Variante di Piano Regolatore del Comparto Monte Brè – Cardada: si può fare di più
I Verdi del Locarnese pur condividendo l’indirizzo generale ritengono che siano necessarie alcune puntuali modifiche o aggiunte in particolare per ridurre il carico viario sulla precaria strada di accesso: indici di sfruttamento e riduzione dei parcheggi vanno calibrati in contemporanea.
Il piano regolatore (PR) di Monte Brè e Cardada/Colmanicchio che prevede una Zona Residenziale Montana (ZRM) risale al 1996, ovvero ha più di 25 anni. L’evoluzione dell’utilizzo di questi comparti come pure il suo livello di urbanizzazione in termini di servizi all’edificazione si è discostata di molto rispetto a quanto il PR aveva previsto originariamente. I due comparti si sono quindi ritrovati con un PR nettamente sovradimensionato rispetto alle infrastrutture disponibili. Solo l’intervento della cittadinanza tramite l’iniziativa popolare “Salva Monte Brè” ha permesso di evitare che le inadempienze pianificatorie del comune abbiano finora avuto una conseguenza diretta su quel quartiere con un suo stravolgimento tramite la realizzazione di un Resort faraonico.
I Verdi del Locarnese prendono atto della variante di PR per il comparto Brè-Cardada elaborata dalla Commissione Piano regolatore del Consiglio Comunale di Locarno per implementare l’iniziativa popolare. I Verdi intendono in primo luogo evitare la speculazione edilizia a danno della collettività, stimolata purtroppo dal PR obsoleto. Pur condividendo l’indirizzo generale e ringraziando la Commissione per il lavoro svolto I Verdi ritengono che siano necessarie alcune puntuali modifiche o aggiunte.
Come indicato anche dal preavviso cantonale, per I Verdi le possibilità edificatorie del comparto di Brè e Cardada, vanno analizzate considerando adeguatamente il grado di urbanizzazione in termini di infrastrutture. L’elemento limitante riguarda principalmente la strada di accesso, la cui capacità rimane molto ridotta senza interventi di ampliamento onerosi e paesaggisticamente critici.
Il carico teorico massimo della strada legato alla mobilità motorizzata individuale privata è stato stimato nel rapporto di pianificazione a 60 veicoli per ora. Nel calcolo non sono stati considerati adeguatamente gli elevati movimenti con i velocipedi, soprattutto durante i fine settimana e nei periodi di vacanza. Il boom delle biciclette elettriche contribuisce ad aumentare significativamente i movimenti con le biciclette. Anche per garantire una sicurezza sufficiente per la mobilità dolce, secondo i Verdi il traffico motorizzato individuale va ridotto al minimo necessario. Per questo il carico accettabile per la strada non deve orientarsi al carico massimo teorico. I Verdi ritengono che questo carico accettabile non debba oltrepassare i 30-40 veicoli per ora.
Partendo da questo presupposto per I Verdi è evidente che bisogna adeguare la pianificazione a questo limite oggettivo. In linea generale per i Verdi si possono distinguere due approcci: se gli accessi sono previsti soprattutto con il mezzo motorizzato privato gli indici edificatori devono essere più restrittivi, se invece si prevede di organizzare gli spostamenti principalmente con il mezzo pubblico (filovia oppure bus navetta) si possono permettere delle capacità edificatorie maggiori. I Verdi chiedono che i due approcci siano combinati e accompagnati da misure fiancheggiatrici come la limitazione del numero di parcheggi e il potenziamento del trasporto pubblico. In linea generale I Verdi chiedono una limitazione dei parcheggi al 40% del massimo possibile con gli indici di costruzione proposti dalla Commissione e al 60% nel caso di una variante caso di indici di sfruttamento più restrittivi proposta dai Verdi. Secondo i Verdi va inoltre valutata bene la possibilità di offrire un accesso tramite il mezzo pubblico (filovia e/o bussino). Per I Verdi il bonus edificatorio per attività turistico alberghiere non deve superare il 25%. Infine per i Verdi sarà inoltre fondamentale limitare il più possibile le abitazioni secondarie ed impedire il trasferimento di indici anche per i fondi a carattere residenziale.
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