Grazie vicepresidente, stimato consigliere di Stato, colleghe, colleghi,

Il Mendrisiotto è ancora la regione più inquinata della Svizzera. Inquinamento da polveri sottili, ozono e rumore condizionano pesantemente la qualità di vita. L’autostrada A2 è uno dei principali assi di transito d`Europa ed è sicuramente una delle fonti principali di inquinamento. Al traffico internazionale si aggiunge quello dei pendolari, in particolare quello massiccio dei frontalieri.  Negli agglomerati del Mendrisiotto e del Luganese il traffico è già oggi estremamente congestionato in diverse fasce orarie: le capacità stradali e di parcheggio sono già oggi insufficienti e quindi non possono far fronte ad un ulteriore aumento del traffico.

In questo contesto ambientale e viario già molto precario si inserisce il progetto POLUME di USTRA. Si tratta di un investimento miliardario per affrontare la problematica aumentando la capacita dell’autostrada. Il progetto immagina un futuro dei trasporti regionali facendo ricorso a visioni del passato. In un contesto di alta domanda di mobilità individuale motorizzata è evidente che aumentando l’offerta infrastrutturale si contribuirà ad aumentare il traffico già oggi insostenibile.

Ciò significa martoriare ulteriormente un territorio già pesantemente rovinato dalle vie di comunicazione. Si tratta di un progetto mastodontico e invasivo che renderà solo apparentemente più scorrevole il traffico, dato che esso tenderà ad aumentare spostando poi agli svincoli o all’interno degli agglomerati i colli di bottiglia.

Le proiezioni utilizzate a sostegno del progetto PoLuMe secondo le quali in futuro ci sarà un continuo aumento del traffico tra Chiasso e Lugano, non sembrano corrispondere all’evoluzione osservata negli ultimi anni e si inseriscono purtroppo in quella logica perversa della crescita infinita che nega i limiti planetari. Pensare di risolvere i problemi ambientali e viari con le soluzioni che li hanno creati è semplicemente irresponsabile.

Questo progetto per i Verdi è quindi fonte di grande preoccupazione, condivisa non solo da diverse associazioni ambientaliste ma anche da una importante parte della popolazione residente: nel 2021 ben 6’300 cittadini hanno espresso il loro dissenso attraverso una petizione. Il dissenso lo hanno espresso anche diversi consessi politici istituzionali e recentemente anche molti cittadini e cittadine in una manifestazione pubblica ben frequentata. 

Purtroppo il progetto non considera l’unica alternativa sostenibile possibile, ovvero quella di ridurre il traffico su gomma, costituito in grandissima parte da spostamenti su scala regionale di pendolari frontalieri e residenti.

A Maroggia, oggi, su venti veicoli che transitano in autostrada, solo uno è condiviso da più occupanti, gli altri trasportano un’unica persona. Questo è terribilmente inefficace dal punto di vista energetico e dell’occupazione dello spazio. Le alternative al traffico individuale motorizzato, già esistono e devono essere maggiormente potenziate ed estese. In questo senso i piani di agglomerato del Luganese (PAL) e del Mendrisiotto (PAM) dovranno essere molto più ambizioni ed integrati in una strategia cantonale e nazionale verso una mobilità veramente più sostenibile e più collettiva.

Bisogna puntare maggiormente sulla promozione dei piani di mobilità aziendale

Bisogna puntare sull’implementazione della tassa di collegamento, che qualcuno in questo parlamento vorrebbe invece addirittura abolire prima della sua entrata in vigore cancellando quindi la volontà popolare.

Bisogna puntare anche sul potenziamento delle capacità di trasporto ferroviarie attraverso nuovi convogli più capienti e un aumento delle tracce per traffico passeggeri; e questo ovviamente grazie soprattutto al prolungamento di AlpTransit a sud di Lugano.

Infine bisognerà potenziare ulteriormente il trasporto collettivo su gomma.

Di fronte alla crisi climatica e ambientale è giunta l’ora di dire chiaramente da che parte stiamo: stiamo con la politica del passato che ci ha causato i problemi viari, ambientali e climatici oppure vogliamo con convinzione abbracciare una nuova politica orientata alla sostenibilità?

Oggi questo parlamento può dare un segnale concreto alla Confederazione che indichi una strada più sostenibile nell’affrontare il problemi del traffico.

Pensando e avendo nel cuore la popolazione del Mendrisiotto e in particolare  quei giovani e quelle giovani che vivranno in quel territorio nei prossimi decenni e appellandomi alla sensibilità ambientale di ognuno di voi a nome del gruppo dei Verdi vi invito ad sostenere il rapporto di minoranza di Daria Lepori che ringraziamo. Vi invitiamo quindi di respingere il rapporto di maggioranza.