la festa nazionale del primo di agosto è una buona cosa perché ci ricorda la “Willensnation Schweiz”. Qualche anno fa con il bel tempo si potevano vedere i fuochi sulle vette delle montagne accesi per l’occasione. Oggi questi fuochi sono in gran parte vietati a causa del rischio di incendi boschivi sempre più numerosi e devastanti nel nostro ambiente.

Ma dobbiamo davvero aggrapparci a questa vecchia tradizione dei fuochi d’artificio? Lugano quest’anno ha fatto rivivere questa consuetudine senza alcuna originalità e prolungandoli esageratamente. Che noia!

E oltre ad assistere ad uno spettacolo privo di originalità ci troviamo avvolti in una nuvola tossica di polveri più o meno fini tra Capo San Martino e Cadro. Ogni gettata luminosa viene cadenzata da scoppi simili a colpi di cannone, quasi a volerci ricordare l’origine maschilista e militare dei fuochi d’artificio.

Tutti gli animali della zona, domestici e non, devono soffrire perché non riescono a capire questi attacchi anacronistici.

Gli spettacoli di luce all’aperto possono essere una bella espressione artistica, soprattutto se si accompagnano a musiche o suoni armoniosi.

Molti Comuni svizzeri hanno mostrato il loro spirito innovativo e originale in occasione del primo di agosto. Bienne/Biel ad esempio, forse per la sua apertura linguistica e le sue abitudini innovative, ha presentato uno spettacolo di luci danzanti coordinato da più droni elettrici. Le alternative esistono e Lugano deve cogliere l’occasione per presentare uno spettacolo che non sia anacronistico, inquinante e ormai uguale a sé stesso da decenni.

Gli anni si ripetono e non sono uguali, per la buona e semplice ragione che il mondo si evolve, che ci piaccia o meno. La nostra evoluzione, che sta accelerando in tutte le aree demografiche, sociali e ambientali, sembra porre sempre più problemi poiché l’umanità fatica a capirla, accettarla e ad adattarvisi. La sopravvivenza dell’umanità è dovuta al suo dono di adattamento.

Diamo un segno di questa intelligenza collettiva per le prossime feste nazionali e seguiamo il movimento a Lugano!

 

Kaj Klaue CC Verdi del Ticino Savosa