Mendrisio a sostegno di cibi buoni, giusti e puliti per contrastare i cambiamenti climatici
In data 26 giugno abbiamo presentato una mozione dal titolo “Mendrisio incoraggi l’agricoltura biologica” , che per facilitare l’iter procedurale ripresentiamo sotto forma di Interrogazione.
Pensiamo sia un bene che la politica faccia da supporto ed incentivi modalità pulite e volte al cambiamento.
A titolo di esempio portiamo il Municipio di Locarno, il quale ha deciso l’erogazione di un contributo finanziario a sostegno di tutte le aziende sul territorio che intraprenderanno il processo per l’acquisizione della Certificazione bio.
Tale sussidio viene dagli introiti derivanti dalla tassa sul CO2, sostenendo unicamente i costi per la certificazione su un arco di 10 anni, con un sostegno del 100% nei primi 4 anni, un 50% dal 5° al 10° anno quando si considera consolidata l’attività di un’azienda, e quindi decade il diritto all’incentivo (concludendo comunque con un riconoscimento dello sforzo grazie al versamento finale di un importo una tantum pari a 1’000.- franchi). Crazie al ristorno sulla tassa CO2, la stessa è investita in attività che avranno a loro volta un impatto ambientale minore rispetto al convenzionale.
L’incentivo può venir richiesto da tutte le aziende agricole o dalle aziende di trasformazione (artigianato alimentare) con sede nel Comune.
I soldi erogati servono per coprire i costi di base delle certificazioni bio secondo l’ordinanza federale, non i costi dei label come ad esempio BioSuisse che è un marchio privato.
Il finanziamento di tale incentivo, nel caso locarnese, è a costo neutro siccome si prelevano i soldi dal ristorno della tassa del Co2 sulla massa salariale dei funzionari del Comune. La tassa di ristorno è pari a circa 0,054% sul totale dei salari cioè circa 5400.- fr. ogni 10 milioni di salari erogati.
L’incentivo è dato unicamente ad aziende agricole o artigianali di trasformazione che hanno il domicilio fiscale nel Comune.
Il sussidio massimo erogabile per azienda è di fr. 2000.- l’anno.
L’erogazione delle agevolazioni: dietro presentazione della fattura di certificazione pagata: a) le aziende che iniziano il percorso di certificazione (per i primi 4 anni e per un massimo di 2000.- fr. l’anno); dal 5.° al decimo anno la metà del costo di certificazione; dopo il decimo anno si ritiene l’attività consolidata e cade la possibilità di sussidi; le aziende che hanno già superato i 10 anni di attività ricevono come compenso unico (e per una volta sola) per gli sforzi compiuti di fr. 1000.-.
Da ritenere che se un’azienda diventa bio, la cifra d’affari generalmente aumenta di circa il 20-30%; questo può portare maggior reddito anche tramite le imposte ai Comuni e al Cantone.
L’immagine che ne esce è molto alta; da valore al prodotto locale ed è un bel biglietto da visita a costo zero, anche per il turismo.
Ci sono diversi Comuni in Ticino che hanno delle aziende bio, ma la loro massa salariale è piccola; per cui questi Comuni farebbero fatica a versare le somme decise a Locarno; ma Mendrisio è sicuramente nella possibilità di farlo.
Siamo convinti che sforzi concreti per incoraggiare l’attività e l’insediamento di aziende agricole dalla certificazione bio sul nostro territorio, oltre a favorire una maggiore sostenibilità, avrà un ritorno in termini ambientali ed economici per tutta la società, e dunque chiediamo l’implementazione di tale misura da parte del Municipio di Mendrisio.
Infatti, tra le possibilità di intervenire nell’abbassare il nostro impatto energetico vi è ad esempio la modifica e l’adozione di modi di produrre e trasformare le derrate alimentari.
Vari studi indicano ad esempio che la produzione e trasformazione di derrate biologiche ha tendenzialmente un minore impatto ambientale legato ad esempio alla rinuncia di concimi chimico-sintetici, pesticidi, minor consumo di acqua e di energia; anche la trasformazione concorre nell’abbassare tale impatto se ad esempio le ditte fanno capo a materie prime locali o decidono di riconvertire volontariamente le proprie emissioni di CO2. La minor emissione è stimata a circa il 30%.
Ma un prodotto bio per poter essere smerciato deve avvalersi di certificazioni e protocolli sempre più onerosi, risultando poi più caro, rispetto a dei prodotti convenzionali che non necessitano degli stessi controlli e oneri, ma i cui costi ricadono in modo esternalizzato su tutta la comunità e il Pianeta. Anche in questo caso, come per i rifiuti, dovrebbe valere la regola di “chi inquina, paga”. Purtroppo non è così.
Al fine di incentivare una produzione locale maggiormente rispettosa di risorse pregiate (e non infinite) quali territorio, acqua ed energia, e con l’obiettivo di contrastare i cambiamenti climatici riducendo nel contempo le emissioni di CO2, chiediamo:
La Città di Mendrisio ha intenzione di sostenere i produttori (agricoltori) e trasformatori (aziende) di prodotti biologici con un aiuto che permetta di coprire gli oneri vivi di certificazione fra i 600 e i 2000.- fr. annui per produttore/azienda? (Il finanziamento da parte del Comune potrebbe provenire dai fondi FER)
Ringraziando per la risposta, salutiamo con stima.
Per il gruppo l’Alternativa,
Claudia Crivelli Barella, Marion Bernardi, Daniela Carrara, Monika Fisher, Lorena Gianolli, Isabella Medici, Cristina Marazzi Savoldelli, Andrea Stephani