Un servizio di collegamento ferroviario da e per il Mendrisiotto che sia efficace e al passo con l’aumento della frequenza di utilizzo è fondamentale. Ciò soprattutto perché interessa una regione toccata da un forte traffico pendolare, sia ferroviario che stradale, dove una rete efficace è uno strumento d’obbligo per divertire il traffico motorizzato individuale sui mezzi pubblici e diminuire l’impatto ambientale del traffico. È risaputa l’alta occupazione dei treni nelle ore di punta, soprattutto al mattino, e quanto sia urgente un aumento della capacità nella tratta Mendrisio-Lugano. Ricevere informazioni in merito alla presente tematica sarebbe fondamentale in vista dei preventivi 2024, con i quali verranno discussi i budget per il trasporto pubblico.

Con la mozione “Il Ticino e la Svizzera non finiscono a Lugano. Integrare il Mendrisiotto nei collegamenti ferroviari a lunga percorrenza (IC)” Marco Romano chiedeva nel 2020 che i treni di lunga percorrenza (IC) tornassero a fermarsi nella regione del Mendrisiotto. Il detto atto è stato approvato nel 2022 dal Parlamento nazionale. La mozione corroborava la necessità di una reintegrazione nelle pianificazioni dei treni a lunga percorrenza sulla base del forte traffico pendolare che interessa la regione. Dal 2020 ad oggi la frequenza sulle linee regionali servite da TILO ha ampiamente superato i livelli pre pandemici, raggiungendo un 18% in più rispetto al 2019. Tra le linee più frequentate può essere citata la linea Mendrisio-Lugano, soprattutto durante gli orari di pendolarismo intenso.

L’interpellanza, presentata da Giorgio Fonio e tutta la deputazione ticinese in Consiglio Nazionale, chiede al Consiglio Federale quale sia il punto di applicazione della mozione accettata dal Parlamento nazionale. Tuttavia la risposta del Consiglio federale alla sopra menzionata mozione sottolinea:

“La decisione di non prevedere più fermate per i treni IC nel Mendrisiotto, attuata con l’entrata in servizio della transizione dinamica a Chiasso, risale a un Accordo del 2009 tra il Cantone e le FFS.

Nell’ambito della programmazione della fase di ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (FA) 2035 il Cantone non ha presentato domanda di integrazione del Mendrisiotto nella rete dei trasporti a lunga distanza. Qualora in futuro la sua posizione in merito dovesse cambiare, l’integrazione potrà essere sottoposta e studiata nel quadro della prossima FA.”

Viste le condizione favorevoli poste dall’accettazione della mozione a livello nazionale e dall’urgenza posta dalla realtà della mobilità nella regione del Mendrisiotto poniamo i seguenti quesiti:

  1. Il Consiglio di Stato come si sta muovendo per facilitare l’applicazione della misura?
  2. Come specificato nell’interpellanza a livello nazionale, l’applicazione nel 2035 risulta ex tempore rispetto alla necessità immediata di un collegamento efficace dal Mendrisiotto. Il Consiglio di Stato ha intenzione di muoversi per applicare più repentinamente le misure di integrazione di una fermata di lunga percorrenza nella regione del Mendrisiotto?
  3. Vi sono ragioni finanziarie alla base di una rinuncia ad integrare nella pianificazione corrente una fermata di treni a lunga percorrenza nel Mendrisiotto?
  4. Vi sono ragioni pianificatorie alla base di una rinuncia ad integrare nella pianificazione corrente una fermata di treni a lunga percorrenza nel Mendrisiotto?
  5. Quali sono i piani per la gestione ferroviaria (fermate a lunga percorrenza, come pure zone di sosta e manutenzione treni) per la regione del Mendrisiotto?

 

Nara Valsangiacomo

Matteo Buzzi, Samantha Bourgoin, Giulia Petralli, Marco Noi