Gli antefatti

1/ Riferimento a precedenti atti parlamentari

Il GC si è già espresso positivamente a più riprese:

  • con la Risoluzione “Completamento di AlpTransit da frontiera a frontiera” del 19 novembre 2018[1]
  • (Art. 11 LGC) Messaggio alla popolazione e alle autorità;

Allora tutti i capigruppo dei partiti ticinesi rappresentati in GC, con il pieno accordo del GC avevano sollevato le seguenti richieste:

  1. L’Autorità federale è invitata ad avviare, senza interruzioni il completamento di AT da frontiera a frontiera quale ferrovia nazionale e ferrovia d’Europa e asse di collegamento N/S e E/O in tutte le parti del Paese nell’ambito di quello che viene definito il concetto di “Croce federale della mobilità”.
  2. Nella fase di ampliamento dell’infrastruttura ferroviari 2030/2035 va inserita la pianificazione e la progettazione delle tratte mancanti facendo capo alle capacità accumulate da AlpTransit SA e alle eccedenze che in essa si trovano (PS: questa società ha chiuso è stata sciolta nell’aprile scorso con oltre un miliardo di franchi di eccedenze, ristornate alla Cassa federale)
  3. Integrare il Ticino nelle dinamiche dell’asse internazionale nord-sud Rotterdam-Genova progettando e completando le tratte mancanti da frontiera a frontiera.
  4. In tempi ragionevoli realizzare le prime tappe delle tratte mancanti finanziandole grazie alle disponibilità della FA 2030/2035, a risorse complementari e, se necessario e auspicato, a fondi di terzi come permesso dalla Costituzione federale e come già avvenne nell’Ottocento.
  5. Il Consiglio di Stato è invitato a presentare questa risoluzione a tutti i Cantoni “gottardisti” (Gotthardkomitee) per promuovere la condivisione intercantonale.
  6. Il Consiglio di Stato è invitato a presentare questa risoluzione al Consiglio federale, alla Presidenza del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati.
  • Un anno dopo, con il Rapporto del 10 novembre 2019[2], firmato da tutti i capigruppo in GC della Commissione gestione e finanze sulla Mozione 18 settembre 2019 presentata da Alex Farinelli e cofirmatari (ripresa da Nicola Pini) “ALPTRANSIT INCOMPLETA: quali rischi per il Ticino e per la Svizzera” (messaggio 8 luglio 2020, n. 7847). Il rapporto si concludeva con le seguenti richieste al Consiglio di Stato:
  • di partecipare con decisione alla consultazione federale sulla Mobilità e territorio 2050 – Piano settoriale dei trasporti e sottolineare la necessità di pianificare con il massimo anticipo possibile la progettazione e la realizzazione del tracciato di AT a sud di Lugano, nonché le tratte del segmento Riviera-Camorino con la galleria d’aggiramento di Bellinzona;
  • di commissionare a breve uno studio strategico sul completamento di AT a sud delle Alpi in funzione del dibattito politico delle Camere federali per l’aggiornamento delle prospettive del piano settoriale dei trasporti previsto entro il 2021, in vista della definizione e pianificazione del Pacchetto PROSSIF FA 2040;
  • di sostenere attività di sensibilizzazione e promozione a favore del tempestivo completamento a tappe di AT, con riferimento alle schede del Piano settoriale dei trasporti – adattamento 2021 (SC 6,1 Bellinzona; 6.2 Lugano-Chiasso; 6.3 Locarno e Gambarogno).
  • Significativa è anche la lettera del 6 giugno 2022 dei Sindaci della Città dei Laghi al CF Ignazio Cassis (e precedentemente al Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi)

A che punto siamo

2/ Obiettivi raggiunti e obiettivi disattesi

In generale si deve purtroppo costatare che gli obiettivi più concreti per inserirsi nella pianificazione dinamica in corso, specie sul breve termine, non sono stati raggiunti e, in parte, nemmeno tentati.

  • Obiettivi disattesi:

Nessun tratto a sud di AT è menzionato nei lavori in corso a livello del DATEC a Berna, tantomeno si sono avviati studi di progettazione di massima (cfr. Rapporto dell’Ufficio federale dei trasporti del 20.2.2023, no. BAV-2014-4/2/1/3). Il completamento di Alptransit non fa parte (o entrerebbe in competizione) con altri grandi progetti ferroviari già in lista e parzialmente in fase avanzata di progettazione (collegamento diretto Aarau–Zurigo, passante stazione di Lucerna, nodo della rete suburbana trinazionale Basilea, potenziamento Losanna–Berna, accelerazione Winterthur–San Gallo).

  • Obiettivi parzialmente raggiunti e nuove iniziative:

Si può però contare sulle recenti decisioni del Parlamento (CN e CS) in favore della “CROCE FEDERALE DELLA MOBILITÀ” (mozione Marco Romano e cofirmatari) che di fatto impone al Consiglio Federale di reinserire nella “Prospettiva ferrovia 2050” gli assi ferroviari da confine a confine per assicurare il collegamento con l’Europa.

CN: https://www.parlament.ch/it/ratsbetrieb/suche-curia-vista/geschaeft?AffairId=20224258

CS: https://www.parlament.ch/it/ratsbetrieb/amtliches-bulletin/amtliches-bulletin-dievideos?TranscriptId=316249

Il completamento di AT Lugano-Chiasso (Milano) è stato raccomandato nell’ambito di EUSALP (EU Strategy for Alpine Region, di cui fanno parte 5 Stati alpini dell’UE, più Svizzera e Liechtenstein) dal gruppo internazionale di esperti indipendenti. https://www.are.admin.ch/are/it/home/cooperazioneinternazionale/programmiprogetti/eusalp.html ;

In Italia, grazie al finanziamento europeo post pandemia e Green Deal e al programma PNRR si stanno realizzando tutta una serie di nuove infrastrutture e progetti da concretizzare entro il 2027. In particolare, il rilancio dei porti liguri, la realizzazione del Terzo Valico, con Milano raggiungibile da Genova in un’ora. La Milano-Chiasso non è inserita in questi pacchetti, ma si è deciso lo studio di massima per un terzo binario di 9 km e due bypass di 750 metri per il traffico merci. La Svizzera ha co-partecipato al finanziamento del profilo a 4metri e investito nelle piattaforme intermodali di Piacenza (2024), Milano Smistamento e Brescia (2026).

Da notare il recente titolo di un contributo apparso nella NZZ (11.5.23): “La rete ferroviaria tedesca è fatiscente – L’Italia sta meglio. La Svizzera dovrebbe guardare più a sud che a nord;

https://www.nzz.ch/meinung/deutschlands-bahnnetz-ist-marode-italien-macht-es-besser-die-schweiz-sollmehr-nach-sueden-schauen-statt-nach-norden-ld.1736953

Con la costituzione il 1.12.2021 dell’associazione SwissRailVolutionswissrailvolution.ch , di cui l’associazione “ProGottardo, ferrovia d’Europa”www.progottardo.ch è membro co-fondatore, si può contare a livello nazionale su un’iniziativa di largo respiro che contempla sostanzialmente la strategia della Croce federale della mobilità quale complemento e rafforzamento della fitta rete ferroviaria esistente.

Cosa chiediamo

3/ Le urgenze dell’agenda politica

Nella migliore delle ipotesi, il completamento di Alptransit in Ticino potrà iniziare a concretizzarsi a partire dal 2035, e solo se il Consiglio Federale inserirà le relative opere nel Messaggio all’indirizzo del Parlamento, che deve allestire entro il 2026, in aggiunta a quanto già pianificato entro il 2035.

Affinché ciò sia possibile occorre DARE AVVIO ANCORA NEL 2023 ALLA PROGETTAZIONE DI MASSIMA DI QUESTE OPERE (cfr. Rapporto dell’Ufficio federale dei trasporti del 20.2.2023, no. BAV-2014-4/2/1/3).

  • La progettazione di massima deve quindi essere avviata subito, altrimenti non sarà più possibile “salire sul treno del 2035”! Affinché il CF e l’Ufficio Federale dei Trasporti prendano le necessarie decisioni, relative al finanziamento e all’avvio della progettazione, occorre che dal Ticino arrivi un messaggio deciso, chiaro e unanime.
  • Tre sono le componenti essenziali che entrano nel progetto di completamento dell’Alptransit, la cui portata non è solo ticinese, ma svizzera ed europea: La circonvallazione di Bellinzona, la circonvallazione di Lugano con la tratta fino a Chiasso (variante base), e la cosiddetta Gronda-Ovest (per il trasporto merci).

4/ Proposta dell’Ufficio Presidenziale al Granconsiglio

Sulla base delle precedenti considerazioni L’ufficio Presidenziale del Gran Consiglio chiede al plenum di esprimersi a favore delle richieste presentate, così da incaricare il Consiglio di Stato e i deputati alle Camere federali di considerare questo appello e di trasmetterlo all’Autorità federale, ai Comuni interessati e a tutti gli enti che a livello cantonale e soprattutto nazionale – in particolare il Gotthardkomitee – affinché si possa costituire una solida base ed unità d’intenti per realizzare i postulati enunciati.

Per l’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio:

Nadia Ghisolfi, Presidente

Michele Guerra, I Vice presidente

Fabio Schnellmann, II Vice presidente

Alessandra Gianella, Capogruppo PLR

Maurizio Agustoni, Capogruppo il Centro

Sabrina aldi, Vice Capogruppo Lega dei Ticinesi

Ivo Durisch, Capogruppo PS, GISO, FA

Lara Filippini, Vice Capogruppo UDC

Matteo Buzzi, capogruppo Verdi del Ticino

[1] https://www4.ti.ch/user_librerie/php/GC/allegato.php?allid=126035

[2] https://www4.ti.ch/poteri/gc/ricerca-messaggi-e-atti/ricerca/risultati/dettaglio?user_gcparlamento_pi8%5Battid%5D=103623&cHash=1a5d4412326c3d7a7806834b701c5317&user_gcparlamento_pi8[ricerca]=alptransit