L’OPINIONE – di Sergio Savoia

L’azienda elettrica di Bellinzona (AMB) ha deciso di investire un sacco di soldi nella partecipazione in Repartner. Repartner è una società controllata da Repower, potente azienda elettrica grigionese, famosa per il suo interesse nel carbone. Il suo tentativo di investire in una centrale a Saline Ioniche, in sud Italia, è stato sventato da un voto popolare, simile a quello ticinese contro gli investimenti carbonari dell’AET in Germania.

Il consiglio comunale, su proposta del Municipio, ha deciso di investire subito una decina di milioni per partecipare alla società (in posizione di ultra minoranza) e poi prendere parte a un piano di investimenti per altri 35 milioni su 20 anni.

Contro questa decisione, per fortuna, è stato lanciato un referendum sostenuto da tutti i partiti tranne PLRT e PS (e quel che resta del Noce).

L’AMB ha deciso tramite il municipio di lanciarsi nell’ennesima avventura, non paga dell’esperienza straordinariamente fallimentare fatta da AET. Il PS cittadino corre ciecamente dietro al suo municipale Tettamanti, intontito dalle balle raccontategli dalla dirigenza di AMB. Purtroppo già con il carbone una parte del PS ha scelto di stare dalla parte sbagliata e nel frattempo l’investimento a Lünen è costato milioni di svalutazioni e perdite e, a causa anche e soprattutto dell’atteggiamento PS, ci dovremo restare fino al 2035. E pensare che all’epoca ci accusavano (noi Verdi e la Lega) di volere “il male dell’azienda” e di provocare danni al cantone con la nostra iniziativa “No al Carbone”… Il tempo è galantuomo, come si diceva una volta.

Come successo con EXPO, i “progetti” in cui la Repartner dovrebbe investire per far rientrare i partner dei propri investimenti si stanno sciogliendo come neve al sole. A cominciare dalla famosa diga del Lago Bianco, ormai in animazione sospesa e che non vedrà la luce (ma non la vedrà) prima di una dozzina d’anni.

In vista della completa liberalizzazione del mercato dell’energia, le aziende con la testa sulle spalle sceglierebbero maggior prudenza. E, tanto per cominciare, cercherebbero di andare d’accordo con l’AET, l’azienda cantonale, invece di farsi una stupida concorrenza che rischia di farci perdere tutti.
In questo però, cioè nell’incapacità di avere rapporti costruttivi con il cantone, sembra che l’attuale amministrazione abbia deciso di imitare quella precedente, diretta dal più pittoresco Brenno Martignoni.

Giovedì 6 novembre a Bellinzona (Scuole Nord) c’è un dibattito pubblico su questo tema, se qualcuno ha voglia di venirci. Di qua ci siamo io e il capogruppo PPD Taminelli; di là i due municipali Zanetti e Tettamanti. Promette bene…

Sergio Savoia
coordinatore dei Verdi