10.10.1996 | Coldrerio    •    FacebookInstagram | Linkedin | Smartvote

Per un Ticino dove muoversi bene, dove muoversi insieme. Le soluzioni ci sono.
Nara Valsangiacomo, Giovani Verdi

La politica è un lavoro lungo e duro di pianificazione della società che vorremmo. E per me prevede ritmi di lavoro sani, un tessuto urbano di abitazioni accessibili, ricco di zone verdi e d’incontro, dove muoversi a piedi, in bici o con i mezzi pubblici; prevede un territorio sano e intatto e una comunità forte, dove la lotta alle discriminazioni e alle disuguaglianze mantengano l’ascolto degli e delle ultime vivo. A partire dalla pianificazione territoriale si può fare molto: i ritmi dell’edilizia vanno frenati a vantaggio di un ripensamento del modo di vivere e spostarsi, basta mettere al centro l’automobile e la cementificazione! Questo deve essere accompagnato con politiche che permettano abitazioni accessibili: mettiamo un freno alla speculazione edilizia che gonfia le fila degli sfitti e sviluppiamo alloggi a pigione moderata e abitazioni senza scopo di lucro. Abitare e spostarsi sono responsabili della maggior parte delle emissioni e dell’impatto sul territorio: non deve per forza essere così! Puntiamo ad un efficientamento completo del parco immobiliare che permetta la riduzione di costi e consumi e investiamo finalmente nelle energie rinnovabili, in particolare il fotovoltaico in Ticino: per un approvvigionamento locale, pulito e vantaggioso. Non solo densificazione dei centri urbani, ma anche decentralizzazione verso le valli: i servizi fondamentali, dai mezzi pubblici alla sanità, devono essere garantiti anche nelle zone più periferiche. L’economia di valle, particolarmente toccata dai cambiamenti climatici va aiutata verso l’adattamento, valorizzandone il potenziale, come per esempio l’immenso contributo dell’agricoltura di montagna per la biodiversità.

Insomma, un Ticino dove abitare, lavorare, muoversi insieme. Un Ticino dove vivere bene, dove vivere insieme.