La mobilità del futuro? La bicicletta.
Le proposte dei Verdi di Bellinzona per fare sul serio
I consiglieri comunali dei Verdi a Bellinzona Ronnie David e Marco Noi presentano una serie di 7 proposte concrete di corto e medio termine per una transizione rapida verso la mobilità dolce in un’epoca segnata dal Coronavirus.
Virus e mobilità
La crisi sanitaria, ed economica, lascerà delle tracce indelebili sulla nostra società, nel modo di vivere, nel modo di rapportarsi con gli altri e nella nostra mobilità. Risulta evidente in effetti che nel futuro prossimo i trasporti pubblici collettivi soffriranno delle conseguenze psicologiche causate da questa pandemia. Le persone, in maniera più che legittima, cercheranno di evitare i luoghi maggiormente affollati come treni e bus negli orari di punta. D’altro canto risulta impensabile, in una situazione di congestionamento importante del traffico e di problemi ambientali, immaginare un aumento del ricorso ai veicoli a motore privati. La soluzione a questo problema risulta quindi la bicicletta, nelle sue varie forme che negli ultimi anni ha saputo rifiorire con un’offerta in grado di fare concorrenza all’automobile. L’avvento delle bici elettriche ha infatti permesso di raggiungere categorie di persone (come ad esempio persone poco sportive e/o anziane) che fino a ieri di fronte a minimi dislivelli altimetrici si sarebbero magari trovati in difficoltà.
Bellinzona un territorio ideale
La nostra Città rappresenta potenzialmente un luogo perfetto per puntare sulla bicicletta in tutte le sue forme. A cominciare da un clima assolutamente ideale per l’utilizzo della bicicletta in tutte le stagioni. Il suo territorio in prevalenza pianeggiante in ambito dell’agglomerato urbano permette uno spostamento rapido tra i luoghi di domicilio, i posti di lavoro ed i commerci. Bellinzona rappresenta inoltre un territorio ideale anche per la pratica della bicicletta in ambito sportivo, con salite interessanti e scenografiche e pedalate in pianura in scenari piacevoli.
Le strutture ancora carenti
Purtroppo la rete ciclabile della capitale risulta ancora oggi troppo frammentata e pericolosa oltre che pesantemente subordinata al traffico motorizzato. I percorsi ciclabili troppo spesso si trovano all’interno di percorsi condivisi con automobili con limiti di velocità elevati. Gli stessi percorsi lamentano spesso anche una mancanza di manutenzione e pulizia. Spesso i percorsi ciclabili sono anche poco diretti e risultano distanti dai principali luoghi di interesse/lavoro/commercio. Molti dei nuovi tratti previsti per le biciclette in Città risultano inoltre condivisi con i pedoni, generando talvolta delle tensioni. La rete di bikesharing risulta poco capillare e assolutamente poco intuitiva e duttile per l’utilizzo da parte dei residenti e turisti.
Una visione di corto e di medio termine
In diverse città europee, svizzere ed anche in Ticino si sta riflettendo alla possibilità di liberare parte della superficie stradale e pubblica per destinarla temporaneamente, e se dovesse rilevarsi producente anche definitivamente, alla mobilità dolce come mezzo di spostamento tra casa, lavoro e commerci. Si tratta di “far respirare” maggiormente i movimenti delle persone togliendo densità e intensità alla mobilità e ai contatti. A questo scopo è necessario creare un nuovo concetto di mobilità e di incontro centrati sulla mobilità dolce. In una prima fase chiediamo di riflettere alla possibilità di creare le cosiddette piste pop-up, mentre a medio termine chiediamo il completamento delle infrastrutture destinate alla mobilità dolce.
Alla luce di quanto sopra i Verdi hanno deciso di proporre una serie di iniziative per la valorizzazione di una mobilità diversa e del nostro territorio.
Le proposte concrete dei Verdi
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Interpellanza: piste ciclabili temporanee e riduzione della velocità (nuova)
Attraverso questa interpellanza I Verdi chiedono al Municipio di implementare delle chiusure al traffico motorizzato provvisorie (con diritto di accesso ai confinanti) per la creazione immediata di percorsi diretti e sicuri sulle principali direttrici stradali per accedere alla Città.
Attraverso questa interpellanza i consiglieri comunali Verdi chiedono inoltre di istituire su tutto il territorio cittadino, un progetto pilota dove il limite generale di velocità sia fissato a 30 km/h. In questo modo viene sensibilmente aumentata la sicurezza per i pedoni ed i ciclisti. Inoltre, la riduzione della velocità porta benefici anche in termini ambientali e di inquinamento fonico.
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Mozione: veri incentivi per il cambiamento di mobilità (presentata il 31.01.2020)
Attraverso questa mozione si chiede alla Città di Bellinzona di riattivare i sussidi per l’acquisto di biciclette (anche elettriche evidentemente) acquistate per il tramite di un rivenditore con domicilio fiscale a Bellinzona. Si tratta di una mozione che permetterebbe a prezzi accessibili di aumentare il parco veicoli ciclabile in Città, anche attraverso bici elettriche che permettano di ampliare la cerchia di fruitori anche tra coloro che per forma fisica e distanza preferiscono questo mezzo. Inoltre tale mozione vorrebbe favorire il commercio locale.
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Mozione: incentivi ai dipendenti comunali e mobilità dolce (nuova)
Attraverso questa mozione si chiede di favorire, attraverso uno sgravio nel numero di ore settimanali di lavoro, coloro che per raggiungere il posto di lavoro si impegnano a farlo attraverso la mobilità dolce. I dipendenti che si impegna a utilizzare la bicicletta o di raggiungere il posto di lavoro a piedi (a condizione di una distanza minima tra posto di lavoro e domicilio) si vedono premiati dalla Città. Anche dal punto di vista della Città dipendenti attivi, svegli e sani garantiscono un minor tasso di assenza dal posto di lavoro.
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Interpellanza: bikesharing complicato… proviamo a promuoverlo (nuova)
Il bikesharing è sicuramente una modalità interessante per scoprire la Città e la propria periferia. Purtroppo per visitatori occasionali il sistema di noleggio è complicato. Mancano inoltre completamente biciclette adatte a bambini o biciclette dotate di seggiolini.
I Verdi chiedono alle autorità come la Città intende valorizzare meglio questo servizio, rendendolo disponibile a maggiori fasce della popolazione (famiglie, bambini, ecc..) e come rendere più semplice la presa in prestito delle biciclette. -
Mozione: Parcheggi per bici sicuri ed elettrificati (nuova)
I posteggi per bici in Città e nei quartieri risultano insufficienti. Inoltre quelli presenti (come le famose rastrelliere arrugginite) non permettono di mettere in sicurezza i velocipedi che purtroppo sono spesso, troppo spesso oggetto di furti (come ben sa anche il Sindaco Branda) e vandalismi. Non esistono inoltre postazioni per bici con la possibilità di ricarica delle bici elettriche. In questo senso è necessario investire in infrastrutture. Fuori da ogni edificio pubblico deve essere istallato un parcheggio per biciclette con tutti i crismi del caso in termini di sicurezza e protezione.
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Mozione: nuovi percorsi ciclabili in rete (nuova)
Nell’ottica di migliorare l’infrastruttura generale a favore della mobilità ciclabile è necessario implementare nuovi percorsi strettamente ciclabili in tempi brevi. I Verdi chiedono di realizzare (finalmente) il percorso ciclabile via Monte Gaggio – via Vallone dove già da tempo sono stati espropriati i terreni destinati a questo scopo e realizzare una pista ciclabile su viale G. Motta che si trova su due percorsi ciclabile di importanza nazionale (3 e 6) ma non dispone ancora di una pista ciclabile. Inoltre si chiede si realizzare le piste ciclabili sulla sponda destra del fiume tra Bellinzona e Gorduno, così come quella di collegamento tra Giubiasco, Camorino e S. Antonino.
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Interpellanza: Sviluppo del concetto di economia di prossimità e circolare (nuova)
L’emergenza coronavirus ci costringe a ripensare anche il funzionamento della nostra economia, favorendo quelle iniziative cosiddette dal basso che valorizzano l’autoproduzione e le filiere produttive corte. I Verdi chiedono al Municipio di riflettere sulla possibilità di collegare tramite la rete di piste ciclabili anche quei contenuti come le fattorie con vendita diretta di alimentari e gli orti urbani. Si chiede inoltre di riflettere alla possibilità di istituire un’officina di riparazione di biciclette a carattere sociale.