Firma oggi stesso il referendum per questi motivi principali:

  • La protezione incondizionata dei diritti fondamentali e umani e la salvaguardia dello stato di diritto sono condizioni essenziali per prevenire il terrorismo.
  • La “Legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo” (MPT) è controversa: viola i diritti fondamentali e umani – anche quelli dei bambini e dei giovani!
  • Questa legge permette di limitare fortemente i nostri diritti e le nostre libertà sulla base di vaghi presupposti.
  • Divieti di contatto, arresti domiciliari, privazione della libertà, divieto di lasciare il territorio – tutto questo senza aver commesso un reato, senza aver fatto passi concreti, senza sospetti fondati. Questo è inaccettabile!

Sì firmo il referendum

I VERDI sono convinti che il principio fondamentale nella lotta contro il terrorismo sia la protezione incondizionata dei diritti fondamentali e i diritti umani e la salvaguardia dello stato di diritto. La “Legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo” (MPT) è controversa perché sarebbe la stessa Svizzera a violare i diritti fondamentali e i diritti umani, anche dei bambini e dei giovani! Per questo motivo i Verdi sostengono il referendum lanciato dalle sezioni giovanili dei partiti.

Le misure di polizia per combattere il terrorismo adottate dal Parlamento, violano i diritti fondamentali. Limitano gravemente i nostri diritti e le nostre libertà sulla base di vaghi presupposti: divieti di contatto, arresti domiciliari, privazione della libertà, divieto di lasciare il territorio – tutto questo senza aver commesso alcun crimine, senza aver fatto alcuna preparazione concreta, senza alcun concreto sospetto. Inoltre, è sufficiente che la polizia supponga che qualcuno possa essere pericoloso per l’adozione di tali misure. Non è quindi necessario che abbiano un sospetto concreto.

Questa legge concerne già i bambini dai 12 anni.

Non è tutto: alcune misure di coercizione possono essere applicate già a bambini dai 12 anni. Ciò è in totale contraddizione con tutti i principi della protezione dei bambini e dei giovani e viola diversi diritti dell’infanzia. Questa legge permette di porre i bambini agli arresti domiciliari per mesi, senza alcun sospetto concreto, solo sul presupposto che possano commettere un reato in futuro.

Con l’emanazione di questa legge, la Svizzera oltrepasserebbe chiaramente una linea rossa. Invece di difendere i diritti umani e lo stato di diritto, introdurrebbe uno strumento che critichiamo spesso in altri paesi. Per questo motivo anche il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa e il relatore speciale dell’ONU hanno giustamente criticato pubblicamente questa legge.

Sì firmo il referendum