In questi giorni abbiamo potuto assistere a eventi atmosferici che cominciano a non essere più considerati eccezionali. Dopo un periodo di prolungata siccità è seguita una serie di precipitazioni molto intense in un lasso di tempo relativamente breve. Queste abbondanti precipitazioni hanno creato alcuni (in)evitabili disagi in diverse parti del Cantone. La Città di Bellinzona ha davanti a sé una grande occasione: la possibilità concreta di rivedere il concetto urbano-architettonico al fine di diventare pioniera e all’avanguardia per gli anni a venire e soprattutto un esempio per altre città.

Gli spazi coperti da calcestruzzo e asfalto — prendiamo come esempio piazza del Sole (senza nulla togliere allo scomparso architetto Vacchini) — non sono più considerati adatti per questo periodo climatico, nei mesi di forti ondate di calore diventano praticamente invivibili. All’interno di aree urbane cittadine, rispetto alle aree rurali circostanti, la temperatura è nettamente superiore, questo fenomeno microclimatico è chiamato appunto “isola di calore”.

Secondo gli scenari climatici alterneremo lunghi periodi siccitosi ed estremamente caldi a precipitazioni intense o alluvioni che metteranno continuamente alla prova il territorio in cui viviamo. Una città all’avanguardia deve prepararsi e diventare resiliente agli effetti indesiderati di tali fenomeni. Esistono svariate soluzioni che possono risolvere due problemi opposti, uno di questi è il concetto di “città spugna”, un’importante iniziativa strategica dell’Associazione svizzera dei professionisti della protezione delle acque (VSA).

Invece di drenare o incanalare l’acqua, andando conseguentemente a perdere un bene prezioso, esiste un concetto di pianificazione urbana che prevede di assorbirla, immagazzinala e, se necessario, sfruttarla. Implementando un concetto innovativo di gestione delle acque si creeranno di riflesso anche molte aree verdi che andranno a ridurre il problema delle isole di calore.

Bisogna abbandonare il pensiero “abbiamo sempre fatto così” il cui unico risultato è il sabotaggio dello sviluppo di una società, non solo a livello urbano, ma a tutti i livelli di gestione.
Bisogna avere il coraggio di fare un passo verso il cambiamento; essere di ispirazione ed esempio per altre città aumentando il livello di benessere per le e i cittadini, una città pioniera attrarrà non solo nuove famiglie ma anche aziende e imprese.

Con passione, costanza e collaborazione possiamo raggiungere grandi obiettivi per un bene comune: rendere la Città di Bellinzona con i suoi importanti quartieri inclusivi, sicuri e sostenibili per tutte le cittadine e i cittadini.

Sara Nisi