Sono nata e cresciuta a Massagno. Ho dei bellissimi ricordi della mia infanzia qui, tant’è che dopo qualche anno trascorso altrove, ho deciso di tornare e crescere qui le mie bambine. Ma mi sono subito resa conto che per loro non sarà mai la stessa cosa: Massagno è cambiata e purtroppo non in meglio.

Il nostro comune ha un enorme potenziale: la posizione strategica, la varietà del suo territorio, l’unità dei suoi abitanti, gli eventi, le infrastrutture, … eppure qualcosa sta cambiando.
Le nostre bellissime case sono state rase al suolo per dare vita ad enormi palazzi, ingombranti e semi vuoti. Gli spazi verdi a disposizione sono sempre più ridotti. E questo ha conseguenze sull’aria che respiriamo ma non solo.
Penso ai nostri bambini, che hanno visto i loro spazi degradarsi nel tempo: alcuni “giochi fantasma” popolano i nostri parchi, dove il terreno irregolare, le (troppe) radici che sbucano da terra e le zone fangose, creano uno scenario triste e a volte pericoloso: non c’è un solo parco completamente recintato. E così ci si ritrova a rincorrere il pallone in strada, o peggio ancora i bambini stessi.
Penso ai nostri anziani, che meritano una panchina immersa nel verde, all’ombra, su cui sedersi in una giornata soleggiata a prendere un po’ d’aria vera, soprattutto ora che i contatti con i loro cari si sono drasticamente ridotti.
Penso ai nostri adolescenti, che nell’ultimo anno sono stati completamente oppressi e non hanno avuto modo di trovarsi con gli amici in tutta sicurezza, che sono spesso stati giudicati senza essere ascoltati. Non è stata data loro alcuna alternativa, alcuna prospettiva. Meritano più attenzione, spazi e stimoli positivi. Sono giovani adesso, non domani.
Penso ai nostri cani, che ormai per trovare un posto dove fare i propri bisogni devono fare le acrobazie. Eppure Massagno è il comune con la quarta più alta densità di popolazione della Svizzera intera, con ben 421,6 cani/km^2. Credo sia giunto il momento di dar loro uno spazio dedicato, e questo a beneficio anche di quelle persone che i cani li temono o semplicemente non li amano, in modo che non se li debbano ritrovare quotidianamente sul proprio cammino.

Un ultimo ma non meno importante mio pensiero è rivolto alla mobilità lenta. Abbiamo bisogno di più zone pedonali e piste ciclabili, per la sicurezza di tutti. Non è ammissibile che le persone debbano rinunciare a muoversi in bicicletta perché non si sentono al sicuro. Abbiamo il dovere di garantire lo sviluppo della mobilità lenta e concedere spazi pedonali, dove i nostri bambini possano imparare ad essere i ciclisti di domani.

È giunto il momento di cambiare rotta. Cambiare si può e si deve.

 

Maria Miletic, candidata sulla lista PS-I Verdi-Indipendenti al Consiglio comunale di Massagno