Egregio sig. Sindaco, gentil signora ed egregi signori Municipali,

avvalendoci delle facoltà concesse dalla Legge (art. 66 LOC, art. 36 Regolamento Comunale della città di Locarno), presentiamo la seguente interpellanza. All’inizio dello scorso mese di agosto si è scatenata su Locarno la forza degli elementi1. Come si ricorderà, una tromba d’aria ha seminato distruzione nella zona che va dal Tennis al delta della Maggia, causando ingenti danni, fortunatamente solo materiali. Sebbene i media abbiano dedicato particolare attenzione allo scoperchiamento del tetto dello Stadio Lido, evento certamente degno di nota, le conseguenze di questo eccezionale evento meteorologico non hanno colpito unicamente manufatti ma anche e soprattutto la vegetazione che in quel comparto cittadino è, o era, straordinariamente abbondante. Impressionanti sono state le immagini degli alberi piegati ed alcuni anche sradicati dalla forza del vento. L’aumento di fenomeni estremi di questo tipo imputabili al surriscaldamento globale, come ad esempio anche lo scoperchiamento dell’hangar dell’aeroporto cantonale di Locarno avvenuto a luglio dello stesso anno2, dovrebbe preoccupare ognuno di noi.

Preoccupante appare anche la situazione attuale della superficie boschiva, in seguito alla cosiddetta “gestione attiva” che il Municipio ha deciso di attuare per mettere in sicurezza le alberature danneggiate e di conseguenza coloro i quali approfittano di questi spazi. Vista la loro particolare conformazione urbana, le aree in questione svolgono infatti un ruolo importante nell’offerta ricreativa e di svago nella natura ad ogni cittadino, oltre che a costituire l’ambiente vitale essenziale per una moltitudine di animali e piante. L’importanza delle alberature nei contesti urbani è nota ma vale la pena ribadirla: Oltre a favorire la biodiversità la vegetazione cittadina ha un ruolo termoregolatore, ogni albero con la sua ombra può raffreddare l’aria riducendo la temperatura fino a 8°C. Strategicamente intorno agli edifici gli alberi possono ridurre del 30% il consumo di aria condizionata e far risparmiare il 20-50% dell’energia necessaria.

Un singolo albero può assorbire 150 kg di CO2 all’anno oltre che assorbire polveri fini e inquinanti urbani. Usata in modo accorto, la vegetazione può inoltre contribuire alla riduzione dell’inquinamento acustico.

La scure Municipale si è abbattuta spietata sul Bosco Isolino ed il bosco presso la Bolla Grande, tant’è che ci si chiede se parlare di gestione del bosco sia corretto oppure se bisognerebbe piuttosto parlare di disboscamento. Emblematico è l’esempio del boschetto al mappale 6157, adiacente alla chiesa Sacra Famiglia, completamente raso al suolo fatta eccezione per le famose “tessiner Palme”. Si ricorda a tal proposito che la specie “Trachycarpus fortunei” è da tempo ritenuta una minaccia per la diversità e fa parte della lista nera delle neofite invasive che arrecano danni, la cui presenza e diffusione deve essere impedita.3 Gli scriventi raccolgono anche le preoccupazioni di alcuni cittadini, che a distanza di quasi un anno dagli avvenimenti citati in apertura, lamentano una carenza d’informazione sulla gestione di queste importanti aree verdi.

Alla luce di quanto sopra esposto, formuliamo le seguenti domande: 1. Quante sono complessivamente le alberature trovate sradicate all’indomani dell’evento metereologico nell’area toccata? Quante di queste si trovavano su sedimi pubblici e quante su sedimi privati? 2. Quante sono complessivamente le alberature identificate come pericolanti o pericolose e dunque abbattute o per le quali è previsto l’abbattimento? Quante di queste si trovano su sedimi pubblici e quante su sedimi privati? Esistono dei rapporti peritali? 3. È stato elaborato un piano di ripristino dei boschi? Se si, da chi è stato elaborato? Cosa prevede? Qual è il suo stato d’avanzamento? 4. Il Mappale 6157, è iscritto a PR come “zona forestale”. Come mai è stato completamente disboscato, fatta eccezione per le famose “tessiner palme”? Non pensa il lodevole Municipio che questa sia un’ottima occasione per estirpare questa specie invasiva? 5. Trattandosi di un sedime privato ed ormai completamente disboscato, può la Città fornire garanzie sul rimboschimento del mapp. 6157 e garantire che i confini del nuovo bosco saranno quelli precedenti? 6. Che ne sarà del legname ricavato dalla presente manutenzione? A chi appartiene? Viene venduto? 7. In generale, esiste a livello comunale un piano di gestione per la pianificazione delle attività selvicolturali, come auspicato dal Piano Forestale Cantonale4? 8. Vista la sempre maggiore sensibilità della popolazione sui temi relativi alla gestione delle alberature, come valuta il lodevole Municipio l’idea di informare adeguatamente la cittadinanza attraverso la posa in loco di cartelli informativi temporanei laddove si svolgono importanti lavori di selvicoltura? Con ossequio.

Primi firmatari: Francesca Machado – Zorrilla (I Verdi e indipendenti) Francesco Albi (Sinistra Unita)

Marko Antunovic (I Verdi e indipendenti)

Matteo Buzzi (I Verdi e indipendenti)

Sheila Mileto (I Verdi e indipendenti)

Rosanna Camponovo (Sinistra Unita)

Gianfranco Cavalli (Sinistra Unita)

Gionata Genazzi (Sinistra Unita)

Aleksandar Malinov (Sinistra Unita)

Piergiorgio Mellini (Sinistra Unita) 

Fabrizio Sirica (Sinistra Unita)