In data 12 ottobre è stato pubblicato un rapporto da parte del Dipartimento del Territorio che rilevava la presenza di PFAS (sostanze per- e polifluoroalchiliche) nei pozzi Pezza e Boschetti di proprietà dei Comuni di Sant’Antonino e Capriasca e ha confermato la sua presenza nel Pozzo Pra Tiro a Chiasso (già conosciuta dal 2020). Viene comunicato che i valori rilevati non sono tali da giustificare una restrizione della potabilità dell’acqua nei Comuni citati. Tuttavia, la presenza di queste sostanze nell’ambiente sono motivo di preoccupazioni: sono pianificate diverse campagne di rilevamento delle PFAS su scala nazionale, come pure la Confederazione ha in previsione degli aggiornamenti dei valori limite per ridurne l’assunzione da parte della popolazione. Oltre a ciò, un reportage di Patti Chiari, che sarebbe dovuto andare in onda il 29 settembre 2023, è stato bloccato da un provvedimento supercautelare da parte di un’azienda di Ginevra. Oggetto: l’inquinamento da PFAS nei laghi e nei fiumi ticinesi e l’ampia responsabilità della filiera ticinese dell’azienda ginevrina menzionata.

Le PFAS sono sostanze chimiche industriali difficilmente degradabili utilizzate da decenni nell’industria per le loro proprietà idrorepellenti, antigrasso e antisporco e la loro stabilità chimica e termica. Dalla pagina dedicata dell’USAV (Ufficio federale della sicurezza alimentare e veterinaria) “I campi di applicazione sono molto eterogenei e comprendono, ad esempio, le schiume antincendio, i tessuti, i prodotti per l’impregnazione, le vernici, i rivestimenti per la carta, le materie plastiche, l’elettronica, la produzione di pile, le pompe di calore e le scioline”. Si tratta di sostanze potenzialmente tossiche ed estremamente longeve.

Il primo studio in Svizzera risale soltanto a gennaio 2023, il quale ha portato a rilevare le sostanze nell’80% del suolo svizzero: in Ticino sono stati registrati valori particolarmente elevati, rendendolo il territorio più toccato dalla problematica. Inoltre, uno studio pilota sulla popolazione ha permesso di rilevare la presenza di queste sostanze in tutti i campioni analizzati: significa che le sostanze sono potenzialmente rilevabili nei tessuti di tutta la popolazione Svizzera, da appurare in quali quantità e con quali conseguenze. I valori attualmente adottati dalla Confederazione sono rispettati, tuttavia non rientrano nei limiti adottati a livello di Unione Europea, per i quali è prevista l’adozione entro il 2026.

Per questi motivi si chiede al Consiglio di Stato:

  • quali e quante rilevazioni delle PFAS nell’acqua e/o nel suolo sono state effettuate su suolo ticinese? Sono state effettuate rilevazioni a tappeto?
  • Il Consiglio di Stato ha effettuato o prevede di effettuare, in collaborazione con la Confederazione, degli studi di rilevazione della concentrazione delle PFAS nei corsi d’acqua, in particolare quelli che fungono da fonte per il consumo di acqua potabile, e dei terreni, in particolare quelli previsti per la coltivazione di derrate alimentari?
  • Nel Luganese si preleva già acqua di lago per l’approvvigionamento di acqua potabile.Nel Mendrisiotto sono in atto le pianificazioni per la realizzazione di un acquedotto a lago. Quali sicurezze possono essere date sulla potabilità dell’acqua di lago?
  • Quali soluzioni sono ipotizzabili e praticabili per limitare la concentrazione di dette sostanze, una volta definita la loro problematicità?
  • Tra le cause citate per l’inquinamento dei pozzi di Pezza e Boschetti vi è la realizzazione della Galleria di base ferroviaria del Ceneri. Le norme di controllo ambientale al quale era sottoposto il cantiere non sarebbero sufficienti ad evitare queste contaminazioni? Ci sono delle responsabilità delle aziende o dei consorzi che hanno effettuato i lavori? Sono stati richiesti dei risarcimenti alle aziende e ai consorzi che hanno effettuato i lavori? Sono possibili dei risanamenti a posteriori e chi ne assume i costi? Questo precedente verrà considerato per cantieri futuri?
  • Il provvedimento supercautelare per fermare la pubblicazione dell’inchiesta RSI è stato avanzato da un’azienda ginevrina con sede in Ticino. Di che azienda si tratta? L’azienda è oggetto di controlli da parte del Cantone Ticino?

 

Fonti:

11.01.2023 RSI “Un inquinamento invisibile, ma ben presente” https://www.rsi.ch/info/svizzera/Un-inquinamento-invisibile-ma-ben-presente–1808166.html

29.09.2023 Ticinonline “Inchiesta Rsi sulla plastica nei laghi bloccata da un provvedimento supercautelare”  https://www.tio.ch/ticino/attualita/1701206/inchiesta-rsi-sulla-plastica-nei-laghi-bloccata-da-un-provvedimento-supercautelare

12.10.2023 USAV “Sostanze Per- e Polifluoroalchiliche” https://www.blv.admin.ch/blv/it/home/lebensmittel-und-ernaehrung/lebensmittelsicherheit/stoffe-im-fokus/kontaminanten/per-und-polyfluorierte-alkylverbindungen-pfas.html

12.10.2023 DT “Sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) nelle acque di falda ticinesi” https://www4.ti.ch/tich/area-media/comunicati/dettaglio-comunicato/?NEWS_ID=229670

12.10.2023 LaRegione “Capriasca e Sant’Antonino, sostanze chimiche nell’acqua potabile” https://www.laregione.ch/cantone/ticino/1704494/acqua-pozzo-pfas-sostanze-pra-capriasca-galleria-ceneri-tiro-chiasso