Iniziativa legislativa elaborata

MODIFICA ARTICOLO 14 LIPCT
Con lettera del 14 dicembre 2022 il CdS ha accettato il rapporto CATE del 17 novembre sulla mozione del 2016 “Non danneggiamo il clima con i soldi pubblici!”, rapporto nel quale troviamo il testo seguente in merito al tema degli investimenti sostenibili presso IPCT:

Per quanto riguarda IPCT, in questa sede si può ancora richiamare l’ art. 1 della LIPCT (“IPCT ha lo scopo di assicurare una sufficiente previdenza professionale ai propri membri”) nonché l’art. 51bis cpv. 2 della LPP che prevede, gli obblighi dell’organo supremo di un istituto di previdenza (“m. definisce gli obiettivi e i principi in materia di amministrazione del patrimonio, di esecuzione del processo d’investimento e di sorveglianza dello stesso; n. verifica periodicamente la concordanza a medio e lungo termine tra l’inve­stimento patrimoniale e gli impegni”) e l’art. 52 cpv 1 che ricorda come “Le persone incaricate dell’amministrazione o della gestione dell’istituto di previdenza nonché i periti in materia di previdenza professionale rispondono del danno che essi gli arrecano intenzionalmente o per negligenza.”

La CATE conclude pertanto che:

In assenza di un chiaro ri-orientamento legislativo che dia un impulso vincolante verso investimenti ESG, è comprensibile che l’organo supremo non possa attuare una politica unicamente orientata in questa direzione, ma che debba avere un approccio globale, tenendo conto anche dei costi di gestione del patrimonio e della diversificazione dello stesso per ridurre i rischi di investimento.

I promotori della presente iniziativa ritengono pertanto opportuno mettere in atto un ri-orientamento legislativo, alfine di rendere esplicito il raggiungimento di obiettivi ESG all’interno della strategia patrimoniale di IPCT. Crediamo infatti che gli investitori istituzionali, che gestiscono patrimoni previdenziali appartenenti alle persone che svolgono un’attività lucrativa, in concreto le pensioni delle lavoratrici e dei lavoratori, debbano essere esemplari nelle scelte di gestione patrimoniale, orientandosi verso soluzioni compatibili con la qualità di vita a lungo termine, con condizioni di lavoro apprezzabili e con ordinamenti sociali liberi e democratici.

Un recente rapporto di Alliance Climatique Suisse (vedi link https://alliance-climatique.ch/rating-climatique/) ha stilato un bilancio della compatibilità climatica della politica di investimento delle istituzioni di previdenza in Svizzera. IPCT figura nelle parti basse della classifica, con le seguenti motivazioni addotte dagli autori dello studio (tratte dal citato sito internet):

  • Una politica di sostenibilità basata sui criteri ESG (Environment, Social, Governance) è adottata – ma l’implementazione pratica è ancora in sospeso.
  • Ancora nessuna considerazione dei rischi climatici finanziari – un dovere fiduciario di diligenza non è ancora rispettato.

Ancora manca una strategia climatica esplicita per un percorso di decarbonizzazione del portafoglio in linea con gli obiettivi dell’Accordo sul clima di Parigi – max. 1,5°C e zero emissioni nette di gas serra finanziate al più tardi entro il 2050, orientato agli obiettivi attualmente più avanzati del Target Setting Protocol della UN-convened Net Zero Asset Owners Alliance. Di conseguenza, l’IPCT è ancora lontana dalla compatibilità climatica degli investimenti.

  • È opportuno che l’IPCT affronti più concretamente la questione della gestione della sostenibilità e dei rischi climatici finanziari – intesa come integrazione sistematica dei rating ESG e dei dati relativi all’impronta di carbonio nel processo di selezione dei titoli e nella gestione del portafoglio ai fini di un impatto climatico, come evidenziato nella guida ESG per le casse pensioni svizzere dell’associazione delle casse pensioni ASIP.
  • In particolare, l’IPCT dovrebbe far rispettare e monitorare in modo proattivo l’effettiva integrazione dei criteri ESG e dei rischi climatici finanziari nel processo di investimento da parte dei suoi gestori – oppure selezionare dei fondi di cui è dimostrata la costruzione secondo criteri ESG e di riduzione di CO2 di ampia portata.
  • Il successivo avanzamento della politica di sostenibilità dovrebbe tradursi in un percorso di decarbonizzazione del portafoglio a netto zero entro il 2050 al più tardi, sulla base di obiettivi intermedi in linea con la roadmap attualmente più avanzata, il Target Setting Protocol della UN-convened Net Zero Asset Owners Alliance.
  • Per raggiungere l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C nel più breve tempo possibile, è necessaria una riduzione di gas serra di almeno il 22%, o meglio ancora del 32%, entro il 2025 rispetto al 2020, e una riduzione del 49%, o meglio ancora del 65%, entro il 2030.

Si richiama inoltre il rapporto 7784 della Sottocommissione Finanze della Commissione gestione finanze sul messaggio 15 gennaio 2020 concernente l’attribuzione all’Istituto di previdenza del Cantone Ticino (IPCT) di un contributo integrativo di CHF 500 milioni per la copertura del costo supplementare delle garanzie di pensione concesse agli assicurati con più di 50 anni nell’ambito della riforma dell’IPCT entrata in vigore il 1° gennaio 2013, poi sostituita dall’assegnazione di una riserva di contributi del datore di lavoro di chf 700 milioni, che a pagina 45 indica:

«… si segnala che l’IPCT già da qualche tempo sta valutando l’aumento della propria quota azionaria (visto che la stessa è inferiore alla media delle altre casse pensioni paragonabili80), tramite, in particolare, l’investimento in fondi (più) sostenibili da un punto di vista ESG81. La cosa si inserisce in una generale tendenza del mercato verso tali prodotti Per dare slancio alla politica di promozione di criteri ESG da parte di IPCT nella gestione patrimoniale, si propone pertanto che la LIPCT (legge costitutiva di IPCT) menzioni in futuro esplicitamente tale obiettivo…»

Per dare concretamente slancio alla politica di promozione di criteri ESG da parte di IPCT nella gestione patrimoniale, si propone pertanto che la LIPCT (legge costitutiva di IPCT) menzioni in futuro esplicitamente tale obiettivo:

Attuale Art. 14 LIPCT:

Principi di gestione del patrimonio

Art. 14
1) Il patrimonio dell’Istituto di previdenza è investito conformemente alle disposizioni dell’art. 71 LPP e 49 e seg. dell’Ordinanza sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità del 18 aprile 1984 in maniera da assicurarne la sicurezza, la redditività, l’adeguata ripartizione dei rischi e la necessaria liquidità.

2) L’Organo supremo dell’Istituto di previdenza emana il regolamento concernente la gestione del patrimonio.

Modifica proposta Art. 14 LIPCT:

Principi di gestione del patrimonio

Art. 14
1) Il patrimonio dell’Istituto di previdenza è investito conformemente alle disposizioni dell’art. 71 LPP e 49 e seg. dell’Ordinanza sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità del 18 aprile 1984 in maniera da assicurarne la sicurezza, la redditività, l’adeguata ripartizione dei rischi e la necessaria liquidità.
2) compatibilmente con gli obiettivi fissati nel cpv 1, gli investimenti patrimoniali vengono orientati alla sostenibilità mediante la scelta di soluzioni rispettose di criteri ed indicatori ESG (environmental, social and governance) generalmente riconosciuti.
3) L’Organo supremo dell’Istituto di previdenza emana il regolamento concernente la gestione del patrimonio.

Daria Lepori per il Gruppo PS

Matteo Buzzi per il gruppo dei Verdi