Ogni spostamento che compiamo implica il consumo di un certo quantitativo di energia. Se ci spostiamo a piedi, in bicicletta o col trotinett, l’energia di cui abbiamo bisogno è quella generata dal metabolismo del nostro corpo e la possiamo quantificare in “panini”, “porzioni di risotto” oppure “mele e pere” a dipendenza dei gusti personali. Se invece ci spostiamo grazie a mezzi motorizzati, l’energia motrice è ottenuta attraverso tre principali sistemi: la combustione di carburanti, l’utilizzo diretto di elettricità e infine l’impiego di celle combustibili. Ogni sistema ha degli impatti sull’ambiente che ci circonda e sostiene, che sia in fase di utilizzo, tramite l’emissione di gas serra, polveri fini e altri agenti inquinanti, in fase di produzione del vettore energetico oppure durante la creazione e lo smaltimento delle componenti del veicolo che servono ad estrarre e a stoccare l’energia motrice. Gli impatti aggregati delle varie forme di trasporto sono molto importanti: solo per quel che riguarda le emissioni dirette di gas serra, in Svizzera il settore dei trasporti (esclusi il trasporto aereo e navale internazionali) conta per più del 32% delle emissioni interne.

Una strategia per ridurre gli impatti legati agli spostamenti motorizzati è quella conosciuta sotto l’acronimo ASI e prevede tre linee d’azione chiamate in inglese: avoid, shift, improve. Sotto la prima categoria ricadono le misure che prevedono una riduzione generale del bisogno di mobilità. Sotto la terza rientrano le soluzioni tecnologiche volte ad aumentare l’efficienza energetica dei veicoli, mentre nella seconda linea d’azione sono inclusi i provvedimenti che implicano un cambiamento modale: spostiamoci, ma facciamolo attraverso soluzioni più efficienti. Tra queste rientrano la sostituzione di viaggi motorizzati attraverso la mobilità attiva (cioè a piedi, in bicicletta o col trotinett) e l’utilizzo dei mezzi pubblici, che raggruppando più persone sullo stesso mezzo permettono di ottimizzare l’impiego di spazio e carburante.

Queste strategie devono essere interiorizzate dai vari attori del sistema di trasporto e più in generale della società, tra cui anche i singoli individui, che hanno il potere di operare alcune scelte di mobilità piuttosto che altre. Non per conformarsi a chissà quale diktat ecologista, ma semplicemente per adempiere all’interesse di preservare l’ecosistema nel quale e grazie al quale viviamo, che è collettivo e ampiamente condiviso, come dimostra la provenienza della mozione di cui stiamo discutendo. Mozione che centra un punto importante: se dobbiamo sensibilizzare la popolazione su un utilizzo oculato ed efficiente dei vari sistemi di trasporto, perché non cominciare a farlo proprio a scuola? E quale miglior occasione delle gite scolastiche che proprio per definizione implicano uno spostamento? Noi Verdi riteniamo che la scuola, come luogo di apprendimento e formazione, svolga un ruolo fondamentale nel plasmare nelle generazioni di domani una sensibilità che permetta loro di interagire in modo eco-logico con l’ambiente circostante. Ecco perché sosteniamo il rapporto di maggioranza della CFC, che in sostanza avalla la proposta contenuta nella mozione, concretizzata nel messaggio governativo tramite un incoraggiamento alla tematizzazione dell’impatto del viaggio con le allieve e gli allievi stessi e un supporto finanziario per coprire gli eventuali maggiori costi derivanti in particolare dall’utilizzo del treno rispetto ad altri mezzi.

Sulla problematica sollevata dal rapporto di minoranza, secondo cui le scuole situate in zone periferiche sarebbero penalizzate dall’approccio, a mio modo di vedere questa non esiste. Lo spirito della mozione non è quello di far utilizzare il treno a tutti i costi, bensì quello di generalmente preferire l’utilizzo del mezzo pubblico per gli spostamenti legati alle gite scolastiche. Nelle zone periferiche i collegamenti con i mezzi pubblici sono assicurati e sono sempre più performanti, soprattutto negli orari in cui si svolgono le gite di classe. Dove non esistono collegamenti ferroviari al bus affittato si può semplicemente preferire il bus di linea.

Concludo ricordando che a volte il viaggio può essere più interessante della meta.

23.02.2021, Cristina Gardenghi Gran Consiglio

 

Mozione 17 settembre 2018 presentata da Lelia Guscio e Maruska Ortelli “Per il trasporto degli allievi delle scuole elementari e delle scuole medie dalla gomma alla rotaia in occasione delle passeggiate scolastiche”
Messaggio del 17 aprile 2019 n. 7657
Rapporto di maggioranza dell’8 febbraio 2021 n. 7657 R1, relatore: Raoul Ghisletta
Rapporto di minoranza del 10 febbraio 2021 n. 7657 R2, relatore: Edo Pellegrini