Salviamo la vite ma sacrifichiamo le api?
È questo il titolo dell’interrogazione che il gruppo dei Verdi ha inoltrato al Consiglio di Stato in merito agli imminenti trattamenti obbligatori contro la flavescenza dorata. Secondo il gruppo vi sarebbe una minaccia per gli insetti. Per la Sezione dell’agricoltura basta rispettare le indicazioni per evitare effetti problematici.
“L’apparente superficialità con cui sono stati organizzati comunicazione e trattamenti, che speriamo non sia figlia di una ponderazione degli interessi economici, sembrerebbe non tener conto che la situazione ambientale in Svizzera non permette di continuare a questa stregua – si legge nel testo – Un terzo delle specie botaniche sono ormai minacciate di estinzione; il 50% delle piante legate agli agroecosistemi sono minacciate; negli ultimi 30 anni la biomassa degli insetti è diminuita del 70%; il 40% degli insetti è iscritto nella Lista Rossa delle specie a rischio di estinzione e numerosi uccelli legati ai sistemi agricoli sono estinti o fortemente minacciati. Non possiamo quindi permetterci nessuna leggerezza”.
“Noi siamo preoccupati per il fatto che “davanti a un problema di squilibri ecologici in agroecosistemi, si risponda immancabilmente con la chimica, con un insetticida. Nonostante la crescente sensibilità verso la sostenibilità, non dovrebbe essere possibile agire su altri fronti, quelli dei fattori genetici, climatici, e legati alla comunità degli antagonisti? Anche perché le sfide in questo ambito non fanno che cominciare e dovremo farci trovare pronti”.
A seguito dei monitoraggi effettuati dal Servizio fitosanitario cantonale (Sfc), la Sezione dell’agricoltura ticinese indica che i trattamenti devono essere eseguiti nelle seguenti finestre temporali, a distanza di due settimane l’uno dall’altro: Il primo tra l’11 e il 18 giugno e il secondo tra il 25 giugno e il 2 luglio.