Per I Verdi del Locarnese il megalomane autosilo previsto nel comparto stazione va ridimensionato e vincolato alla completa pedonalizzazione del lungolago. Il congelamento del progetto va sfruttato per migliorarlo. E’ ora di pianificare la mobilità con approcci moderni e non con le soluzioni del passato che hanno portato all’attuale caos viario e ambientale.

Per i Verdi del Locarnese l’accettazione da parte del Consiglio di Stato del ricorso sugli aspetti formali della decisione del Consiglio Comunale di Muralto riguardante il comparto stazione, il referendum pendente e la sospensione del progetto decisa dal consiglio di Stato devono essere l’occasione per ripensare radicalmente il progetto e di inserirlo meglio nel suo contesto urbano.

Al di là degli aspetti architettonici, secondo I Verdi del Locarnese la soluzione prospettata presenta gravi errori pianificatori che avranno forti ripercussioni nella mobilità dell’intera area urbana. Il progetto prevede infatti la creazione di un autosilo per oltre 270 automobili ciò che corrisponde a quasi il triplo del numero attuale di posteggi disponibili in stazione. Questo parcheggio, come pure altri in pianificazione nella realtà urbana di Locarno, è in evidente contraddizione con gli obiettivi generali del Piano d’Agglomerato del Locarnese (PALoc) volti a stimolare il trasferimento degli spostamenti dal mezzo motorizzato privato a quello pubblico e alla mobilità lenta. Proprio perché pianificato al di fuori del PALoc questo parcheggio megalomane non permetterà di contribuire a ridurre il traffico, anzi per I Verdi esso potrà addirittura peggiorare la situazione viaria attorno al comparto, già spesso oggi al limite della saturazione. Non è la prima volta che I Verdi criticano l’assurda separazione tra PALoc e la pianificazione dell’offerta di parcheggi. I Verdi hanno ad esempio più volte segnalato che Locarno vuole ampliare o creare nuovi autosili (Largo Zorzi, Parco Balli, Fevi,…). Tornando alla stazione di Muralto, va sottolineato che la creazione di parcheggi di tipo “Park & Ride” ha tendenzialmente senso solo ai margini dell’agglomerato urbano.

Ammesso che sia effettivamente necessario ancora un autosilo nel centro dell’agglomerato, per I Verdi del Locarnese la realizzazione di un autosilo ridimensionato potrebbe essere accettata solo a condizione di realizzare una completa riqualifica del lungolago di Muralto (a 50-100m di distanza dal futuro autosilo) che preveda però l’eliminazione di tutti i parcheggi, la creazione di una ciclopista bidirezionale e la pedonalizzazione completa (confinanti autorizzati). Questa soluzione permetterebbe finalmente di risolvere i gravi problemi di sicurezza per i ciclisti e di valorizzare l’intero lungolago a beneficio di tutta la regione. L’attrattività del lungolago di Ascona, completamente pedonalizzato, conferma che questa è la direzione da seguire anche per Muralto. Ricordiamo che il comune di Muralto per il lungolago prevede al momento solo  una zona incontro (20km/h) e non è chiaro quale sarà la riduzione del numero dei parcheggi.

I Verdi del Locarnese sosterranno tutti gli sforzi locali per impedire un progetto megalomane che soprattutto a livello di mobilità non permetterà di migliorare la sostenibilità ambientale dell’agglomerato urbano locarnese.

Per ulteriori informazioni. Matteo Buzzi, Verdi del Locarnese, 079 581 84 96