Il contesto della piazza finanziaria svizzera

La piazza finanziaria svizzera è tra le più grandi del mondo. Vi transitano bilioni di franchi destinati all’economia mondiale. Le attività economiche finanziate con questo denaro provocano fino a 20 volte[1] più gas serra di tutte le emissioni della Svizzera. Attualmente, i flussi monetari concorrono a un riscaldamento globale di 4–6 gradi Celsius, sopportabile senza conseguenze gravi sarebbe un riscaldamento globale solo al di sotto dei 2 gradi.

I crediti bancari mantengono in esercizio le centrali a carbone dell’Europa dell’Est. Gli investimenti in fondi azionari sono destinati a imprese con un elevato tasso di emissioni di CO2, come ad esempio l’industria del cemento, dell’acciaio, dei concimi o dei trasporti. E le assicurazioni rendono possibile la costruzione di centrali elettriche a carbone dannose per il clima.

Gli investitori privati e istituzionali (ad es. casse pensioni o altre assicurazioni), in quanto azionisti, sono comproprietari di queste aziende e di conseguenza corresponsabili dei gas serra da esse emessi.

Le decisioni di investimento attuali, ad esempio in materia di approvvigionamento energetico, contribuiscono a determinare l’evoluzione futura delle emissioni di gas serra. Firmando l’Accordo di Parigi sul clima nel 2015, la comunità internazionale si è posta tre obiettivi principali, fra cui anche quello di rendere più clima-compatibili i flussi finanziari in generale. In altre parole, in futuro si dovrà investire in misura maggiore in tecnologie e vettori energetici rispettosi dell’ambiente e innovativi, riducendo gli investimenti in quelli che generano elevate emissioni di gas serra. Quale parte contraente dell’Accordo di Parigi, la Svizzera riconosce tale obiettivo.

L’attuale comportamento di investimento non soltanto favorisce l’estrazione del petrolio e del gas, ma propone persino che se ne aumenti la produzione. Si tratta di un approccio agli antipodi degli obiettivi climatici. L’ampia partecipazione volontaria di assicurazioni, casse pensioni, banche e gestori patrimoniali alla valutazione della propria compatibilità climatica sono un segnale della crescente consapevolezza sulla questione da parte del settore finanziario svizzero.

I flussi finanziari comprendono i patrimoni gestiti in Svizzera. A fine 2019 ammontavano pressoché a 7000 miliardi di franchi. Provengono tra l’altro da risparmi privati depositati in banche, da capitali assicurativi o da contributi previdenziali gestiti da casse pensioni e dall’AVS. Il fatto che gli istituti finanziari desiderino investire il denaro in modo il più possibile redditizio è nell’interesse dei risparmiatori e della previdenza per la vecchiaia. Una volta chiarito come gli investimenti e i finanziamenti influiscono sul clima, tutti potranno prendere decisioni consapevoli in tale ambito. Dal 2017, la valutazione PACTA di compatibilità con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi mostra regolarmente quanto il mercato finanziario svizzero investa nel rispetto del clima. Tutte le casse pensioni, le compagnie di assicurazione, le banche e i gestori patrimoniali possono partecipare volontariamente. L’UFAM esegue i test in collaborazione con la Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali SIF. I test climatici sono coordinati a livello internazionale. Il test climatico PACTA crea una trasparenza comparabile tra i settori finanziari e sostiene misure concrete e rilevanti per il clima. Le 133 istituzioni finanziarie svizzere che hanno partecipato al test nel 2022 hanno ricevuto i risultati del loro allineamento agli obiettivi climatici. Questo è stato fatto per ogni portafoglio e con un confronto con gli altri partecipanti. Le istituzioni finanziarie sono libere di utilizzare i loro risultati solo per il lavoro di follow-up interno o di renderli pubblici. I risultati per l’anno 2022 mostrano un quadro misto. Alcune istituzioni finanziarie stanno fissando obiettivi climatici concreti, cercando di incoraggiare le aziende a operare in modo più rispettoso del clima, a riscaldare le proprie proprietà in modo rinnovabile o a sostenere i clienti dei mutui con ristrutturazioni. Tuttavia, sono necessari maggiori sforzi nel prossimo futuro prima che il mercato finanziario svizzero nel suo complesso agisca in modo rispettoso del clima.[2]

Sulla base dell’indagine del 2022, per raggiungere l’obiettivo fissato entro il 2050, gli istituti finanziari hanno ancora un margine di manovra per quanto concerne il risanamento energetico dei loro portafogli immobiliari. Attraverso investimenti azionari, si continua a investire in società attive nell’estrazione di petrolio e gas che, invece di ridurre la propria produzione, vogliono potenziarla. Un dialogo coordinato e mirato con le società incluse nei portafogli di vari istituti finanziari svizzeri potrebbe favorire l’adattamento dei relativi piani di transizione. Questo aspetto potrebbe essere supportato da un apposito standard. Un maggior numero di istituti finanziari potrebbe porsi obiettivi climatici ambiziosi e adottare misure con un impatto favorevole sul clima, come ad esempio il rapido risanamento energetico degli edifici in portafoglio. Inoltre, la maggior parte dei partecipanti al test non dispone di obiettivi climatici a breve o medio termine. Obiettivi di questo genere aumenterebbero la credibilità nel percorso per diventare una società finanziaria rispettosa del clima. Gran parte delle istituzioni finanziarie svizzere non dispone di una strategia climatica credibile, di obiettivi concreti e di traguardi intermedi. Il 72% (61) di tutti i partecipanti al sondaggio ha una strategia climatica, ma solo il 53% (45) dichiara di avere obiettivi climatici concreti. Solo il 28% (20) ha fissato un obiettivo al 2050 per il raggiungimento dello zero netto, mentre il 25% (18) ha obiettivi intermedi per il 2025 o il 2030. La definizione e il raggiungimento degli obiettivi climatici a breve termine determineranno se l’economia globale sta sostenendo a sufficienza la transizione climatica.

Il ruolo di Banca Stato

Banca Stato, nel quadro dall’evasione della mozione M1159 «Non danneggiamo il clima con i soldi pubblici»[3] ricordava che deve agire nel più totale rispetto delle disposizioni e delle regole previste sia dall’Associazione Svizzera dei Banchieri sia dall’autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari FINMA; il perimetro del suo campo di attività è altresì descritto nella Legge di istituzione del Cantone Ticino. I criteri che BancaStato considera per, ad esempio, erogare crediti, sono quelli definiti dalle entità citate. Singoli affari ipotecari proposti alla clientela (relativi a nuove costruzioni, ristrutturazioni, o altro) sono valutati tramite logiche oggettive e finanziarie, con la consapevolezza che le relative attività edilizie beneficiano dei necessari permessi da parte delle autorità preposte alla sorveglianza dello sviluppo del territorio. Ciò vale anche per il finanziamento delle attività commerciali. Banca Stato ricorda inoltre che da oltre 15 anni pubblica annualmente un Bilancio Sociale e Ambientale piuttosto corposo che viene esaminato da un’apposita commissione parlamentare.

Il concetto di «sustainable finance» designa qualsiasi forma di servizio finanziario che, in un’ottica di sostenibilità, integra i criteri di ambiente, impatto sociale e governance aziendale (Environmental, Social and Governance, ESG) nelle decisioni d’affari o d’investimento a vantaggio della clientela e della società in generale. Un sistema finanziario è considerato sostenibile se supporta e accelera la transizione dell’economia e della società in direzione di una piena sostenibilità. Il finanziamento di un’economia sostenibile richiede che il sistema finanziario renda possibile il passaggio alla sostenibilità e al contempo riduca progressivamente le risorse a disposizione delle attività dannose.

Da settembre 2018 l’Associazione svizzera dei banchieri (ASB) ha recepito la «sustainable finance» nel novero delle proprie priorità strategiche e le Posizioni e raccomandazioni nell’ambito della finanza sostenibile. In veste di associazione di categoria delle banche elvetiche, l’ASB si impegna in modo attivo affinché le barriere normative attualmente presenti in Svizzera vengano abbattute e, al contempo, le condizioni quadro per i prodotti finanziari sostenibili vengano ulteriormente migliorate nel complesso. L’ASB considera gli obiettivi del Consiglio federale come un’opportunità per la piazza finanziaria svizzera e intende apportare un contributo attivo ai fini del relativo raggiungimento.

Per poter conquistare una posizione di leadership sul piano internazionale nel campo della sustainable finance e apportare un contributo concreto alla sostenibilità, negli ultimi anni l’ASB ha avviato una serie di lavori lungo varie direttrici strategiche. In particolare, di concerto con i propri membri, l’Associazione ha messo a punto già nel 2020 delle linee guida per l’integrazione dei criteri ESG nel processo di consulenza per la clientela privata  e nel mese di agosto 2021 ha pubblicato in collaborazione con Boston Consulting Group (BCG) uno studio sul fabbisogno di investimento e di finanziamento per una Svizzera climaticamente neutra entro il 2050[4]. Nel mese di febbraio 2022 è stato inoltre pubblicato un documento di discussione sul tema delle ipoteche a efficienza climatica.

L’iniziativa dell’Associazione Svizzera dei Banchieri da sicuramente qualche importante elemento che possa orientare anche il lavoro di Banca Stato. La sua adesione a questi principi rimane volontaria e non necessariamente realizzabile rapidamente nel quadro normativo attuale.

Per poter garantire di orientare rapidamente gli investimenti finanziari di Banca Stato verso postazioni che non danneggiano il clima e l’ambiente è necessario quindi modificare lo scopo della Banca definito nella legge di istituzione della banca stessa al capoverso 3.[5] A questa stessa conclusione per quanto riguarda gli investimenti finanziari giungeva anche il rapporto sulla mozione generica M1159,accettato anche dal Consiglio di Stato con lettera del 14 dicembre 2022.

Questo obiettivo ambientale ed ecologico è già ad esempio previsto almeno in parte negli scopi delle banche cantonali di Zurigo, di Basilea Città e di Vaud.

Zurigo
Die Bank hat den Zweck, zur Lösung der volkswirtschaftlichen und sozialen Aufgaben im Kanton beizutragen. Sie unterstützt eine umweltverträgliche Entwicklung im Kanton.[6]

Basilea Città
Sie trägt unter besonderer Berücksichtigung der Bedürfnisse der gegenwärtigen Bevölkerung, der Wirtschaft und der öffentlichen Hand zu einer ausgewogenen sowie ökologisch, wirtschaftlich und sozial nachhaltigen Entwicklung des Kantons Basel-Stadt bei, die zugleich die Fähigkeit künftiger Generationen nicht gefährdet, ihre eigene Bedürfnisse zu befriedigen.[7]

Vaud
En sa qualité de banque cantonale, elle a pour missions notamment de porter une attention particulière au développement de l’économie cantonale, selon les principes du développement durable fondé sur des critères économiques, écologiques et sociaux.[8]

Modifica legislativa

Sulla base di tutte queste considerazioni chiediamo che la legge di Banca Stato al suo articolo 3 venga modificata come segue:

Attuale:

Art. 3 La Banca ha lo scopo di favorire lo sviluppo economico del Cantone. Essa offre al pubblico la possibilità di investire in modo sicuro e redditizio i suoi risparmi.

Nuovo:

Art. 3 La Banca ha lo scopo di favorire lo sviluppo sostenibile (economico, sociale e ambientale) del Cantone. Essa offre al pubblico la possibilità di investire in modo sicuro, redditizio ed ecologicamente sostenibile i suoi risparmi. La politica degli investimenti contribuisce alla decarbonizzazione dell’economia e non danneggia il clima.

 

Per il gruppo dei Verdi: Matteo Buzzi
Per il gruppo del Partito Socialista: Daria Lepori

[1]    https://www.klima-allianz.ch/wp-content/uploads/Klimahebel-Finanzplatz-Hochrechnung-1.pdf

[2]    file:///Users/teobuz/Downloads/PACTA_Climate_Test_Switzerland_2022.pdf

[3]    https://www4.ti.ch/poteri/gc/ricerca-messaggi-e-atti/ricerca/risultati/dettaglio/?user_gcparlamento_pi8%5Battid%5D=90199&user_gcparlamento_pi8%5Bstato%5D=2&user_gcparlamento_pi8%5Bdip%5D=104&start=1 

[4]    https://www.swissbanking.ch/_Resources/Persistent/b/e/0/9/be0949b50b2ac8462b7459b9cd4708ffaa30da27/SBA_Sustainable_Finance_2021.pdf

[5]    https://m3.ti.ch/CAN/RLeggi/public/index.php/raccolta-leggi/legge/num/622

[6]    http://www2.zhlex.zh.ch/appl/zhlex_r.nsf/WebView/7A5257982DE0974EC1258550002E3A0C/$File/951.1_28.9.97_108.pdf  

[7]    https://www.gesetzessammlung.bs.ch/app/de/texts_of_law/915.200

[8]    https://www.lexfind.ch/tolv/183980/fr