Prima delle vacanze estive, il 2 giugno scorso, il Dipartimento dell’Educazione, della Gioventù e della Cultura del Canton Vaud ha dato il via a un progetto pilota che prevede la distribuzione gratuita di supporti igienici per le mestruazioni in 52 stabilimenti scolari pubblici. Lo scopo della sperimentazione è duplice: da una parte si vuole rompere il tabù che ancora esiste attorno alla tematica, mentre dall’altra si vuole fornire una soluzione alle ragazze colpite dalla cosiddetta “precarietà mestruale”, ovvero l’impossibilità di accedere a protezioni mestruali adatte per motivi finanziari o sociali.   

Anche se ci sono pochi dati sul fenomeno della precarietà mestruale in Svizzera, diversi studi internazionali hanno evidenziato la necessità di rispondere alle giovani ragazze che durante il ciclo non hanno accesso a un’adeguata protezione mestruale. Il 10% delle donne intervistate per un sondaggio condotto in Francia[1] ha dichiarato di non aver sempre potuto cambiare assorbenti o tamponi con la frequenza necessaria a causa della mancanza di denaro, mentre il 6% ha riportato che le proprie figlie hanno già mancato la scuola o le lezioni perché non avevano la protezione mestruale.

L’acquisto di prodotti mestruali può effettivamente rappresentare una spesa considerevole in un budget ristretto: un sondaggio del 2020 della Radio svizzera romanda stima che una persona soggetta al ciclo mestruale può arrivare a spendere più di 1000 CHF all’anno per l’approvvigionamento di prodotti sanitari, mentre l’onere medio stimato durante il corso dell’intera vita è di 2300 CHF[2]. Oltre a ciò, le mestruazioni non sono sempre regolari e può capitare che in determinate situazioni ci si trovi sprovviste delle protezioni necessarie. Ciò può essere un problema soprattutto in tenera età, quando ci si trova a scuola, ma non solo (vedi postulato depositato al Gran Consiglio del Canton Vaud il 3 marzo 2020 da Muriel Thalmann e cofirmatari).

Secondo il Dipartimento vodese è importante garantire l’accesso alle protezioni igieniche mestruali nelle strutture scolastiche per assicurare a tutte e tutti di poter far fronte a una necessità fisiologica senza particolari problemi, così come vien fatto garantendo sufficienti quantità di carta igienica o di sapone. Il progetto pilota avviato in 52 istituti cantonali permetterà di analizzare la situazione e di misurare i bisogni prima di estendere la fornitura gratuita di protezioni mestruali a tutto il settore dell’istruzione obbligatoria e post-obbligatoria. Inoltre, il progetto si prefigge di intavolare una discussione franca e aperta su un fenomeno che riguarda metà della popolazione, contribuendo a sfatare miti e tabù e a costruire una cultura più paritaria[3].

Pensando alle moltissime alunne e studentesse del nostro cantone che in queste settimane tornano sui banchi di scuola, esponiamo al Lodevole Consiglio di Stato i seguenti quesiti:

  • Qual è la situazione in Ticino rispetto al fenomeno della precarietà mestruale?
  • Qual è l’offerta attuale di prodotti sanitari gratuiti per le mestruazioni negli istituti scolastici, negli ospedali e negli altri stabili pubblici del nostro Cantone?
  • Visto il rischio di precarietà mestruale che potrebbe sussistere anche nel nostro Cantone, così come la volontà del nostro sistema scolastico di garantire pari opportunità a tutte e tutti, potrebbe il Lodevole Consiglio di Stato pensare di implementare un progetto pilota come quello avviato dal Canton Vaud negli istituti cantonali ticinesi? E in altri istituti pubblici?
  • Potrebbe pensare il Consiglio di Stato di accompagnare un progetto in questo senso con una strategia di sensibilizzazione più generale sulla tematica delle mestruazioni, della garanzia di accesso a prodotti sanitari adeguati e sull’utilizzo di protezioni igieniche più sostenibili come la coppetta mestruale, assorbenti lavabili, eccetera?

Ringraziando per l’attenzione, porgiamo cordiali saluti.

Cristina Gardenghi, Claudia Crivelli Barella, Marco Noi, Nicola Schoenenberger, Samantha Bourgoin, Andrea Stephani, Gina La Mantia

[1] https://www.ifop.com/wp-content/uploads/2019/03/Pre%CC%81sentation-IFOP-Dons-Solidaires-d%C3%A8f.-slide-DS.pdf

[2] https://pages.rts.ch/la-1ere/programmes/on-en-parle/18-02-2020

[3] https://www.vd.ch/toutes-les-autorites/departements/departement-de-la-formation-de-la-jeunesse-et-de-la-culture-dfjc/actualites/news/14499i-des-produits-menstruels-gratuits-dans-les-lieux-de-formation/