Passaggi pedonali fantasma?
Il fatto non è certamente passato inosservato ai pedoni più attenti: in numerose località del Ticino stanno scomparendo i passaggi pedonali. Secondo il Dipartimento del territorio (DT), e per esso la Divisione delle costruzioni e in particolare l’Ufficio della segnaletica stradale e degli impianti pubblicitari, i passaggi pedonali demarcati con le strisce gialle sono strutture di attraversamento sulle quali il pedone gode della precedenza rispetto al traffico veicolare. Una precisa norma tecnica elaborata dall’Associazione svizzera dei professionisti della strada e dei trasporti fissa i requisiti minimi che il passaggio pedonale deve soddisfare per essere ritenuto idoneo allo scopo di garantire uno standard di sicurezza e comfort adeguati.
Fra i requisiti troviamo la presenza di almeno 100 pedoni che attraversano durante le 5 ore più frequentate della giornata. Frequenze minori sono ammesse se il passaggio fa parte di un percorso casa-scuola o sussistono bisogni particolari, ad esempio case per anziani. Si rileva dunque che uno dei requisiti per definire idoneo un passaggio è che sia utilizzato regolarmente da un numero minimo di pedoni, affinché i conducenti assumano un comportamento prudente in prossimità dello stesso. Secondo il DT un passaggio pedonale poco frequentato non è più percepito dai conducenti come un punto in cui è richiesta particolare prudenza, generando in tal modo una situazione di potenziale pericolo per il pedone in attraversamento.
Un passaggio pedonale non è un luogo di attraversamento sicuro per definizione, bensì un luogo sul quale il pedone gode della precedenza. Se la struttura risponde alla norma la probabilità d’incidente diminuisce, senza però essere esclusa. Infatti, l’esperienza dimostra che non è con la semplice demarcazione delle strisce che si garantisce automaticamente la sicurezza del pedone. In certi casi può addirittura dare al pedone una falsa sensazione di sicurezza.
Da alcuni anni il DT ha avviato una sistemazione dei passaggi pedonali sulle strade cantonali in conformità con la citata normativa, in collaborazione con i Comuni. La precedenza al pedone, vista la relativa frequenza, è stata tolta ad esempio per i passaggi pedonali alle rotonde di Ostarietta di Lamone e di Vezia, e per quelli su via Massagno alla rotonda di Canobbio. E in molte altre località del Ticino. In questi casi rimane, senza demarcazione, il punto d’attraversamento pedonale con l’isola centrale spartitraffico. A nostro avviso questa scelta federale, applicata con rigore dal Cantone, non garantisce una necessaria e continua sicurezza ai pedoni, anche perché spesso manca una segnaletica verticale indicante agli automobilisti la presenza delle strisce. Inoltre, così facendo, in zone densamente urbanizzate si ritorna de facto a dare la priorità agli automobilisti, in controtendenza con quanto promosso fino ad ora.
Sempre a proposito di segnaletica stradale orizzontale, vi è pure da segnalare che su numerosi tratti di strade cantonali (ad esempio Via San Gottardo a Massagno o sul Ceneri “vecchio”) è spesso difficile identificare con chiarezza la pittura bianca utilizzata per separare le corsie. Si creano così situazioni pericolose che si auspica vengano presto risolte.
Francesco Mismirigo, Membro Comitato I Verdi del Ticino