ll preventivo 2020 del Cantone presenta un debito pubblico di 2,2 miliardi di franchi. Un risultato, che considerando gli effetti della crisi sanitaria, non risulta neppure così sorprendente. Oltre a ciò, se si va ad osservare l’andamento negli ultimi anni, si può notare un oscillamento che non farebbe pensare ad un costante e profondo “rosso”. Tuttavia per la destra la soluzione è una: tagliare. Il Decreto Morisoli prevede infatti un intervento orientato “esclusivamente al taglio delle spese”. La logica è semplice: o entrano più soldi o ne escono meno. Ma lo spauracchio invocato da “tassazione” e “moltiplicatori” nasconde una grande verità: non tutte le persone pagano le stesse tasse, e si tratta di una struttura intrinsecamente perequativa. Per quanto possa pesare preparare la dichiarazione e vedere diverse migliaia di franchi fluire verso lo Stato, ricordiamoci che le spese che verranno tagliate vanno a beneficio prevalentemente della popolazione più vulnerabile. E non solo: contribuiscono incondizionatamente anche alle basi di tutta la società sotto forma di sanità, pensioni e istruzione. Non dimentichiamo che se le tasse non risultano ridistributive al 100% è soltanto per i reiterati “regali” fiscali alle classi di reddito e sostanza più abbienti ed in entrambe le questioni c’è stato lo zampino della stessa area politica…

Lo Stato non è un’azienda e come tale non solo è insensato puntare ad un profitto, risulta anche pericoloso accettarne l’annichilimento con l’obiettivo principale del risparmio. Che debba essere assicurata una certa stabilità è chiaro, tuttavia un periodo in rosso in seguito ad un periodo di crisi non può giustificare una visione miope ed unilaterale che si concentra unicamente sulla spesa pubblica. In tutto ciò si perde di vista il valore delle erogazioni statali: denaro che troppo spesso pare scialacquato, ma che in realtà è fondamenta dello Stato ed investimento nelle persone e nel futuro. La spesa pubblica torna indietro sotto forma di persone giovani formate, famiglie integre e sicure, persone anziane tranquille. Se la spesa pubblica manca, sono disoccupazione e fragilità a costituire un futuro decisamente poco roseo, tanto da volerlo cercare Oltralpe.

 

Coordinamento dei giovani verdi