Cerimonia di fine anno al CPC di Lugano: chi non ha una buona media e non riceve premi non può partecipare?
Sulla pagina web del Centro Professionale Commerciale di Lugano si legge la seguente comunicazione riguardante la cerimonia di consegna attestati finali per l’anno scolastico 2020-2021:
“Cari allievi,
vi comunichiamo che, a causa della perdurante emergenza COVID-19, la cerimonia finale sarà purtroppo riservata unicamente agli allievi con miglior media finale e agli sponsor della manifestazione.
Pertanto la Direzione informerà il prima possibile gli allievi interessati via e-mail, tutti gli altri certificati verranno spediti per posta.
Cogliamo l’occasione per augurarvi un futuro ricco di soddisfazioni personali e professionali.
La Direzione”
Pur comprendendo le difficoltà logistiche legate al particolare momento storico e immaginando che la decisione sia stata presa in totale buona fede, crediamo che limitare la partecipazione alla cerimonia di consegna degli attestati solamente a chi ha avuto le migliori medie scolastiche e agli sponsor della manifestazione costituisca una discriminazione infondata e mal si addica a un istituto formativo cantonale che ha per scopo quello di offrire le medesime opportunità formative a tutte le persone che lo frequentano. Il messaggio che si rischia di veicolare è che solo chi ha ottenuto le note giuste per attirare l’attenzione degli sponsor ha diritto di ricevere un riconoscimento, mentre chi invece ha ottenuto note mediocri, magari mettendoci il doppio dello sforzo e dell’impegno, magari a causa di una situazione di partenza sfavorita, o perché durante l’anno è stato confrontato a malattie o altre situazioni di difficoltà, non merita l’attenzione di essere riconosciuto perché non è stato abbastanza bravo da vincere un premio. A nostro modo di vedere ogni persona ha diritto ad essere riconosciuta per il lavoro che ha eseguito e per lo sforzo impiegato, soprattutto in ambito formativo, e il mancato invito a una cerimonia che avrà poco valore concreto ma un grande valore simbolico non va di certo in questa direzione.
Fatte queste premesse, poniamo al lodevole Consiglio di Stato le seguenti domande:
- Ci sono altre scuole che hanno adottato questo tipo di soluzione per il rilascio dei diplomi per l’anno scolastico appena concluso o negli anni precedenti?
- Come hanno gestito gli altri istituti scolastici/formativi la cerimonia di consegna dei diplomi nel presente periodo pandemico?
- Questo tipo di approccio è ritenuto compatibile con gli scopi del sistema formativo ticinese?
- Se no, cosa intende fare al riguardo?
Con stima,
Cristina Gardenghi e Maurizio Agustoni