Il partito Verdi del Ticino si felicita che la popolazione, ticinese e svizzera, ha deciso di essere protagonista della transizione ecologica e adotta la legge clima. Un primo imprescindibile passo verso la neutralità climatica e uno sviluppo più sostenibile della nostra economia. Un importante segnale di fiducia della cittadinanza che non si è fatta abbindolare dal “terrorismo” targato UDC, costato una valanga di milioni. Rammarico per i due temi cantonali in votazione, entrambi approvati.

Sul piano nazionale

Il partito Verdi è lieto che la Legge sulla protezione del clima, ovvero la controproposta indiretta all’Iniziativa sui ghiacciai, sia stata accettata. Ringraziamo coloro che hanno lanciato l’iniziativa e la società civile per il loro costante impegno.

In Parlamento, i e le Verdi hanno lavorato con successo per elaborare una controproposta indiretta all’iniziativa sui ghiacciai, che è stata ampiamente sostenuta. La legge sul clima sancisce l’obiettivo della neutralità dal carbonio entro il 2050 e importanti obiettivi intermedi nella legislazione svizzera: la ristrutturazione degli edifici, la sostituzione dei sistemi di riscaldamento e l’innovazione saranno maggiormente incoraggiati. Ciò contribuirà a garantire posti di lavoro e a ridurre la nostra dipendenza dalle importazioni di gas e petrolio dalle autocrazie.

Questo voto per il Sì è anche un rifiuto democratico alle bugie e agli allarmismi che hanno caratterizzato la campagna del comitato referendario. Esso dimostra inoltre che l’opinione pubblica si aspetta che le autorità si assumano maggiori responsabilità per la protezione del clima e che impegnino i fondi necessari. La Svizzera può – e deve – fare di più. Ecco perché Verdi e PS hanno già lanciato un’iniziativa per creare un fondo a favore del clima. In fase di valutazione il lancio di un’iniziativa solare che doterebbe ogni tetto, facciata o infrastruttura disponibile e appropriata di un impianto solare.

Affinché il Parlamento possa finalmente far fronte alle sfide, è necessario che quest’autunno, in occasione delle elezioni federali, venga eletto il maggior numero possibile di Verdi al Consiglio nazionale e al Consiglio degli Stati.

Per quello che concerne l’imposizione minima OCSE, per i e le Verdi non era messa in discussione. È invece di dubbio gusto che questo SÌ si traduca in sgravi indiretti alle multinazionali concessi da alcuni Cantoni. Sarà cura dei verdi fare invece spingere che siano usati per maggiore giustizia sociale.

È quanto meno strano che né la nostra ministra delle finanze Karin Keller-Sutter né la sua amministrazione siano riuscite a chiarificare le ripercussioni finanziarie di questa tassazione come pure la ripartizione degli introiti tra i cantoni.

Per questa ragione, tramite una mozione di Franziska Ryser, il partito nazionale ha fatto richiesta di un monitoraggio sul montante degli utili supplementari dovuti all’imposizione OCSE come pure sulla loro ripartizione nel corso dei prossimi anni, ciò al fine di fornire al Parlamento una base solida per prendere delle ulteriori decisioni nelle legislature future.

Sul piano cantonale

Per i risultati cantonali si esprime invece rammarico. Per le modifiche della legge sugli orari dei negozi (LAN), questo SÌ permetterà un ulteriore passo (dopo quello di tre anni fa) verso un’apertura generalizzata dei negozi la domenica e di conseguenza un peggioramento delle condizioni di lavoro di molti lavoratori e lavoratrici.

Resteremo vigili tutelando le condizioni lavorative delle persone impiegate in questo settore e ci impegneremo affinché le aperture domenicali restino delle eccezzioni e non diventino la regola.

I e le Verdi del Ticino esprimono sorpresa per il risultato relativo alla modifica della legge tributaria, un vero e proprio specchietto per le allodole che ha convinto solo una stretta maggioranza.

Questo risultato conferma che la popolazione si aspetta di essere sostenuta e che i costi della sanità sono un vero e proprio problema da affrontare.

Per queste ragioni continueremo a sostenere e fare proposte politiche che possano aiutare realmente tutta la popolazione.