L’iniziativa è stata lanciata dalle organizzazioni non governative a difesa del territorio, della natura e del paesaggio. Noi Verdi del Ticino la sosteniamo. La potete firmare alle nostre bancarelle e scaricando il formulario dal nostro sito. Vogliamo raccogliere 7’000 firme in 60 giorni: dateci una mano!

Cosa chiede l’iniziativa “Spazi verdi”?

Obbiettivo di questa iniziativa è la tutela degli spazi verdi di pianura per le generazioni future. Con l’iniziativa si chiede che alla Legge sullo sviluppo territoriale (Lst) si aggiunga un articolo sugli spazi verdi di fondovalle, l’Art. 95bis:

1. Gli spazi verdi di fondovalle non edificabili o non edificati in larga misura sono paesaggi di importanza cantonale e vanno tutelati come zona agricola o forestale, zona di protezione, zona degli spazi liberi o zona per il tempo libero.

2. Negli spazi verdi di fondovalle non edificati in larga misura, in particolare
se in presenza di terreni non ancora urbanizzati, la zona edificabile va ridotta.

3. Il Cantone identifica e tutela gli spazi verdi non edificabili o non edificati in
larga misura dei fondivalle della Riviera, del Piano di Magadino, del Piano
del Vedeggio e del Piano del Laveggio e del Gaggiolo con lo strumento del
Piano di utilizzazione cantonale.

Perché firmare l’iniziativa?

Oggi nel nostro cantone consumiamo terreno non edificato a grande velocità, rimanendo però con una percentuale di sfruttamento molto bassa rispetto alle reali possibilità edificatorie, con conseguente dispersione delle zone edificabili. Questo non va a vantaggio di un uso parsimonioso del territorio e tantomeno della salvaguardia del paesaggio e del terreno agricolo.

Un territorio sfruttato e sprecato

Nel corso degli ultimi 15 anni il nostro territorio ha subito fortissime pressioni da parte dell’economia, che hanno causato una radicale alterazione del paesaggio nei comprensori di fondo valle. In particolare il Sottoceneri ha sofferto di questo fenomeno con una evidente dispersione delle zone residenziali e una saturazione delle zone industriali. Nel Mendrisiotto ad esempio il fenomeno della dislocazione di industrie internazionali ha portato con sé posti di lavoro poco retribuiti e nel caso della logistica anche con evidente spreco di terreno.

Una rete viaria collassata

Come effetto secondario dell’edificazione disordinata si è creato un collasso delle arterie stradali e autostradali con conseguenti disagi alla popolazione residente e alle industrie stesse. Oggi anche la politica dei trasporti non può più prescindere da una politica insediativa sostenibile.

Paesaggio compromesso

A causa delle forti spinte edificatorie, sfociate in una sfrenata cementificazione, il paesaggio di fondovalle del nostro Cantone è radicalmente cambiato. Al posto di spazi agricoli ci ritroviamo distese di capannoni disordinati con parcheggi sterrati a volte anche abusivi se non addirittura in zone protette. Dobbiamo porre un freno a questo processo di degradazione del nostro fondovalle. Per questo è fondamentale proteggere quei pochi spazi verdi di fondovalle rimasti, spesso in prossimità dei nostri grandi fiumi, ma anche dei nostri agglomerati urbani.

Terreni agricoli insufficienti e frazionati

Il disordinato e rapido spreco di territorio ha causato una importante diminuzione e un frazionamento di terreni agricoli. Questo rende difficile sia l’orticoltura che la campi coltura viste le esigue dimensioni degli appezzamenti rimasti. Ricordiamoci che una politica di indipendenza alimentare si basa anche su una efficace politica di salvaguardia del terreno agricolo. Il nostro cantone deve garantire che spazi e terreni adatti per l’agricoltura siano conservati nel loro stato attuale per assicurare che venga mantenuta la loro qualità agricola. Una politica di salvaguardia degli spazi verdi è anche una efficace politica di sussistenza a favore dell’agricoltura. Il problema di un adeguato approvvigionamento alimentare sarà uno delle sfide principali che la nostra confederazione deve garantire alle generazioni future. Inoltre uno spazio agricolo di qualità garantisce anche la qualità del nostro paesaggio.

Biodiversità a rischio

La biodiversità ‐ l’insieme delle forme di vita e degli ecosistemi naturali ‐ è essenziale al benessere. Ne è convinto anche il Consiglio Federale che attraverso la nuova strategia in favore della biodiversità sottolinea tra l’altro come le attività economiche e di svago debbano evitare ogni impatto inutile sull’insieme del territorio al fine di migliorare la qualità degli ecosistemi. Oggi la biodiversità non si garantisce più solo con la creazione o salvaguardia di singoli biotopi o ambienti naturali. Gli spazi verdi di pianura rimasti sono spesso in prossimità di corsi d’acqua importanti e creano ambienti umidi di enorme valore. Intrusioni umane all’interno di queste aree segnerebbe un collasso della quantità di specie presenti. Preservare queste aree vuol dire garantire un futuro, nell’interesse di tutti, anche a queste specie minacciate.

Scaricate qui l’iniziativa da firmare!