusata di non essere abbastanza legata al territorio, rinsalderebbe inoltre il proprio legame con la comunità e svilupperebbe – finalmente! – un ruolo anche propositivo all’interno della stessa. Infine, il Ticino si presenterebbe per la prima volta con un linguaggio e una forma espressiva innovativa e più libera rispetto all’abituale comunicazione promozionale.
Che fare poi del fondo Swisslos, che il Governo ha rinunciato ad utilizzare per Expo2015 all’inizio dello scorso mese di ottobre? Meglio investirlo per rafforzare davvero l’offerta turistica cantonale, per il momento snobbata dalle delegazioni che presenzieranno ad Expo e recentemente messa ancora più in difficoltà dalle ultime decisioni della Banca Nazionale. Come? Sostenendo progetti locali, come quello, scivolato nel dimenticatoio qualche mese fa, delle Terme di Acquarossa. Un luogo dall’enorme potenziale che potrebbe rilanciare l’intera regione e variegare, grazie ad una proposta diversa ma complementare, l’offerta turistica dell’Alto Ticino.
Andrea Stephani
candidato al Gran Consiglio per I Verdi