Onorevole Sindaco,

onorevoli Municipali,

avvalendoci della facoltà concessaci dall’art. 65 LOC e dall’art. 35 del Regolamento comunale della Città di Locarno, inoltriamo la seguente interrogazione.

Introduzione

L’avv. Mauro Belgeri, nell’interrogazione del 24.03.2014, aveva già esposto in maniera molto esaustiva la storia del comparto Casa d’Italia (comprendente pure Villa Igea e l’ex Consolato d’Italia) e aveva pure espresso rilevanti osservazioni sul valore storico e sociale – comunitario dello stesso. Per maggiori dettagli, invitiamo a consultare la stessa al seguente link https://www.locarno.ch/files/documenti/Risposta_interrogazione_Belgeri_e_cofirmatari_-_casa_d-Italia.pdf

Nell’ottobre 2017, il Comune di Locarno ha stipulato un contratto di comodato, valido otto anni, con il proprietario del comparto (signor Lorenzo Lettieri) per usufruire dei locali di Villa Igea. Gli stessi, gestiti da Spazio Elle, sono messi a disposizione delle numerose associazioni del territorio che organizzano attività culturali e ricreative aperte a tutta la popolazione. Il successo è tale che spesso gli spazi non riescono a soddisfare tutte le richieste.

  1. Visto che il 30.04.2024 scadrà il contrato per lo Spazio Elle, il Municipio ha già predisposto cosa fare dopo la scadenza dello stesso presso il relativo comparto denominato Villa Igea? Pensa di prolungare il contratto in essere? Eventualmente per quanto tempo?In caso contrario, quali alternative ha a disposizione il Municipio per non lasciar cadere tutto il lavoro che è stato fatto finora per/con/dalle associazioni?
  2. Dal momento che Villa Igea è protetta solo dal lato della Fontana Pedrazzini, se il proprietario non intendesse più affittare la parte di stabile non protetto, cosa intende fare il Municipio?
  3. Il Municipio ha già valutato l’opzione di acquisizione del comparto Villa Igea?
  4. Il Municipio è intenzionato all’acquisizione della Casa d’Italia? Come in parte accennato nell’introduzione, che rimanda all’interessante esposizione dell’avv. Belgeri (v. interrogazione del 24.03.2014), ricordiamo nuovamente il suo essere di interesse storico, poiché costruita con soldi e sacrifici degli emigranti. La stessa comprendeva un ristorante, uno/due appartamenti e una sala teatro con palco. Nonostante la Casa d’Italia non sia protetta dal punto di vista dei beni culturali, riveste però un importante peso per quanto riguarda la storicità della stessa ed è testimonianza dei numerosi sforzi fatti da molti italiani, che hanno voluto lasciare alla nostra Città un importante spazio di scambio, cultura e intergenerazionalità, nonché contributo a favore delle generazioni future. Edificio purtroppo abbandonato ormai da diversi (troppi) anni.In caso affermativo, sono già state intavolate delle trattative con il proprietario?

    In caso negativo, perché?

  5. Ha valutato il Municipio anche la possibile acquisizione dell’ex Consolato d’Italia?In caso affermativo, sono già state intavolate delle trattative con il proprietario?

    In caso negativo, perché?

  6. Come accennato nell’introduzione, sappiamo che i locali dello Spazio Elle non soddisfano sempre le numerose richieste delle associazioni, che pare fatichino a trovare spazi anche altrove. Sappiamo anche che anni fa era stata fatta una ricerca, dal municipale Giovannacci, sugli spazi liberi sul territorio comunale da poter mettere a disposizione di associazioni e gruppi, spesso alla ricerca di luoghi in cui appunto potersi trovare per fare riunioni, prove di canto, teatro o altro. La situazione è sempre la stessa o ci sono novità? Il Municipio reputa sufficienti gli spazi aggregativi presenti sul territorio cittadino?
  7. A quanto ci risulta, sono davvero numerose le realtà che cercano spazi in tal senso, accessibili a un prezzo simbolico e che potrebbero portare valore aggiunto al nostro territorio. Intende il Municipio favorire queste realtà?Se sì, in che modo?

    Se no, perché?

  8. Quanti sono gli stabili, già di proprietà del Comune, attualmente non utilizzati / chiusi e che progetti ci sono al riguardo sugli stessi?Sarebbero prevedibili delle collaborazioni tra Municipio e privati, che hanno spesso stabili vuoti e inutilizzati / “abbandonati” da anni?

 

Grata sin d’ora per le risposte che darete, porgo distinti saluti.

Sheila Mileto

Francesca Machado

Marko Antunovic

Matteo Buzzi

Mauro Belgeri

Pierre Melini

Andrea Barzaghini

Martina Ghielmetti

Fabrizio Sirica

Gianfranco Cavalli

Francesco Albi

Aleksandar Malinov

Rosanna Camponovo