A Savosa, da più di 70 anni, troneggia sul Rovello – e la morena corrispondente – un pino domestico (Pinus pinea). L’albero è splendido e fin dalla sua nascita è stato curato con attenzione e amore, anche un Forestale-Arboricoltore diplomato specialista nella cura degli alberi lo qualifica come il pino il più bello del Canton Ticino. La pianta fa parte del repertorio comunale di Savosa che tutela la sua esistenza da 1975.

Il pino è flessibile e con la sua potatura adeguata offre al vento la resistenza giusta per non sradicarsi mai. Mai? Secondo due perizie eseguite da professionisti questa probabilità è infinitesimale.

Ma la nuova proprietaria della struttura ove si situa il pino, sembra non sopportare il suo movimento durante le giornate ventose e vuole quindi abbatterlo, senza un motivo ben razionale, visto che il pino gode di ottima salute e non è pericolante. Essendo il pino repertoriato, dovrà essere fatta domanda formale di abbattimento direttamente al Municipio, azione che l’amministrazione è in procinto di intraprendere.

Purtroppo la paura è il motore che porta avanti questa “sentenza di morte”. Non vi è alcun dato scientifico per definire che questo albero sia pericoloso, anzi secondo la perizia fatta il pino ha 1 (una) possibilità su 1 000 000 (un milione) di causare un danno a proprietà o a persone.

Il Municipio, contattato, ha giustamente detto che agirà basandosi sui dati scientifici e non sulle “emozioni”.

Quindi si vuole abbattere un albero, sano, resistente e magnifico, repertoriato come bene pubblico che oltre a dare ombra e ossigeno, dona pure una bellezza paesaggistica unica?

Speriamo che le nuove perizie basteranno per salvare il pino e che non si ceda a intimidazioni diverse.