Per il Consiglio Comunale Verdi e Indipendenti – Lista 9
Immaginare il futuro è difficile, si è prigionieri del presente e si tende a replicarlo. E così si sostituiscono le auto a benzina con quelle elettriche invece di ridurre la mobilità privata, la piazza finanziaria tradizionale con la cryptopiazza invece di muoversi verso un’economia diversa nei valori, uno stadio vecchiotto con un progetto borioso pagabile solo con concessioni alla speculazione. Ma non si cambia davvero. Eppure le condizioni in cui dovremo vivere, a cominciare da quelle climatiche, stanno cambiando drasticamente, impongono altre priorità, chiedono vie nuove e una società diversa. Sobrietà invece di consumi crescenti, collaborazione invece di competizione, apertura invece di esclusione, empatia invece di sopraffazione. E un generale senso della misura (dove l’unità di misura è il mondo naturale, base della nostra esistenza).
A cambiare le cose nel profondo sono la consapevolezza collettiva e la mobilitazione sociale. Ma anche il lavoro nelle istituzioni può contribuire a orientare il cambiamento. Speriamo quindi che si rafforzino le posizioni critiche in Consiglio comunale, che si consolidi un’opposizione multicolore e si aprano nuovi spazi di collaborazione nella differenza. Questo è il nostro obiettivo elettorale.
Abbiamo invece ritenuto inutile partecipare all’elezione del Municipio: non ci sono condizioni e numeri per modificare l’attuale predominio della destra. Esserci nel legislativo è importante, concorrere per l’esecutivo in questo contesto molto meno. I risparmi ottenuti rinunciando a una campagna dispendiosa per il Municipio li abbiamo devoluti a quattro associazioni attive in ambito sociale: Casa Astra, Casa Marta, Fondazione Francesco e Insieme per la pace.
All’insegna del motto «non aperitivi, ma momenti di conoscenza e riflessione» abbiamo organizzato dei momenti d’incontro interessanti e costruttivi. Ci farebbe piacere incontrarti.
Sono nato e cresciuto in Perù dove ho frequentato la scuola svizzera, in seguito ho vissuto a Lucerna e negli Stati Uniti. La cultura svizzera e quella peruviana sono sempre state presenti nella mia vita, così come l’amore per la terra…
Da mia madre peruviana ho ereditato il rispetto per la Pachamama (la Madre Terra) e da mio padre, che era Agronomo, la conoscenza del mondo rurale. Dal 2003 vivo a Lugano con mia moglie e due figli, ma la multiculturalità è sempre stata la mia essenza: mi sento cittadino del mondo e come tale mi sento nell’obbligo di difenderlo. Lo faccio perché ci credo e perché, per me, è una cosa naturale, visto che il rispetto per la terra è nella mia cultura. Ora lavoro per l’associazione Saetta Verde, partecipare a un progetto che fa qualcosa di concreto per l’ambiente è una decisione che ho preso, perché mi sento responsabile per il mondo nel quale viviamo.
Lea Ballarin
2 Consiglio comunale
Luisa Baragiola
3 Consiglio comunale
Candidata indipendente molto preoccupata per l’incuria con cui si abbandonano i rifiuti ovunque.
Stefano Baragiola
4 Consiglio comunale
Sono candidato come Indipendente, pensionato e impegnato sul tema della pianificazione del territorio, in particolare a Lugano per il paese di Brè.
Danilo Baratti
5 Consiglio comunale
Nel pieghevole elettorale per tutti i fuochi abbiamo deciso di riprendere e attualizzare quanto avevamo scritto in passato. Riciclo anch’io, con qualche adattamento o commento (in grassetto), quanto avevo scritto tre anni fa: è anche un modo per vedere cosa è cambiato (più …
… che in me, fuori di me). Docente in pensione, storico, ricercatore occasionale, piccolo conservatore della biodiversità periurbana (prati e boschi intorno a casa), consigliere comunale uscente. Politicamente impegnato da ormaioltre cinquant’anni (prima in movimenti sociali e antimilitaristi, da una ventina d’anni nei Verdi) non sono molto ottimista sul futuro che ci aspetta (confermo! E va sempre peggio). Mi sa che il devastante neoliberismo che governa le nostre vite durerà ancora un bel po’ nonostante il disastro economico, sociale e ambientale che abbiamo sotto gli occhi, accentuato ora dalla pandemia (da quella almeno siamo usciti, non certo dal neoliberismo). Negli ultimissimi anni il movimento per il clima ha fatto aprire gli occhi a molti e anche la pandemia, pur avendo sviato l’attenzione, potrebbe contribuire a una presa di coscienza. Ho però l’impressione che di qui a poco tutto ricomincerà più o meno come prima, con un livello di consumi demenziale e suicida, tutt’al più con una timida transizione energetica e un po’ di verde – ma nella forma del greenwashing – sparso qua e là, come una spolverata di prezzemolo (È esattamente quel che è successo, che succede ogni giorno di più, senza una svolta sostanziale).
Rassegnarsi al disastro? (disastro oggi aggravato dalle guerre in Ucraina e a Gaza, che hanno comportato gravi passi indietro in più ambiti). C’è una frase attribuita a Martin Lutero che suona più o meno così: «Anche se sapessi che la fine del mondo è per domani, pianterei oggi il mio alberello di mele». Ecco, il mio spirito è un po’ questo (e lo resta), e un luogo in cui piantare l’alberello può anche essere il Consiglio comunale. Un luogo un po’ sterile, certamente (direi di più: molto sterile), ma nonostante tutto ritengo che anche a questo livello istituzionale dobbiamo e forse possiamo fare qualcosa per contribuire a preparare una svolta, o almeno per contrastare il peggio che avanza (fermo restando che il lavoro più importante rimane quello fatto nella società, fuori dall’aula parlamentare, dalle associazioni della società civile). La nostra voce, avevo già scritto nel 2016, dovrà essere persuasiva e incalzante come quella della capinera. Ma non è così facile: alla capinera viene meglio (decisamente!).
Farmacista, consulente indipendente, mamma e già consigliera comunale a Savosa.
Appassionata sostenitrice della salvaguardia di un ambiente sano dove poter vivere al meglio la quotidianità.
Per una città più verde, con meno traffico e spostamenti sicuri a piedi o in bicicletta, senza barriere architettoniche, con trasporti pubblici regolari e alla portata di tutti.
Per la pedonalizzazione del lungolago a favore di residenti e turisti.
Per la creazione di spazi conviviali intergenerazionali e interculturali dove socializzare.
Per ridurre gli sprechi energetici e alimentari mediante incentivi.
Per sostenere le iniziative che diano opportunità di lavoro ai residenti.
Athena Demenga
8 Consiglio comunale
Mi dedico agli àmbiti dell’architettura e il paesaggio, dello yoga e la meditazione, e dell’interreligiosità.
Questi contesti di interesse sono il caleidoscopio con cui volgo lo sguardo sull’ambiente in cui vivo e
su ogni relazione umana. Grazie a queste interconnessioni, …
… ho sviluppato un approccio al mondo naturale con sensibilità, permettendogli di essere indicatore dei modi più coerenti possibili datici per abitare questa città inclusiva, di ruolo anche internazionale, con equilibrio e favorendo un reciproco benessere. Penso che il più grande accordo che tutti dobbiamo effettuare è proprio con la natura planetaria stessa, considerandola senza più dubbio alleata con cui andare nella stessa direzione, ossia verso il bene comune fatto di pochi compromessi, molta sostenibilità e strabiliante capacità di adeguamento. Amo recarmi sulle vette intorno per coglierne sempre l’insieme, per ricordare come è cambiata e trarre ciò che è valido per proseguire con lungimiranza verso un ambiente sempre più accogliente. Abbiamo la fortuna di abitare un contesto fatto di lago, monti e urbanità, dunque con notevoli offerte su ogni frangente. La domanda verde è sempre più palese, necessaria e non relegabile a pochezza anche quando si prospettano tempi più ardui. Ogni attimo del presente è sempre incondizionatamente un ottimo spunto per preferire la via del benessere, della tolleranza e del dialogo per far fronte in modo propositivo a un sano regresso per un innovativo progresso, senza temere di porre su un piano critico, e autocritico, ogni “modus” poco sostenibile dato per acquisito, rimodellando invece abitudini e spazio urbano.
Costanza Devoto
9 Consiglio comunale
Insegnante di Storia e Geografia in pensione. La Terra è la nostra casa, come mai la trattiamo così male! Lo dicevo ai miei allievi già negli anni 90…
Infatti da molto tempo m’interesso alle questioni ambientale e dal 1989 al 1992 ho frequentato i corsi dell’Università Verde Ticinese, (un’iniziativa molto interessante che si svolgeva tutti i sabati mattina al Palazzo dei Congressi di Lugano).
Dal 1997 al 2010, sono stata presidente della Fondazione UomoNatura, che per tanti anni nella regione del Lucomagno, ha svolto una azione pioniera nel Centro ecologico di Acquacalda.
Ho due figli e due nipoti. Penso al loro futuro ma anche a quello di tutti gli esseri viventi! Ognuno di noi può fare qualcosa ma la politica molto. Questa è l’ora di prendere decisioni importanti a livello di tutta la comunità e Lugano ha grande bisogno di una visione più verde..!
Laura Ferrario
10 Consiglio comunale
Amante della natura e docente di scienze naturali, credo fermamente che la politica debba occuparsi con serietà e concretezza della salute del pianeta, affinché il benessere delle persone possa essere garantito anche per le future generazioni. …
… Molto può essere realizzato a livello comunale per rendere la città più vivibile per tutti: mobilità pubblica concorrenziale con il trasporto privato, gestione sostenibile del verde e dei rifiuti, pianificazione del territorio lungimirante e incentivi per attirare aziende virtuose, che rispettano sia i propri dipendenti che l’ambiente.
Julian Hitz
11 Consiglio comunale
Abderrahim (Abdul) Houmaiza
12 Consiglio comunale
Papà di 2 figli, di professione interprete. Amo la natura e fare dello sport, ho tanto tempo da dedicarmi alla mia comunità.
Lukas Kaufmann
13 Consiglio comunale
Deborah Meili
14 Consiglio comunale
Sogno un futuro, dove ogni persona possa sentirsi libera e vivere in pace sia con le altre persone che con la natura, senza venir ostacolata da un ambiente naturale troppo eccentrico e …
nemmeno dalle disuguaglianze, dall’odio e dai pregiudizi. Già porto questa sensibilità a Lugano, dove faccio parte del Consiglio Comunale e sono anche stata in Commissione della Gestione.
Marisa Mengotti
15 Consiglio comunale
Docente e mamma, nata e cresciuta nel Luganese, sono molto legata al territorio che frequento con passione sia per svagarmi…
…con la mia piccola famiglia, per sport o per interesse scientifico. Ho studiato neurobiologia al Politecnico di Zurigo, completando il master a Amsterdam. Dopo la formazione e un periodo di ricerca, rientro in Ticino per dedicarmi all’insegnamento della biologia nei licei e scienze alla Scuola Cantonale di Commercio, dove tuttora insegno a tempo parziale. Curiosa per natura, interessata (e preoccupata) per i temi ambientali, mi dedico con passione all’apicoltura. Attiva politicamente dal 2019, sono Verde da sempre.
Vorrei una Lugano più sostenibile, a misura di uomo e non di macchina.
Luisa Orelli
16 Consiglio comunale
Arabista, ho vissuto vent’anni lontana da Lugano, dove sono tornata per fare crescere, vicino ai nonni, mio figlio, e ho lavorato come giornalista. Dal Cairo, dove ho vissuto a lungo, mi era difficile pensare alla mia città natale soffocata dal traffico, …
… pronta a distruggere piante e edifici ai primi segni di vetustà, a aprire le vie storiche a esposizioni di auto e a chiudere virtuose (o quantomeno innocue) iniziative giovanili. Cose che possono succedere in una megalopoli di oltre 20 milioni di abitanti, dove la speranza di vita di persone e cose (a parte le piramidi) è limitata e gli orizzonti politici sono angusti. Dove però non si contano le soluzioni spontanee di sopravvivenza: auto e tassì trasportano raramente una sola persona, si aggiusta tutto e tre sedie all’ombra di un albero regalano ristoro dalla canicola. Perché non ispirarsene? E dal momento che abbiamo la fortuna di vivere da liberi cittadini in libero stato, perché non valorizzare la diversità anche nella cultura?
Fabiano Piazza
17 Consiglio comunale
18. Gianluigi Regazzoni
18 Consiglio comunale
Mattias Schmidt
19 Consiglio comunale
Primo consigliere comunale verde ad Arogno nel 2004. Oggi residente a Brè. Fondatore e coordinatore di Uniti per Brè….
…Il mio impegno è volto alla difesa del territorio minacciato da speculazione e cementificazione selvaggia. Quale membro di comitato di ASTUTI (Associazione Ticinese degli Utenti dei Trasporti Pubblici) mi batto per il miglioramento del servizio pubblico. Sono alcuni dei temi che porterei anche in sede di Consiglio Comunale se eletto.
Giovanni Sopranzi
20 Consiglio comunale
Vorrei contribuire a rendere un po’ più abitabile Lugano – che ricordo bella prima che cominciassero a sfregiarla…
…in Piazza Dante. I suoi abitanti diminuiscono, il traffico privato aumenta, la qualità della sua aria peggiora (mancano le centraline di controllo). Urge progettare e realizzare infrastrutture sociali (mensa per gli indigenti e asilo per i senzatetto), rimediare allo sbando giovanile, ristrutturare le ville storiche e le zone verdi e rivalorizzare i nuclei.
Rony Staffieri
21 Consiglio comunale
Luganese e sportivo nel DNA come lo era già mio padre, che fondò le prime società sportive a Lugano. Sono stato consigliere comunale a Sonvico per due legislature. Visto che lo sport attivo è fonte di salute fisica e mentale, così per questa ragione desidero creare più …
… luoghi pubblici nel Luganese dove praticare gratuitamente nuovi sport per tutte le età e favorire così lo scambio intergenerazionale.
Sono alla costante ricerca di soluzioni per aumentare la qualità della vita di tutti difendendo così i propri diritti perché, mi da soddisfazione aiutare gli altri. Della nostra bella Lugano bisogna difendere le piante secolari e le sue costruzioni storiche che sono minacciate dalla speculazione immobiliare che mira a fare aumentare gli affitti.
Sono presidente onorario dei maestri diplomati svizzeri di tennis e presidente dei maestri cantonali, attività che faccio a titolo gratuito.
Si possono trovare risorse diminuendo gli sprechi che sono davanti agli occhi di tutti promuovendo la responsabilità collettiva e l’autogestione.
Simona Trabucco
22 Consiglio comunale
Counsellor ed operatrice olistica, esperta di etica e legalità, cerco di aiutare gli altri a conoscersi meglio e a vivere la vita…
…come una festa, come Madre Natura ci mostra e ci insegna a fare ogni giorno. Vorrei che la mia città avesse più verde e meno cantieri, più capacità di accoglienza e meno case sfitte (mentre se ne costruiscono altre…), più energie rinnovabili e meno tecnologie nuove ma del tutto inutili.
Francesco Villani
23 Consiglio comunale
Fabio Walder
24 Consiglio comunale
Benvenuta in Valcolla, “una tola de pitura verda”, come qualcuno si è espresso molto poeticamente su di un paracarro in valle. Una terra di emigrazione ma anche di rifugio. Una terra abbandonata per il mondo dai Campbell (Campana) o dai Morris (Moresi), ma ripopolata …
… dalle strologhe in Valmez o dai Cavargnoni dal San Lucio. Oggi, insieme alle famiglie storiche che sono rimaste e che ritornano, la valle è popolata da Hanna, Giorgio, Moreno, Christian, Jula, Graziano, Tano e molti altri che abitano le radure rimaste nel verde del bosco che continua ad avanzare. Persone che ritornano alla natura da un mondo che la scaccia senza vergogna. Artisti, artigiani, agricoltori che modellano, colorano e vivono un paesaggio che abbonda di verde selvaggio. Lugano bella, avvicinati senza paura. Allargati nella natura che ti fa bella. Vieni a coabitare con il maestoso cervo. Il cervo che convive con il lupo. Il lupo che conosce meglio l’uomo di quanto l’uomo conosca il lupo. Benvenuta in Valcolla, Lugano bella! Alla favola di Cappuccetto rosso preferiamo quella di Cindarella.