Locarno, 23 febbraio 2023

 

Onorevole Signor Sindaco,

Onorevoli Signori Municipali,

avvalendomi delle facoltà concesse dalla Legge (art. 65 LOC, art. 35 Regolamento Comunale della città di Locarno), mi pregio di inoltrare la seguente interrogazione relativa alla mobilità lenta, car sharing e sostegno ai taxi.

La città sta cercando di promuovere lo sviluppo di ciclopiste, ma la mobilità pedonale, intesa come la promozione di percorsi agevolati è al palo. Il progetto scendi e vivi, meglio a piedi è da considerarsi almeno in parte fallito, anche perché spesso i relativi parcheggi sono ubicati in posizioni non idonee e probabilmente non ha veramente contribuito ad una diminuzione dell’uso dell’auto per portare bambini e bambine a scuola. Altrove, ossia laddove il cittadino è stato educato a nuove abitudini, tutti ne traggono beneficio.

Chi abita in città dovrebbe potersi permettere di fare un uso solo occasionale dell’autoveicolo in situazioni particolari e potersi altrimenti spostare con i mezzi pubblici o a piedi. Invero sono questi i principi emanati dall’Ufficio federale della pianificazione territoriale, che dovrebbero essere recepiti dal piano regolatore. Tra l’altro, secondo gli stessi principi, i bambini e le bambine delle elementari dovrebbero percorrere a piedi almeno 500 metri in sicurezza ed i ragazzi e ragazze di medie e liceo, sino ad un chilometro.

Puntare sulla mobilità pedonale porta diversi vantaggi come quelli alla propria salute, l’inquinamento diminuisce e la qualità di vita urbana migliora, perché c’è meno traffico motorizzato. Come risultato abbiamo un’aria più pulita e meno inquinamento acustico, con i relativi benefici psicofisici.

In questo senso è importante che la Città, nella pianificazione futura, insista nello sviluppo delle alternative al mezzo motorizzato privato, e quindi nel favorire una mobilità lenta sicura, sia con velocipedi che a piedi. Ciò significa mobilità anche di qualità per la popolazione e indirettamente anche maggiori contatti personali all’interno della comunità.

In questo senso il bike sharing va sicuramente promosso e il progetto locarnese da certamente pregio alla nostra città.

Tra le alternative alla mobilità motorizzata individuale vi è anche la condivisione dell’auto tramite car-sharing, car-pooling e l’uso di taxi.

In effetti, chi decide di abbandonare l’auto, deve poter far capo con facilità anche a queste tipologie di trasporto.

Notoriamente il servizio taxi è carente a mezzogiorno e al termine della giornata scolastica in quanto i taxisti affermano di essere occupati con il servizio scolari.

In altre località della Svizzera, i Comuni sostengono finanziariamente il servizio taxi nelle ore in cui i trasporti pubblici non sono presenti. Chi ha un abbonamento mensile o annuale può far capo al servizio taxi a tariffe simboliche.

In questo modo si dà un aiuto importante a chi deve viaggiare fuori orari dei trasporti pubblici, come pure si aiutano le nostre aziende locali di taxisti, soprattutto all’infuori della stagione turistica.

Un vantaggio vincente per tutte le parti, come pure per il Comune stesso.

Anche il car-sharing di Mobility è un’opzione privilegiata ed economica per chi rinuncia all’auto.

In Stazione a Locarno sono presenti diversi autoveicoli Mobility. Per quanto è dato di sapere Mobility aumenta il parco veicoli in funzione dell’effettiva richiesta. In altre città si ritrovano stazioni Mobility in più quartieri. Effettivamente sarebbe bello ed opportuno che vi fosse un’auto per quartiere.

Locarno ha un programma di collaborazione con Mobility con la messa a disposizione di un veicolo di cui i sottoscritti non conoscono i dettagli. Questa offerta è probabilmente utilizzata parzialmente dai dipendenti della città. Il parcheggio si trova nei pressi del Centro pronto intervento.

Mobilità pedonale svizzera è un’associazione che difende gli interessi dei pedoni a livello nazionale e che così si presenta: Da più di trenta anni siamo pionieri nei concetti per la realizzazione di un traffico favorevole ai pedoni e ci impegniamo per questo in dibattiti riguardanti il traffico. Ci adoperiamo per città e comuni, nei quali i pedoni godano abbastanza spazio e rispetto. Come organizzazione competente a livello svizzero siamo consulenti della Confederazione, dei Cantoni e di molti comuni. Allo stesso tempo siamo attivi anche localmente con i nostri gruppi regionali sostenendo dove possibile progetti locali favorevoli ai pedoni.

Ci risulta che una prima consulenza sommaria sia gratuita.

In considerazione di quanto precede, poniamo i seguenti quesiti:

  1. Cosa ne pensa il lodevole Municipio di Locarno di dare un sostegno finanziario ai Taxi che si mettono a disposizione negli orari dove i trasporti pubblici non sono presenti?
  2. Il Municipio di Locarno è disposto farsi promotore di un gruppo di lavoro con gli altri Comuni alfine di verificare quali siano le necessità dei taxisti e le eventuali pecche del servizio?
  3. Il lodevole Municipio è disposto a impegnarsi nella direzione che ogni quartiere di Locarno abbia una stazione Mobility? Se sì, entro quando e come? Se no, perché?
  4. Il progetto Mobility avviato dalla Città di Locarno quanto è costato? Qualora non fosse redditizio, il Municipio non ritiene che sia più opportuno spostare il veicolo in zona più centrale, così da rendere visibile l’offerta?
  5. Vi sarebbe la possibilità di mettere a disposizione della cittadinanza delle carte Mobility trasferibili su riservazione?
  6. A Locarno vi è una rete di percorsi pedonali ai sensi della Legge federale sui percorsi pedonali ed i sentieri? Se non perché?
  7. Il Comune di Locarno è membro di Mobilità pedonale svizzera? Se sì, da quando?
  8. Il Municipio di Locarno non crede che sia utile far capo ad una prima consulenza gratuita di Mobilità pedonale svizzera e in seguito affidare un mandato conformemente all’art. 8 della Legge federale sui percorsi pedonali ed i sentieri affinché essa, in collaborazione con i servizi della Città di Locarno, sviluppi un concetto globale, in particolare mettendo a beneficio della Città di Locarno le esperienze accumulate nella Svizzera tedesca e francese e colmando rapidamente eventuali lacune?
  9. Sempre su questa linea, il Municipio non crede che possa collaborare con il Dipartimento della sanità alfine di promuovere la mobilità pedonale?

 

Vi ringraziamo per le risposte.

Con ogni ossequio,

Marko Antunovic, (Verdi) primo firmatario

Francesca Machado
Matteo Buzzi
Sheila Mileto