Antenne: pianificazione o proliferazione selvaggia?
L’accordo tra Stato e operatori di telefonia mobile non è più rispettato e a Mendrisio i Verdi chiedono che il Municipio si attivi per tutelare la popolazione.
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Interrogazione: “Pianificazione razionale con controllo delle autorità oppure proliferazione selvaggia delle antenne per telefonia mobile?”
La pianificazione di attività che possono nuocere alla salute o causare disagi è compito essenziale dello Stato e delle autorità pubbliche a ogni livello istituzionale.
La legge che regola il settore della telefonia mobile (regolamento di applicazione dell’Ordinanza federale sulla protezione da radiazioni non ionizzanti, RORNI, 2001) stabilisce che il Cantone deve promuovere il coordinamento dei siti (art. 4 cpv. f).
In effetti nell’opuscolo «Antenne e territorio, coordinazione e sviluppo», edito nel 2009 dal Dipartimento del territorio e reperibile negli Uffici tecnici comunali, si può leggere che «per salvaguardare la salute della popolazione, la natura e il paesaggio, il Dipartimento del territorio e gli operatori (Orange Communications SA, Swisscom Mobile SA e Sunrise Communications SA) hanno sottoscritto un accordo di coordinamento e cooperazione atto a favorire uno sviluppo sostenibile del territorio. L’intesa, che coinvolge tutti i servizi cantonali competenti, limita la libertà di installare ovunque antenne, e garantisce alle concessionarie un supporto attivo da parte dello Stato (…) Obiettivi: uso razionale del territorio basato sul principio della co-utenza e della tutela del suolo; evitare la concentrazione delle antenne nelle aree più densamente edificate degli agglomerati di Bellinzona, Locarno, Lugano, Mendrisio e Chiasso per garantire il rispetto dei limiti ORNI. (…) L’intesa vincola le aziende a effettuare le loro domande solo nei siti stabiliti preliminarmente dal coordinamento. La rete di antenne per la telefonia mobile GSM è stata coordinata con le altri reti di telecomunicazione presenti sul territorio (…) L’accordo prevede inoltre un aggiornamento in caso di introduzione di nuove tecnologie, quali l’UMTS».
Dall’opuscolo si evince che nel Cantone Ticino vige un accordo di coordinamento, tra Stato e operatori di telefonia mobile, delle ubicazioni delle antenne concernenti l’intero territorio ticinese, compreso il Mendrisiotto. Tale accordo ha permesso per molti anni di rispettare il RORNI: segnatamente tramite il coordinamento si permetteva una razionale distribuzione sul territorio di queste infrastrutture.
Ora, gli operatori di telefonia mobile non rispettano più tale convenzione e agiscono liberamente e indipendentemente gli uni dagli altri.
Negli ultimi anni abbiamo constatato, in diversi Comuni del Mendrisiotto, la pubblicazione di domande di costruzione aventi come istanti gli operatori di telefonia mobile. Nel quartiere di Mendrisio vi sono, da quanto appurato, una decina di siti con antenne, ma sono pendenti domande di costruzione per nuove antenne.
Fatte queste premesse desidero sapere:
- Quante domande di costruzione per la posa di antenne per la telefonia mobile sono state inoltrate negli ultimi dieci anni nei vari quartieri della nuova Mendrisio?
- Quante di esse sono state evase positivamente con conseguente installazione delle antenne? In particolare, in quali zone si trovano queste infrastrutture (industriale – residenziale – nucleo storico ecc.)?
- Quante domande di costruzione sono ancora pendenti?
- Visto che il coordinamento tra Cantone e operatori non è più in vigore, come si comportano i Municipi dei Comuni del Mendrisiotto per evitare che la concorrenza selvaggia tra operatori conduca a una proliferazione di antenne contraria allo spirito della legge? Essi si coordinano tra loro e pianificano in modo concertato la posa di nuove antenne per tutto il territorio del Mendrisiotto? Oppure ogni Municipio si occupa unicamente del suo specifico territorio?
- Se non dovesse esservi alcun coordinamento, il Municipio di Mendrisio intende farsi promotore di un coordinamento a livello regionale?
- La concentrazione di antenne nel quartiere di Mendrisio non preoccupa il Municipio?
- Il Municipio ha cercato, tramite colloqui con gli operatori, di evitare il posizionamento di tali infrastrutture vicino a luoghi sensibili (art. 5 cpv. 2 RORNI)?
- Il Municipio di Mendrisio ha intenzione di fare pressione sul Cantone affinché il Dipartimento del territorio ristabilisca «un accordo di coordinamento e cooperazione atto a favorire uno sviluppo sostenibile del territorio» con gli operatori?
Tiziano Fontana
consigliere comunale i Verdi (indipendente) a nome del gruppo dei Verdi