Lodevole Municipio,

da tempo i Verdi si impegnano per il raggiungimento di una politica sostenibile che coniughi i vincoli ambientali, con quelli sociali e quelli economici. Anche se a parole il Municipio lasci intendere che ciò sia pure il suo intendimento, nei fatti si verifica purtroppo quanto lontano da una vera ricerca della sostenibilità sia il suo agire politico.

In più occasioni negli ultimi anni, i Verdi hanno denunciano la politica sregolata del Municipio, il quale per poter corrispondere all’immaginario di grandezza e sviluppo dipinto con la campagna aggregativa, ha spinto sull’acceleratore dell’edificazione pubblica e privata, facendosi però scappare di mano in diverse occasioni la gestione normativa, operativa e finanziaria dei progetti.

Il cedimento del muro di sostegno della strada soprastante ad un cantiere in construzione in via dei Ronchi, una zona alquanto scoscesa, sembra essere un ulteriore esempio di questa pericolosa linea politica tenuta dal Municipio.

Nel 2014, in occasione della discussione sul credito di quasi 3 milioni per il risanamento di Via Malmera, poco sotto a Via dei Ronchi, i Verdi avevano messo in guardia da questa politica di urbanizzazione sregolata e non sostenibile, in atto anche in quella zona collinare. Così si esprimeva infatti nel dibattito l’allora Consigliere comunale de I Verdi Paolo Bernasconi nella seduta del 16 novembre:

Vorrei solo esprimere qualche osservazione. Via Malmera ha conosciuto negli ultimi anni uno sviluppo edilizio non compatibile con la sua natura e capacità originari, una strada ai ronchi divenuta strada di servizio. È un esempio di quanto impropria possa diventare l’urbanizzazione delle nostre aree collinari. Una pianificazione giudiziosa dovrebbe evitare di rilasciare permessi di costruzione senza che le vie di comunicazione siano state preventivamente rese adatte ad assorbirne l’accresciuto traffico privato. Intervenire a posteriori diviene molto difficile, i vincoli precostituiti tecnicamente insormontabili, o difficilmente, gli espropri impossibili e costosi. Quante volte si vedono costruzioni apparire nei posti più impossibili, per poi lamentarsi che le vie di accesso sono difficili o mancano i trasporti pubblici. Evidentemente… Sarà questo il modo con cui Bellinzona intende svilupparsi nei prossimi anni? O in questo senso esiste una strategia, esistono dei vincoli pianificatori monitorati e sorvegliati per evitare la congestione e l’aumento del degrado delle vie di traffico? Segnalo che Via Malmera si trova in un’area che il PAB di terza generazione ha previsto debba ulteriormente densificarsi, malgrado sia fragile dal punto di vista della stabilità del terreno e con costi importanti di allacciamenti e servizi. Le premesse non sono quindi delle migliori, e sarebbe assai preferibile evitare di ritrovarci a trattare analoghe situazioni anche nei prossimi anni. Per questi motivi esposti, quale segnale politico e di riflessione e non perché siamo di principio contrari al messaggio, anzi riteniamo queste opere importanti anzi molto importanti, la maggioranza del Gruppo non sostiene il presente messaggio.”

Un “segnale politico” ed una “riflessione” che sembrano proprio non essere stati raccolti dall’attuale Municipio. Una riflessione approfondita è oggi ancora più rilevante – non solo in funzione della qualità del servizio, ma anche per questioni di sicurezza pubblica – alla luce della maggiore consapevolezza di quanto i cambiamenti climatici possano portare ad eventi estremi con dissesti idro-geologici.

Sulla base di queste premesse chiediamo pertanto al Municipio:

  1. Il muro di sostegno della strada ceduto e quello più grande accanto a nord (fortunatamente intatto), soprastanti il cantiere in corso, sono opere realizzate dal Comune oppure dai privati?
  2. Perché è stata costruita quest’opera muraria? È stata costruita in relazione al cantiere sottostante attualmente in corso o era preesistente?
  3. Nel caso il muro di sostegno sia stato realizzato o modificato dai privati in relazione al cantiere in costruzione, non ritiene il Municipio alquanto imprudente, se non addirittura scorretto, affidare ai privati le opere di fortificazione di una strada comunale?
  4. Non ritiene il Municipio che sia il Comune a dover realizzare e mettere a disposizione della cittadinanza opere stradali idonee e sicure?
  5. L’opera muraria di fortificazione della strada è stata collaudata e dichiarata idonea e sicura dalle Autorità comunali? Se sì, da chi è stato effettuato il collaudo?
  6. Nei giorni successivi al crollo, sono state evacuate abitazioni circostanti per ragioni di sicurezza?
  7. Il Municipio non ritiene imprudente la concessione di una licenza edilizia su un terreno così scosceso, la cui stabilità era in precedenza garantita da un bosco?
  8. Alla licenza edilizia del cantiere in corso sono stati assegnati trapassi di indici di sfruttamento per aumentarne la SUL?
  9. In che modo le prospettive di eventi idro-geologici estremi sempre più frequenti viene tenuta in considerazione nella pianificazione anche dei comparti collinari?
  10. È vero che pochi anni fa quel tratto di strada era già stato chiuso perché in un terreno soprastante si era prodotto una frattura da scoscendimento del terreno?
  11. Non ritiene il Municipio giunto il momento di sospendere la concessione di licenze edilizie in attesa di analisi idro-geologiche approfondite in un comparto tanto sensibile e in attesa dei risultati del masterplan?

Ringraziando per le risposte, porgiamo distinti saluti

 

Per i Verdi del Ticino:

Marco Noi                                                                Ronnie David