Lugano potrebbe adeguarsi al principio “chi inquina paga” (in vigore in tutta la Svizzera) introducendo la tassa sul sacco. Per Maristella Patuzzi, violinista e consigliera comunale, è un passo in avanti. Tanto che bisognerebbe parlare di premio, anziché di tassa. Un premio in termini di risparmio per chi ha dei comportamenti virtuosi, riducendo, riutilizzando e riciclando i rifiuti.


Sempre più la nostra società è confrontata con il problema crescente della produzione di scarti e rifiuti. Sia perché la popolazione cresce, sia perché cresce il consumo individuale di prodotti, sia perché per ogni prodotto abbiamo tendenzialmente più imballaggi e confezioni rispetto a una volta. A fronte di questa “forbice” tremenda, gestire correttamente la produzione, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è una necessità cruciale per il pianeta, per le nazioni e per le singole comunità.

Tassare la produzione di rifiuti permette di far fronte a questo problema e, come dicevo sopra, pur essendo le tasse per definizione poco simpatiche, in questo caso con tale strumento possiamo controllare la produzione di rifiuti.

Con la tassa sul sacco, infatti, si rendono i cittadini più consapevoli della quantità di rifiuti prodotti. Ma penso che dovremmo vedervi non una tassa, bensì un premio. Un premio per quelle famiglie e singoli che scelgono di fare la cosa giusta e applicano la raccolta differenziata.

Abbiamo fior di esempi in Ticino e in Svizzera che dimostrano che, una volta introdotto questo strumento, la quantità di rifiuti destinati all’incenerimento diminuisce in modo spettacolare, fino al 40-50%. Non solo: la tassa incentiva il riciclaggio. Promuove la sensibilità e l’educazione ambientale. E diminuisce i costi di raccolta e di smaltimento che vengono altrimenti caricati sulla comunità tutta.

Un futuro risparmio anche per la nostra bella Lugano, che oltretutto si conformerebbe così alle norme federali. La legge federale prevede che tutte le città svizzere riscuotano una tassa causale.  

Però non è certamente per una semplice questione giuridica o finanziaria che sosterrò la proposta quando approderà sui banchi del consiglio comunale.
Meno rifiuti avviati all’inceneritore, significano meno inquinamento, meno spreco, aria e suolo più puliti. È un paradosso che una Città come la nostra spenda così tanti soldi per… bruciarli nell’inceneritore di Giubiasco e inquinare l’aria.

Ecco perché sostengo questa proposta. Una semplice questione di buon senso per la quale abbiamo atteso anche troppo.

Ringrazio vivissimamente i colleghi del partito comunale e cantonale dei Verdi che, nel corso degli anni, hanno contribuito con un’intensa campagna di sensibilizzazione, invitando la gente a smaltire i rifiuti separatamente, insistendo anche sull’ampliamento delle raccolte differenziate.

Maristella Patuzzi
consigliera comunale a Lugano per I Verdi