Intervento in aula di Giulia Petralli a nome del gruppo Verdi

Nonostante le leggi vigenti e i molti impegni presi, la parità tra uomo e donna non è ancora stata raggiunta. Per farlo è necessario coinvolgere maggiormente la società in tutti i suoi ambiti e livelli. 

Come indicato nella sua stessa introduzione, “il Piano di azione cantonale per le pari opportunità contribuisce alla realizzazione della Strategia Parità 2030 adottata dal Consiglio federale ad aprile 2021 e necessita della collaborazione dei diversi livelli istituzionali, in particolare dei Comuni, nonché dei settori economici e scientifici e della società civile per una sua piena realizzazione. Come ha già evidenziato il collega Demaria, essa indica un obiettivo 2030 per cui “Donne e uomini partecipano con le stesse opportunità alla vita economica, familiare e sociale, fruiscono per tutta la vita della stessa sicurezza sociale e realizzano le loro aspirazioni in un ambiente improntato al rispetto e privo di discriminazioni e violenza”.

Oltre a ciò, il piano d’azione cantonale per le pari opportunità, vuole contribuire a far rispettare gli impegni sanciti dalla Convenzione delle nazioni unite per l’eliminazione di ogni discriminazione di genere, che altresì esige il coinvolgimento di ogni ambito e settore, e l’iniziativa delle autorità pubbliche in tutti e tre i suoi livelli. 

Infine, il piano d’azione cantonale in ambito di pari opportunità intende fungere da esempio per imprese e comuni. È necessario quindi che ogni anno si tragga un bilancio delle misure adottate per elaborare suggerimenti e consigli su ciò che ha funzionato e ciò che non ha funzionato. L’obiettivo è quello di migliorare costantemente. 

Di fronte a tutto ciò, non è quindi sufficiente che il Cantone si limiti a pubblicare l’aggiornamento degli indicatori di attuazione del piano cantonale, ma è necessario un dibattito pubblico regolare, che coinvolga di conseguenza anche il Parlamento cantonale, i media e la società civile tutta. Prevedere un messaggio e una discussione regolare sul tema della parità ha un valore simbolico molto più impattante che limitarsi a pubblicarne i dati e lasciare che le persone interessate li valutino. Soprattutto perché i dati e gli indicatori da soli non sono sufficienti per verificare e valutare il grado di avanzamento del piano cantonale verso l’attuazione della strategia parità 2030 e degli obiettivi ONU dell’Agenda 2030.

L’allestimento di un messaggio annuale non richiederebbe grandi costi e apporti di tempo supplementari dato e considerato poi, che il Cantone è tenuto a prescindere a fare un aggiornamento degli indicatori.

Per quanto riguarda la parità salariale, invece, l’analisi svolta nell’amministrazione cantonale mostra che, all’interno di ogni medesima funzione, le differenze nel gender pay gap siano minime. Ciò però non significa che la parità salariale sia raggiunta. I dati dell’ufficio federale di statistica pubblicati a fine novembre 2022 attestano infatti che nel settore pubblico le differenze salariali sono ancora del 15%, di cui quasi la metà risulta INSPIEGABILE, cioè non giustificata né da diversi tassi di attività, né da formazione o responsabilità differenti. In termini monetari, nel settore pubblico (Confederazione, Cantoni e Comuni), la differenza salariale inspiegabile ammontava in media a 642 franchi al mese. 

Inoltre, i dati dell’ufficio federale di statistica del 2022 mostrano per tutta l’economia un’enorme sproporzione nella piramide dei salari: il 60% delle persone che guadagnano meno di 4’000.- al mese per un tempo pieno sono donne, mente solo il 21,5% dei salari di oltre 16’000 franchi mensili sono guadagnati da donne. Nonostante i dati fanno riferimento all’insieme della confederazione, un messaggio cantonale sulle analisi salariali dovrebbe rendere conto pubblicamente anche di questi aspetti spiegando concretamente quali misure sono in atto per colmare il divario. 

In conclusione, un messaggio annuale sul Piano di azione cantonale per le pari opportunità sarebbe più che giustificabile. Anzi. È necessario per coerenza con gli obiettivi che si è prefissato il Cantone e che derivano dagli impegni nazionali e internazionali assunti dalla Confederazione! 

Il mio gruppo non sosterrà il rapporto di maggiornaza.