14.08.1967 | Lugano    •    Smartvote

Il Ticino che vorrei
Fabrizio Tarolli, Verdi

Sono nato (nel ’67) e cresciuto a Berna, ma ho trascorso alcuni anni formativi a Londra e Ginevra. Poi nel 2001 mi sono trasferito nel Luganese dove vivo tuttora con mia moglie e mia figlia.

Il legame con il Ticino è sempre stato forte. Da ragazzino venivo spesso in vacanza da parenti. Ho sempre avuto il sogno di venire a viverci e quando mi si è presentata un’occasione lavorativa, l’ho colta al volo.

Di formazione sono economista aziendale con un Master in Corporate Finance. Nonostante la mia formazione, ritengo che l’economia debba essere al servizio dell’uomo e non viceversa. Sono membro di varie associazioni: l’ATA, la STAN (Società Svizzera per l’arte e la natura) e in passato della Società svizzera per l’energia solare (SSES) dove ero membro di comitato. Attualmente sono particolarmente attivo nell’ambito di Greenpeace e nel comitato organizzativo del “Festival du film vert”.

L’interesse per la politica è di lunga data. Sono stato in Consiglio Comunale a Savosa. I temi che mi stanno più a cuore sono la svolta energetica, la protezione del territorio e dei beni storici (mi è dispiaciuto tantissimo vedere quante ville liberty sono finite sotto le ruspe), la gestione dei rifiuti con particolare attenzione al tema delle plastiche e la mobilità. M’interessano anche i temi legati alla gestione e alla fiscalità.

Il Ticino che vorrei: un Ticino con più fiducia nelle sue capacità di affrontare le sfide future, più lungimirante e coeso e meno focalizzato su sé stesso. In politica vorrei più confronto sulle idee e meno attacchi personali e personalismi.

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