“Il conflitto di interessi è una condizione giuridica che si verifica quando viene affidata un’alta responsabilità decisionale a un soggetto che ha interessi personali o professionali in contrasto con l’imparzialità richiesta da tale responsabilità, che può venire meno a causa degli interessi in causa.”[1]

 

Lodevole Municipio,

nel corso di questa legislatura è purtroppo emerso sovente il tema del conflitto di interesse che contraddistingue alcuni membri dell’esecutivo, personaggi pubblici, in particolare legati al PLR.

In particolare va segnalata la strana (e malsana) situazione che coinvolge il vicesindaco Andrea Bersani titolare del dicastero Sicurezza della Città e in ambito privato Presidente del CdA di una agenzia di sicurezza privata attiva anche sul territorio della Capitale.

Anche il Municipale responsabile del dicastero territorio e mobilità è già stato pizzicato in conflitto d’interesse, per i suoi legami con la ditta Evolve SA della quale funge da avvocato. La ditta in questione, è utile ricordarlo, risulta tra le ditte maggiormente beneficiarie dei mandati diretti dati dalla Città secondo i pochi dati resi noti con il contagocce da parte del Municipio. Una situazione estremamente delicata e che fa sorgere numerosi interrogativi sulla modalità di lavoro di questo Municipio e sulla volontà di favorire gli interessi privati anziché quelli pubblici.

Per questa ragione si chiede la Municipio di rispondere a queste domande preliminari:

  • La ditta di sicurezza che fa capo al Vice Sindaco Bersani ha ricevuto mandati diretti da parte della Città in questa legislatura?
    Se sì per quali importi complessivi?
  • Quali altre ditte private di sicurezza hanno ricevuto mandati diretti, o commissioni pubbliche con concorso, dalla Città di Bellinzona in questa e nella precedente legislatura? Per quali importi, anno per anno?
  • La ditta Evolve SA (e le precedenti ragioni sociali) di cui il Municipale Simone Gianini risulta essere l’avvocato, per quali importi complessivi ha ricevuto mandati diretti nel corso degli ultimi 9 anni (ovvero da quando Gianini siede in Municipio)? Quanti mandati diretti ha ricevuto prima del 2012? Quanti concorsi pubblici ha vinto questa ditta?
  • Esistono altre situazioni legate a ditte o privati per le quali uno o più membri dell’esecutivo nell’ambito della sua attività professionale è tenuto per legge a esimersi dal partecipare alle delibere? Si prega il Municipio di fornire un elenco con gli importi di mandati diretti versati nel corso dell’ultimo decennio a queste ditte.
  • Quali garanzie sussistono sul fatto che il Capo dicastero Territorio e Mobilità non sia al contempo personalmente o attraverso lo studio legale del quale è associato il rappresentante di grossi gruppi di investitori immobiliari sul territorio?
    Come gestisce il Municipio questo tema estremamente sensibile?

Oltre all’attività di avvocato il Municipale capodicastero della mobilità Gianini è attivo quale membro del comitato direttivo nazionale dell’ACS (Automobile Club Svizzero). Una associazione che difende in maniera fervente gli interessi degli automobilisti.
Qualora questa attività fosse in qualche modo o forma remunerata sorgerebbero importanti interrogativi anche sulla legittimità di Gianini di poter effettivamente dirigere il dicastero mobilità oltre che rappresentare la Città nella commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese.

  • Il Municipale Gianini percepisce dei compensi di qualsiasi natura (gettoni, indennità, salari in natura, ecc…) per la sua attività in seno al comitato direttivo ACS? Se sì per quali importi?

Inutile sottolineare come ancora oggi la nostra Città riserva una scarsa attenzione alla mobilità ciclabile pedonale, la cui rete risulta oggi estremamente frammentata e poco efficace per poter immaginare in futuro una fetta maggiore di mobilità sostenibile. Che Bellinzona sia ancora oggi tra i fanalini di coda è emerso chiaramente anche in una recente trasmissione televisiva di “Patti Chiari”che metteva in evidenza come ad anni di distanza i problemi legati alla mobilità personale non siano stati affatto risolti. Gli esempi sono abbastanza evidenti anche in relazione alle infrastrutture come via Pratocarasso appena terminata che confluisce senza grazia in via Giuseppe Motta dove ci sono le scuole Nord e il collegamento con il centro cittadino, o via Vela tagliata pericolosamente da via Lavizzari, ecc…

Viene dunque il sospetto che ACS giochi un ruolo determinante nel non voler favorire davvero una mobilità alternativa all’automobile. Basti enunciare alcune posizioni di ACS sul tema: 

ACS revisione totale della legge sul CO2 dopo il 2020

 …Si deve garantire che nessuna forma di mobilità venga privilegiata rispetto ad un’altra. Ciò significa che il trasporto individuale motorizzato (TIM) deve beneficiare dello stesso supporto. 

Contro il limite di velocità di 30 km/h sui principali assi di trasporto

L’ACS richiede la garanzia del flusso di traffico sui principali assi di trasporto. Pertanto respinge categoricamente il limite di velocità massimo di 30 km/h su queste strade principali. Impedendo il flusso di traffico sui principali assi di traffico, i quartieri circostanti saranno ulteriormente gravati dal conseguente intensificarsi della circolazione. Secondo l’ACS, questo dev’essere evitato a tutti i costi. L’ACS è favorevole all’introduzione di un limite di velocità massimo di 30 km/h nelle aree in cui è essenziale per motivi di sicurezza del traffico – ad esempio nei pressi di asili e scuole.

L’ACS accoglie con entusiasmo il Sì ad un traffico più scorrevole sulle strade principali

29.11.2018

L’Automobile Club Svizzero ACS è lieto che il Consiglio nazionale abbia deciso, con 105 voti contro 78 e un’astensione, di dar seguito all’iniziativa parlamentare di Gregor Rutz “Non ostacolare il flusso del traffico sulle strade principali”.

L’iniziativa parlamentare di Gregor Rutz (UDC), intitolata “Non ostacolare il flusso del traffico sulle strade principali”, richiede l’applicazione del limite di velocità a 50km/h sulle strade principali. In parallelo, esclude esplicitamente il limite di 30km/h per motivi di protezione acustica su queste strade. Oggi, durante la sessione invernale, il Consiglio nazionale ha chiaramente dato seguito a questa iniziativa, con 105 voti a favore, 78 contrari e un’astensione. L’ACS è molto soddisfatto di questo risultato. “Accogliamo questa decisione del Consiglio Nazionale con grande entusiasmo”, riporta Thomas Hurter, Presidente generale di ACS. “Per noi, l’ottimizzazione del traffico sulle strade principali è fondamentale. Da un lato, garantirà l’entrata e l’uscita del traffico dalle città e dagli agglomerati urbani. Dall’altro andrà a contrastare il traffico che viene a formarsi nei quartieri residenziali”.

L’ACS respinge le richieste presentate oggi dall’ATE per l’attuazione del decreto federale

24.06.2019
In occasione dell’odierna conferenza stampa, l’ATE ha presentato le sue richieste per l’attuazione del decreto federale sulle biciclette. L’ASC respinge categoricamente queste rivendicazioni, in quanto identiche a quelle originali dell’Iniziativa per la bici e non attinenti all’effettivo decreto federale che – lo ricordiamo – è stato chiaramente approvato dalla popolazione svizzera con il voto del 23 settembre 2018, a controproposta dell’Iniziativa per la bici.

Tempi più duri per gli automobilisti

20.10.2019
L’Automobile Club Svizzero è deluso dal risultato delle elezioni alle Camere Federali, anche se non ci coglie di sorpresa. In vista della futura maggioranza di centro-sinistra, una cosa è certa – soprattutto per l’ACS: nel corso della prossima legislatura, i tempi saranno ancora più duri per gli automobilisti.

Considerando che nei prossimi quattro anni il Consiglio Nazionale vedrà una maggioranza di centro-sinistra, l’ACS è più che mai determinata a continuare il suo impegno a favore del trasporto individuale motorizzato. “Ci batteremo ancora di più per garantire il flusso del traffico e la libera scelta dei mezzi di trasporto”, sostiene Thomas Hurter, presidente centrale dell’ACS e consigliere nazionale rieletto a Sciaffusa, suo cantone d’origine. “Siamo tuttavia felici che tra i numerosi Consiglieri Nazionali e Consiglieri degli Stati borghesi eletti o rieletti figurino anche alcuni membri dell’ACS. Si impegneranno soprattutto a favore del trasporto motorizzato individuale e nella difesa degli interessi dei nostri soci”, continua Hurter.

Alla luce di queste posizioni sorgono quindi le seguenti domande:

  • Il Municipio condivide integralmente la visione di ACS sulla mobilità e ritiene che la stessa attenzione va data al TIM rispetto alla mobilità sostenibile? Ritiene corretto che le zone 30 km/h riguardino al massimo i dintorni di asili e scuole?
  • Non ritiene il Municipio alquanto discutibile ed inopportuno che il rappresentante del consiglio direttivo di ACS gestisca tutto il dossier mobilità della regione?
  • Non ritiene il Municipio che vi sia in questo caso un conflitto di interesse grande come una casa?

 

Ringraziando per le risposte, inviamo cordiali saluti.

Per I Verdi del Ticino

Ronald David                                                                                                       Marco Noi

 

[1] Definizione enciclopedia Wikipedia 18.02.2021 https://it.wikipedia.org/wiki/Conflitto_di_interessi