Da un paio di settimane almeno sono comparsi, qua e là, cartelloni o pubblicità luminose che invitano a votare sì al Polo sportivo e degli eventi (PSE) in nome dello sport. Si lascia intendere, scorrettamente, che i sostenitori del referendum siano contrari allo sport. Ma non è questo l’oggetto dell’interrogazione, tanto più che, a quanto pare, il Municipio non è direttamente implicato nella realizzazione di questa campagna pubblicitaria. Lo fa pensare una dichiarazione dell’on. Badaracco riportata da «La Regione» il 29 settembre scorso: «Non vogliamo né possiamo stanziare soldi a favore o contro quando c’è in ballo una votazione popolare. Oltre che vietato è una questione di immagine, di opportunità e di rispetto della separazione dei poteri. Come Municipio ci limiteremo a organizzare una conferenza stampa, verso la seconda metà di ottobre, e una serata informativa aperta al pubblico, mentre, a titolo personale, ci esporremo e parteciperemo a incontri pubblici».

Si è tuttavia notata la presenza di varie pubblicità a favore del PSE in varie strutture del Comune.

Per esempio sul recinto di questo parco giochi di Davesco:

O ancora – nella forma meno esplicita ma chiaramente legata alla campagna pro PSE– alla Resega, allo stadio di Cornaredo (foto), ai campi di tennis del Campo Marzio, al campo sportivo di Castelvesco… o in forma di adesivo all’entrata del Lido (foto).

Di conseguenza poniamo al Municipio queste domande:

 

  1. Il Municipio ha autorizzato la posa di cartelloni, striscioni e adesivi invitanti a votare SI il 28 novembre in strutture pubbliche di proprietà della città?
  2. Se la risposta fosse positiva
    – per quale motivo il Municipio si sente legittimato a concedere gli spazi pubblici per appendere manifesti o altro in favore del “si”? Non ritiene questa prassi in contraddizione con quanto affermato dall’on. Badaracco?
    – E non dovrebbe allora mettere a disposizione gli stessi spazi anche per la campagna a favore del “no”?
  3. Se invece il Municipio non avesse autorizzato la posa di quei materiali di propaganda a favore del “si”: non ritiene che vadano immediatamente rimossi, in armonia con le dichiarazioni dell’on. Badaracco?

In attesa di precise risposte, che data la situazione dovrebbero arrivare al più presto, porgiamo rispettosi saluti

Marisa Mengotti, Melitta Jalkanen, Deborah Meili, Nicola Schönenberger