Norma transitoria di uscita di AET dalla partecipazione alla centrale a carbone di Lünen – Interrogazione
nell’attesa della risposta alla nostra interrogazione del 26.10[1] abbiamo avuto modo di approfondire ulteriormente i termini di uscita da parte di AET dalla partecipazione alla centrale a carbone di Lünen. A seguito della votazione popolare del 2011 sull’iniziativa “AET senza carbone” è stato approvato il relativo controprogetto all’iniziativa che oltre ad impedire future partecipazioni di AET a centrali elettriche a carbone indicava i termini di uscita dalla attuale partecipazione alla centrale a Carbone di Lünen.
“Le partecipazioni già acquisite dall’azienda in contrasto con il cpv. 4 dell’art. 2 della presente legge devono essere cedute non appena possibile a condizione che non generino perdite finanziarie. In ogni caso tali partecipazioni dovranno essere cedute al più tardi entro la fine dell’anno 2035.”
Questa norma transitoria non è più stata ripresa nel 2016 quando è stata discussa ed elaborata la nuova legge sull’AET[2]. Né nel messaggio governativo 6953 né nel rapporto commissionale vi è alcuna traccia della norma transitoria. Ritenuto che la norma transitoria è stata approvata dal popolo in votazione popolare è alquanto singolare che non sia stata ripresa e che nessuno abbia ritenuto importante evidenziarne o commentarne lo stralcio in sede commissionale e tantomeno durante la seduta del Gran Consiglio.
Nel messaggio 7934[3] sulla mozione MPS “Centrale a Carbone di Lünen”: è ora di finirla con la partecipazione di AET! L’energia fossile deve essere abbandonata al più presto e gli investimenti devono essere pensati e considerati solamente in ottica eco-sostenibile!” il Consiglio di Stato si esprime in questi termini: “L’attuale Legge sull’Azienda elettrica ticinese del 10 maggio 2016 riprende il precedente dispositivo con l’emendamento proposto dal Parlamento all’art. 2 cpv. 3
3L’Azienda non può acquisire quote di partecipazione in centrali nucleari e centrali elettriche a carbone – in Svizzera e all’estero – né direttamente né indirettamente.
mentre la norma transitoria non è più stata ripresa. La volontà popolare non viene in ogni modo messa in discussione e il 2035 rappresenta il termine ultimo per la dismissione delle partecipazioni già acquisite in contrasto con il cpv. 3 dell’art. 2.”
Sulla base di questa premessa chiediamo al lodevole Consiglio di Stato:
- Per quale motivo nel 2016 la norma transitoria menzionata sopra non è stata più ripresa e il suo stralcio non è stato nemmeno menzionato nel messaggio governativo?
- La volontà popolare è rispettata anche senza la presenza esplicita nella legge sull’AET attuale della data ultima per cedere le partecipazioni a centrali a Carbone in possesso di AET?
- Considerato quanto scrive il Consiglio di Stato nel messaggio 7934 è corretto affermare che “il 2035 rappresenta il termine ultimo per la dismissione delle partecipazioni già acquisite”?
- Se l’uscita dalla centrale a carbone di Lünen entro il 2035 è confermata per quale motivo il Consiglio di Stato come organo vigilante non ha impedito ad AET di fare causa al governo tedesco?
- Il Consiglio di Stato intende chiedere ad AET di ritirare la causa di arbitrato verso il governo tedesco? Se No perché?
Matteo Buzzi,
Samantha Bourgoin, Marco Noi, Giulia Petralli, Nara Valsangiacomo
[1] https://www4.ti.ch/poteri/gc/ricerca-messaggi-e-atti/ricerca/risultati/dettaglio?user_gcparlamento_pi8%5Battid%5D=118537&cHash=223c51c7c354c032bf8f2211527e3964&user_gcparlamento_pi8[ricerca]=buzzi
[2]https://www4.ti.ch/index.php?id=83064&r=1&user_gcparlamento_pi8%5Battid%5D=86489&user_gcparlamento_pi8%5Btatid%5D=100
[3] https://www4.ti.ch/poteri/gc/ricerca-messaggi-e-atti/ricerca/risultati/dettaglio?user_gcparlamento_pi8%5Battid%5D=104515&cHash=f3c387b2ee520e58467b910ce58a1f5f&user_gcparlamento_pi8[ricerca]=7934