Lugano, 2 settembre 2021

Interrogazione – Durante la seduta del Consiglio Comunale luganese del 3 giugno 2020, il MM 10337 relativo alla richiesta di adozione della Variante di Piano regolatore “StazLu2” per il comparto della Stazione FFS di Lugano è stato rinviato al Municipio a seguito della decisione di non entrata in materia da parte del legislativo comunale. I Verdi avevano fatto pendere l’ago della bilancia verso il rinvio, deciso con 28 a 23 voti, principalmente perché consideravano il PR carente di spazi pubblici verdi, di superfici permeabili e traspiranti. Con la prevista sostituzione dei Giardinetti di Besso con una rotonda, si sarebbe creata un’ulteriore isola di calore, in un’area fortemente frequentata dai pedoni, con una perdita netta di aree verdi rispetto alla situazione attuale.

Qualche giorno dopo la decisione di non entrata in materia, il Municipale responsabile del Dicastero Sviluppo territoriale di allora, ha scritto alle forze che si erano espresse a favore del rinvio, per capire meglio le loro perplessità.

I Verdi hanno risposto nel modo seguente (estratto): Il piano regolatore non prevede sufficienti spazi verdi per rimpiazzare la soppressione dei giardinetti di Besso. L’area verrebbe densificata parecchio, il che è concettualmente corretto, ma non si prevedono misure di lotta contro le isole di calore e a favore dell’ombra. Il numero di alberi spariti negli ultimi decenni dalla zona della stazione è impressionante (qualcuno forse si ricorderà dei maestosi pini domestici, alberi mediterranei, che davano il benvenuto ai turisti provenienti da nord sul piazzale della stazione). Ora si vorrebbe far sparire anche quanto resta. Siamo contrari all’aumento di posteggi, ma questo pare ovvio.

In seguito, con lettera del 14 agosto 2020, il Municipio ha comunicato al Consiglio Comunale di voler mantenere i contenuti del MM 10337 sulla pianificazione del comparto della Stazione di Lugano, e ha risposto alle perplessità che avevano portato al rinvio del MM. Sugli spazi verdi, il Municipio si esprime così: La variante di PR […] vuole rafforzare la qualità insediativa creando spazi verdi e alberati, come pure piazze pubbliche dedicate allo svago […] si è optato per una concentrazione delle residenze per poi poter dedicare ampio spazio alle aree pubbliche. […] Evidenziamo come la variante preveda un’estensione del parco Tassino per quasi 1/3 della sua superficie […] inoltre il Parco Bertaccio raddoppierà quasi la sua estensione. La lettera è accompagnata da un piano di sintesi delle aree verdi, per dimostrare l’incredibile aumento di oltre 15’000 m2(più di due campi di calcio) dei parchi nel comparto della Stazione. Il suddetto piano, tuttavia, non contiene aree attualmente costruite che verrebbero restituite a parco (con un saldo positivo di suoli liberi), ma semplicemente ritraccia, pitturando di verde, i limiti del Parco Tassino e del Parco Bertaccio per includere aree attualmente più o meno libere da costruzioni, essenzialmente costituite da strisce di ripide scarpate stradali e ferroviarie inaccessibili, pareti rocciose, qualche margine boschivo invaso dalle palme, la trincea della funicolare, un campo di calcio sintetico e un’area di sosta per camper (che rimarranno tali anche in futuro).

L’”estensione delle aree verdi” prevista dal PR StazLu2, è quindi illusoria: non comporterebbe alcuna creazione di ulteriori superfici verdi ex-novo, ma viene raggiunta semplicemente ricalcolando superfici già esistenti e parzialmente sigillate, codificandole in modo diverso a livello cartografico. Nella realtà, le aree verdi e fruibili non sarebbero aumentate, anzi subirebbero una perdita netta, data la soppressione dei Giardinetti di Besso e di altre piccole porzioni di territorio ora libero (p.es una parte del parco dell’Hotel Continental).

Per questo motivo, la Commissione dell’edilizia ha fatto propria una proposta di emendamento dei Verdi, modificandola leggermente e introducendola nel dispositivo di voto del rapporto commissionale, poi approvata dal plenum del Consiglio Comunale il 22 dicembre 2020. L’emendamento ha il contenuto seguente:

(Punto 2) La superficie verde su suolo naturale e permeabile dei giardinetti di Besso e adiacenze è compensata integralmente nella sua estensione con aree verdi alberate, su suolo naturale e permeabile, create ex-novo, allo stesso livello di quota simile se non uguale della Stazione di Lugano e nelle immediate vicinanze dei giardinetti di Besso. Quest’area sarà a disposizione della popolazione.

Il significato di questa decisione è del tutto chiara: il Municipio è incaricato di recuperare le superfici verdi che andranno perse ai Giardinetti di Besso, creandone di nuove e della stessa dimensione nel comparto della stazione. Non si tratta quindi di ricodificare aree verdi già esistenti, o di inverdire il tetto di uno stabile o di un autosilo, ma di recuperare una superficie pari a quella perduta, desigillando del suolo ora asfaltato o cementificato e restituendolo ad area verde per evitare un saldo negativo di suolo.

Con il suo voto, il Consiglio Comunale persegue i medesimi obiettivi strategici dell’esecutivo, definiti dal Municipio nelle proprie Linee di sviluppo 2018–2028.[1] In questo modo, è data la possibilità di avvicinare l’obiettivo Lugano città attenta all’ambiente e alla qualità urbana – Il Municipio aumenta le superfici verdi e di svago accessibili al pubblico e ne incrementa la fruibilità durante tutto l’anno – realizza almeno 25’000 m2supplementari di nuovi parchi entro il 2024.

È evidente che non sia facile fare apparire una nuova superficie verde nel comparto della stazione, contesto nel quale è previsto un forte sviluppo centripeto anche in base ai principi vincolanti della pianificazione territoriale in Svizzera. È altrettanto evidente che Lugano non si è ancora interrogata sufficientemente su questioni di rigenerazione urbana e siamo ben lontani dall’aver iniziato i processi di desigillazione del suolo[2], tanto utili per far fronte a problematiche quali il riscaldamento climatico e le isole di calore, la gestione delle acque reflue o la perdita di biodiversità. Infatti, Lugano è fanalino di coda fra le 15 maggiori città svizzere per quanto riguarda la proporzione di aree verdi in relazione all’area urbana, con solo 7.1% di suoli non sigillati (Ginevra è la prima, con 17.1%. Fonte: Ufficio federale di statistica). Progetti luganesi recenti e futuri dimostrano che la scomparsa di aree verdi e di suoli permeabili, anche di piccole dimensioni, prosegue a ritmo serrato – in opposizione netta con gli obiettivi strategici del Municipio. Buona parte del parco urbano previsto al PSE è situato sul tetto di un autosilo, il parco della casa per anziani di Viganello, ora su suolo originario, verrà sostituito con il tetto inverdito di un parcheggio, il Campus USI/SUPSI ha comportato la sigillatura, evitabile in parte, di una gran quantità di suolo, con il nuovo parcheggio in Via Cortivo sono spariti preziosi ambienti rupestri naturali, ecc.

L’unico momento in cui il legislativo può influenzare concretamente le politiche pianificatorie dell’esecutivo è l’avallo dei piani regolatori, dopo che questi hanno già fatto un lungo iter di consolidamento (approvazione del Municipio, esame preliminare del Cantone, informazione alla popolazione). Il legislativo ha colto l’unica occasione possibile per incaricare il Municipio di compensare la perdita dei Giardinetti di Besso. È necessario dunque che siano riviste alcune idee progettuali per far emergere la superficie ricercata. Ad esempio, il Rapporto di Pianificazione PR-StazLu2 indica che in Via Basilea (la cui conduzione a doppio senso è stata da più parti contestata) sono necessari ulteriori approfondimenti: Dalla lettura del perimetro allargato approfondito nel mandato di studio in parallelo del comparto sud della stazione FFS, è emerso che il Masterplan Città Alta (e i successivi sviluppi) può, e forse deve, essere rivisto, in particolare nella sua estensione verso il Parco del Tassino, come pure lo sviluppo dei volumi lungo via Basilea e sul piazzale di Besso. (Cap. 8.3. Approfondimenti Via Basilea). Via Basilea potrebbe quindi, almeno in teoria, corrispondere al luogo ricercato per compensare la superficie perduta ai giardinetti di Besso, anche perché il tunnel del Tassino è, almeno per il momento, escluso dalle opere.

I lavori per la creazione del sottopasso che comportano la soppressione dei Giardinetti di Besso sono iniziati qualche giorno fa. Da un recente articolo di giornale[3], si evince che, a titolo di compensazione, verrà chiuso il parcheggio ex Pestalozzi che si trasformerà, da gennaio 2022, in un parco provvisorio dalla vita di pochi anni, perché lì sorgerà in seguito il nodo intermodale per il trasporto su gomma. Per la compensazione dei Giardinetti di Besso poi bisognerà trovare una soluzione definitiva, conclude l’articolo. In un comunicato[4], le FFS annunciano che oltre al parco temporaneo all’ex Pestalozzi anche il parco di via Lucerna (di proprietà del Cantone) sarà reso fruibile per la cittadinanza. Tuttavia, essendo il parco di Via Lucerna preesistente e già oggi libero da costruzioni, la sua apertura al pubblico non può soddisfare la decisione del Consiglio comunale che vuole che La superficie verde su suolo naturale e permeabile dei giardinetti di Besso e adiacenze è compensata integralmente nella sua estensione con aree verdi alberate, su suolo naturale e permeabile, create ex-novo […].

Fatte queste premesse chiediamo al Municipio:

Dove, quando e in che modo sarà compensata integralmente nella sua estensione la superficie verde dei Giardinetti di Besso nel rispetto della decisione del Coniglio Comunale? Si prega di allegare una planimetria o uno schizzo di progetto.

Ringraziamo per la risposta,

Nicola Schoenenberger, Marisa Mengotti, Melitta Jalkanen, Niccolò Castelli, Deborah Meili

(Gruppo I Verdi)

[1] https://www.lugano.ch/dam/jcr:0998e280-7694-4ff8-ab6f-a5cf4acec452/20171113-linee-sviluppo.pdf

[2] https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/eventi/2019/de-sealing-esperienze-concrete-di-rigenerazione-urbana-e-saldo-positivo-di-suolo

[3] https://www.cdt.ch/ticino/lugano/la-stazione-di-lugano-cambiera-ancora-BH4559773?_sid=AioXYtW9

[4] https://company.sbb.ch/it/media/servizio-stampa/comunicati-stampa/detail.html/2021/8/2508-1?fbclid=IwAR3SNRdSeJQXwlvomR0xcmpWwaUhsnke42YE-dJMURNSOE-ORLDLDGrLtis